Oramartedì 22 novembre ·  11.00 -  14.00Luogosede Ordine dei Giornalisti, Sala Ocera - via Parigi, 11, RomaCreato daComitato "Siamo tutti Telejato"Maggiori informazioni22 novembre 2011, ore 11.00
 sede Ordine dei Giornalisti, Sala Ocera
 via Parigi, 11, Roma
 
 Con la Legge Finanziaria 2011 (articoli 8,9,10) sono state di fatto 
abolite le televisioni comunitarie (250 in tutta Italia), e il Ministero
 dello sviluppo economico si è riservato il diritto di assegnare, a 
pagamento, tutte le lunghezze d’onda del digitale terrestre, eccetto che
 per le tre reti RAI, per La 7, per Sky e per le società di telefonia
 mobile, cui le frequenze sono state assegnate gratis. Le altre utenze 
saranno assegnate dietro esborso di ingenti somme di denaro, attraverso 
graduatorie regionali  formulate sul numero dei dipendenti e sulle 
proprietà immobili. E’ la fine quindi del volontariato anche in questo 
campo.  Il tutto naturalmente nel silenzio tombale e il disinteresse di 
tutti i partiti politici.
 Le restanti televisioni locali, altre 250 
realtà, saranno in gran parte liquidate entro il 30 giugno 2012 per 
lasciare il posto alle grandi reti nazionali che trasmetteranno 
gratuitamente, e a pochi canali regionali che otterranno le frequenze 
pagandole fior di quattrini. Per chi ha accumulato proprietà 
immobiliari, audience e spinte politiche, è possibile permetterselo. 
 Alla base di questa scelta ci sono solo obiettivi di carattere 
economico e commerciale, farcite da programmi demenziali per promuovere 
televendite, telegiornali pilotati dalle segreterie di partito, 
pubblicità a fiumi, mentre viene ignorata la qualità di ciò che è 
trasmesso e la capacità di sapere stare sul territorio per leggerne la 
storia e documentarne i problemi. Niente più spazi liberi e libera 
espressione delle idee, niente rispetto per l’art.21 della Costituzione,
  perché mancheranno gli strumenti per poterlo fare. 
 La 
sopravvivenza di Telejato, con la sua storia, le sue battaglie, la sua 
valenza culturale, nel segno di Danilo Dolci, di Peppino Impastato, di 
Mauro Rostagno e di Giuseppe Fava è un segnale importante per  la 
garanzia  dell’esistenza di una libera informazione in un panorama 
controllato dalle mafie mediatiche. 
 Il comitato SALVIAMO TELEJATO, 
nato il 24 settembre 2011 a Partinico, si prefigge di unire nella 
protesta tutte le voci dei territori in pericolo di oscuramento; 
affinché le televisioni comunitarie e locali possano continuare a 
trasmettere e conservare il loro ruolo di strumento informativo locale; 
affinché sulle ultime redazioni libere, in particolare quelle impegnate 
in terra di mafia, non cali il silenzio e l’indifferenza, ovvero la 
certezza di essere eliminate fisicamente dalle mafie.
 
 Durante 
la conferenza stampa il comitato presenterà un documento politico che 
verrà consegnato a tutti i gruppi parlamentari, al Ministro dello 
Sviluppo Economico, al Presidente del Consiglio e al Presidente della 
Repubblica.