Comincia una settimana molto intensa, ma prima di elencare gli
appuntamenti in programma, ci teniamo a fare un paio di segnalazioni.
In primo luogo qui potete trovare un primo sintetico bilancio dei tre
giorni di Memento Urbis 1.0 (21-23 ottobre),
in cui gli organizzatori F.O.A. Boccaccio 003 e Cittadini per il Bene
Comune delineano la prospettiva di sviluppo che intendono dare al
progetto
http://mementourbis.noblogs.org/post/2011/10/30/un-primo-bilancio/
Oltre a questo vi segnaliamo un contributo pubblicato sul sito
www.monzagiovani.org dove si parla di una mostra revisionista ospitata
dalla Circoscrizione 4 di Monza,
organizzata dai neonazisti di Lealtà Azione. Nell'articolo si
sottolinea la strumentalizzazione dell'anniversario della strage di
Gorla da parte del gruppo di estrema destra
http://www.monzagiovani.org/la-strage-di-gorla-per-i-neonazi/
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Appuntamenti della settimana presso la F.O.A. Boccaccio 003 (via
Rosmini)
LUNEDI' 31 OTTOBRE ore 22
MUSICA con DJ SET ELECTRO
MARTEDI' 1 NOVEMBRE ore 21
ASSEMBLEA CITTADINA SU CRISI E LAVORO
Lavoratori, migranti, disoccupati e studenti di Monza e Brianza si
confrontano su contenuti e pratiche di lotta.
Un ambito aperto di riflessione e azione per affrontare la manovra e
l'austerità.
Aspettiamo anche il tuo contributo.
GIOVEDI' 3 NOVEMBRE ore 21.30
ARDITI DEL POPOLO
http://boccaccio.noblogs.org/post/2011/10/26/03-10-11-arditi-del-popolo/
Andrea Staid presenta il suo libro "Arditi del popolo. La prima lotta
armata contro il fascismo" (Ed. La Fiaccola, Ragusa, 2007) con
proiezione di filmati inediti.
La storia la scrivono i vincitori si sa, ma questo non basta a spiegare
l’oblio che l’arditismo popolare ha incontrato dalla sua morte ai giorni
nostri. E' interessante parlare di Arditi del popolo anche per tracciare
un parallelo tra "ieri" e "oggi": tra il ruolo che ebbero le direzioni
centrali dei partiti della sinistra di allora nell'annientamento del
movimento antifascista degli arditi del popolo e quello del
centrosinistra di oggi il relazione ai movimenti che contrastano la
diffusione dei gruppi neo-fascisti sul territorio e denunciano le
connivenze tra questi e gli apparati dello stato.
Perchè parlare di arditi del popolo oggi?
Per diversi motivi, siamo convinti che purtroppo la storia la scrivono
i vincitori, ma non si può spiegare così l’oblio che l’arditismo
popolare ha incontrato dalla sua morte ai giorni nostri.
Sorti su iniziativa di Argo Secondari nell’estate del 1921 con
l’intento di difendere le masse lavoratrici dalle azioni squadristiche
dei fascisti, gli Arditi del popolo si diffondono rapidamente su quasi
tutto il territorio nazionale.
Vi aderiscono migliaia di giovani e di lavoratori di varia tendenza
politica, che vedono nel movimento un efficace strumento di opposizione
alla violenza delle camicie nere.
Furono uno dei fenomeni più interessanti e di breve durata del primo
antifascismo.
Ne vogliamo parlare perchè sono caduti nell'oblio della storiografia
istituzionale e solamente da pochi anni si sono sviluppati studi su
questo
fenomeno: quindi per non dimenticare.
Ma non basta. Ci interessa parlare di Arditi del popolo oggi perchè
possiamo capire attraverso la loro esperienza come i partiti con il loro
autoritarismo e settarismo portano oggi come ieri alla morte dei
movimenti autogestionari che credono nell'azione diretta.
Perchè possiamo capire come ci si deve opporre a qualsiasi egemonia
politica e che solo nella differenza attraverso l'affinità si possono
sviluppare lotte vincenti.
"Ricordare il passato può dare origine ad intuizioni pericolose e la
società stabilita sembra temere i contenuti sovversivi della memoria"