[RSF] i beni culturali autorizzano radar antiemigranti nociv…

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Auteur: pilar anita quarzell castel
Date:  
À: poemaleo, checchino, ansa, floriana.soldaini, forumroma, n.vendola, de def, pace
Sujet: [RSF] i beni culturali autorizzano radar antiemigranti nocivi a siti di sua competenza

Ad una giovane archeologa disoccupata: ecco dove vanno gli interessi del tuo ministero... mi sa che non ti avevano detto all'università che dovevi specializzarti in tecnologia bellica anti beni culturali.....
Date: Tue, 1 Nov 2011 16:31:50 +0000
From: martaturilli@???
Subject: Re: [pace] denunciato Antonello Repetto
To: pace@???


Caro Davide, non ho l'elenco delle postazioni ma ti segnalo i numerosi articoli del giornalista siciliano Antonio Mazzeo sulla questione, che puoi reperire facilmente in rete; qua sotto te ne incollo uno del luglio 2011 in cui si parla anche delle installazioni in Sardegna (l'evidenziato è mio). Non mi occupo di questa questione, ma conosco il lavoro di Antonio perchè nelle installazioni è implicata un'azienda israeliana (....eh sì, è proprio vero: noi del Forum Palestina siamo davvero antisionisti......oltre che visceralmente antifascisti!!).
Marta

                
            Antonio Mazzeo: Radar anti-migranti ad altissimo impatto ambientalehttp://www.messinanotizie.it/2011071694127/antonio-mazzeo-radar-anti-migranti-ad-altissimo-impatto-ambientale.html


Sabato 16 Luglio 2011 22:47    














Cortei, sit-in, presidi permanenti, interrogazioni parlamentari, petizioni popolari, esposti e ricorsi al Tar.
Cresce la
protesta di cittadini e associazioni ambientaliste contro
l’installazione in alcune riserve naturali di Puglia, Sardegna e Sicilia
dei famigerati radar anti-migranti EL/M-2226 ACSR prodotti
dall’azienda israeliana Elta System. I potenti sensori sono stati
acquistati dalla Guardia di finanza grazie alle risorse del “Fondo
europeo per le frontiere esterne”, programma quadro 2007-08 contro i
flussi migratori, e costituiranno l’ossatura della nuova Rete di
sensori radar di profondità per la sorveglianza costiera che sarà
integrata al sistema di comando, controllo, comunicazioni, computer ed
informazioni della forza armata per individuare e respingere le
imbarcazioni di migranti di piccole dimensioni. Un affare di decine e
decine di milioni di euro per il complesso militare industriale
israeliano e per la società romana Almaviva (già Finsiel), scelta
d’imperio dal Comando della Gdf per approntare i siti e posare i
tralicci radar.
La lista
delle località prescelte per gli impianti si fa ogni giorno sempre più
fitta e comprende zone costiere del sud Italia sottoposte a vincoli
ambientali e archeologici. La regione più colpita è senza dubbio la
Sardegna: le località individuate per insediare i mostri a microonde
sono l’isola di Sant’Antioco, Capo Pecora a Fluminimaggiore, Punta
Foghe a Tresnuraghes, Capo Falcone a Stintino, Punta Scomunica
all’Asinara e Capo Argentiera nel comune di Sassari. Nel caso di
Sant’Antioco, l’installazione radar dovrebbe sorgere presso l’ex
stazione militare di Capo Sperone – Su Monti de su Semaforu, sull’altura
di Tinnias, splendida area oggi di proprietà della Regione Sardegna,
ricadente nel parco naturale di “Carbonia ed Isole Sulcitane”, dove
sono presenti pure fabbricati particolarmente significativi dal punto
di vista storico-culturale ed architettonico.
L’impianto
di Punta Foghe a Tresnuraghes incide invece in un territorio
classificato come “Zona di Protezione Speciale”, sottoposto a rigidi
vincoli di natura ambientale per consentire il ripopolamento della
fauna selvatica. Ciononostante, la Regione Sardegna è giunta ad
autorizzare Almaviva ad eseguire lavori “in deroga” alle norme di
tutela. A Capo Pecora – Fluminimaggiore, le ruspe hanno deturpato
l’arenile di Portixeddu, area SIC (sito di interesse comunitario),
grattando via in particolare il cucuzzolo di Murru Biancu, la collina
che dominava il litorale roccioso.
In
Puglia, nelle mire della Guardia di finanza ed Almaviva, c’è invece un
terreno di 300 mq ubicato tra le località “Sciuranti” e “Salanare”,
all’interno del perimetro del parco naturale Otranto – Santa Maria di
Leuca – Bosco di Tricase. In questo caso, tuttavia, lo scorso 17 giugno
il Tribunale amministrativo regionale di Lecce ha accolto la
richiesta di sospensiva dei lavori d’installazione del radar presentata
dal Comitato regionale di Legambiente Puglia, invalidando il parere
favorevole reso dalla Soprintendenza dei Beni Architettonici e
Paesaggistici per le Province di Lecce, Brindisi e Taranto e dal comune
di Gagliano del Capo. Per quanto riguarda invece la Sicilia, il radar è
stato già montato da diversi mesi a Capo Murro di Porco presso la
stazione di sollevamento fognario del Comune di Siracusa, zona
sottoposta a vincolo paesaggistico ed archeologico e prospiciente l’oasi
marina protetta del Plemmirio, istituita nel 2005.










Da: Davide Bertok <davide@???>
A: pace@???
Inviato: Martedì 1 Novembre 2011 13:28
Oggetto: Re: [pace] denunciato Antonello Repetto

Scusa, si può avere da qualche parte un elenco delle altre 73 postazioni
radar? Grazie.
Davide

Il 28/10/2011 11.20, Sandro Martis ha scritto:
>
> Carissimi Alessandro e Peppe,
>
> su richiesta di Antonello Repetto, vi mando (e diffondo alle liste
> nazionali
> e locali) notizia di una

nuova denuncia nei suoi confronti.
>
> -----------------------------------------------
>
> In data 23 ottobre, Antonello Repetto, storico militante ambientalista e
> antimilitarista carlofortino (Sardegna), ha diffuso il seguente comunicato
> (da me diligentemente ricopiato: lui usa la penna e non la tastiera):
>
> COMUNICATO STAMPA
>
> L'INSTALLAZIONE DI UNA POSTAZIONE RADAR A CAPO SANDALO, SONO PREVISTE
> BEN 73
> POSTAZIONI SIMILI IN TUTT'ITALIA (11 IN SARDEGNA, UNA DOVREBBE ESSERE
> REALIZZATA A CAPO SPERONE VICINO ALL'ISOLA DI SAN PIETRO) AL COSTO
> ELEVATISSIMO DI 350 MILIONI DI EURO, E' L'ENNESIMO "SCHIAFFO IN FACCIA"
> ALLA
> SARDEGNA GIA' SATURA DI BASI MILITARI.
> INOLTRE IL FASCIO DI MICROONDE EMESSO DAL RADAR RISULTA PERICOLOSO PER LA
> SALUTE UMANA E PER L'AMBIENTE INFATTI, ASSURDAMENTE, IL RADAR SARA'
> COLLOCATO VICINO

ALL'OASI, PERMANENTE, DELLA LIPU.
> ANZICHE' PRIVILEGIARE, IN QUESTO PERIODO DI RECESSIONE MONDIALE,
> L'OCCUPAZIONE, LA SANITA', L'ISTRUZIONE E LA RICERCA, FAVOLOSI CAPITALI
> VENGONO DILAPIDATI, IN ITALIA E IN TUTTO IL PIANETA, PER FINANZIARE
> COSTOSISSIME ISTALLAZIONI MILITARI ED ORDIGNI DI MORTE MENTRE, IN TUTTO IL
> MONDO, MILIONI DI PERSONE, SOPRATTUTTO BAMBINI MUOIONO DI FAME!
> DISPIACE ALTRESI' CONSTATARE COME IL SINDACO DI CARLOFORTE NON ABBIA PRESO
> ANCORA POSIZIONE, COSI' COME HANNO GIA' FATTO TUTTI, O QUASI, I PRIMI
> CITTADINI DEGLI ALTRI PAESI, CONTRO LA COLLOCAZIONE DEI RADAR.
> LA MIA COSCIENZA DI CITTADINO DEL MONDO E DI CRISTIANO (APPARTENGO AL
> MOVIMENTO CATTOLICO INTERNAZIONALE PAX CHRISTI E AL COMITATO LOCALE
> "CARLOFORTINI PREOCCUPATI") MI IMPONE DI DISUBBIDIRE E, CONSEGUENTEMENTE,
> OGGI POSIZIONO DENTRO LA ZONA MILITARE, CHE OSPITERA' LA FUTURA
>

INSTALLAZIONE RADAR, LA BANDIERA PER LA PACE E APPENDO AL CANCELLO ALCUNI
> CARTELLI CONTRO IL RADAR. CON QUESTO GESTO DI DISUBBIDIENZA CIVILE, IN
> PRATICA, MI AUTODENUNCIO.
> INVITO, TUTTE LE PERSONE DI BUONA VOLONTA', A COMPIERE, NELLE ZONE DOVE
> VERRANNO INSTALLATI GLI ALTRI RADAR, UN GESTO ANALOGO!
>
> CARLOFORTE, 23-10-2011 ANTONELLO REPETTO
>
>
> Con l'aiuto di alcune persone, tra cui il sottoscritto, Antonello, si è
> recato in zona militare (non vi è alcuna recinzione e il sito non è
> presidiato), di fatto è solo un vecchio faro, in zona Capo Sandalo
> (Carloforte), dove è però prevista l'installazione di un radar militare
> (http://noradarcaposperone.blogspot.com/), e ha piantato un bandiera
> della pace. Davanti ai cancelli ha poi lasciato dei cartelloni ("RADAR
> STOP", "SPESE

MILITARI STOP - PIU' LAVORO, PIU' OSPEDALI, PIU' SCUOLE").
> Tutti i partecipanti, abbiamo firmato, con nome e cognome, i cartelloni,
> in modo da "metterci la faccia", e un giornalista ha ripreso e
> fotografato l'azione (è poi uscito un articolo su L'Unione Sarda).
> Il giorno seguente, i carabinieri si son presentati a casa di Antonello,
> contestando la violazione dell'art. 682 CP (Chiunque si introduce in
> luoghi,
> nei quali l'accesso è vietato nell'interesse militare dello Stato, è
> punito,
> se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto da tre mesi a
> un anno, ovvero con l'ammenda da lire centomila a seicentomila.).
> Ora si attendono sviluppi.
> Chiunque voglia manifestare solidarietà ad Antonello o comunque avere
> maggiori dettagli, può mettersi in contatto con lui, (non dispone di
> posta elettronica) per telefono o sms, al numero:

329 3489379. Ne
> sarebbe felice.
>
> Saluti
>
> Sandro Martis
>
>
>
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