[Forumlucca] Fwd: [Retesinistra] su il Manifesto: assemblea …

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Author: Alessio Ciacci
Date:  
To: forumlucca, Giulio Sensi
Subject: [Forumlucca] Fwd: [Retesinistra] su il Manifesto: assemblea di venerdì a Roma
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*Tonino Perna*
IL MANIFESTO
*UN'ASSEMBLEA PUBBLICA PER RINASCERE*


Per quarant'anni il manifesto ha costituito un pezzo importante di quel
"patrimonio culturale" della sinistra fatto di idee, dibattiti, solidarietà,
innovazione e apertura al cambiamento. Nel corso di questi turbolenti
decenni ha attraversato tante crisi di "linea politica" e, soprattutto,
tante "crisi economiche", ed ogni volta ha fatto ricorso alla solidarietà
dei lettori, collaboratori, simpatizzanti di una vasta area della sinistra
che gli ha unanimemente riconosciuto il diritto/dovere di esistere come
tassello rilevante della nostra storia democratica. La risposta solidale è
stata spesso entusiasmante, anche se nell'ultimo decennio un po' più stanca
e rituale.
Il manifesto, nato da una grande intuizione e dal coraggio dei suoi
fondatori (i primi comunisti a prendere coscienza del fallimento del sistema
sovietico), ha molte volte anticipato temi e prospettive politiche, fuggendo
dalle secche della nostalgia senza per questo perdere ogni legame con il
passato e la storia del movimento operaio. Oggi si trova per la prima volta
a vivere una crisi strutturale in sintonia con quella, economica e politica,
che sta vivendo il nostro paese. Fa un errore chi pensa che si tratti di una
deja vu, o che basti una campagna di sottoscrizione per salvare questo
quotidiano a cui sono affettivamente legati decine di migliaia di lettori.
Come per il nostro paese anche per il manifesto la exit strategy è diventata
una strada molto stretta e pericolosa. Richiede uno sforzo sinergico di più
soggetti - dalla redazione al cda, ai lettori, collaboratori, ecc. - che
devono affrontare insieme il nodo della crisi che è insieme economica e
politica, di prospettiva politico-culturale. Se potessimo usare
un'espressione forte diremmo che questo quotidiano si trova di fronte ad un
bivio: estrema unzione o rinascita.
Noi crediamo che non si possa salvare questo strumento fondamentale
d'informazione se non attraverso una rinascita, un suo rilancio. A questo
fine è necessario un salto di generosità, di fantasia e di voglia di
mettersi in gioco. Pensiamo che oggi più che mai il manifesto possa dare un
rilevante contributo alla costruzione di un laboratorio politico aperto
della sinistra nel XXI secolo, cioè di un luogo dove dibattere, verificare,
confrontare idee, pratiche sociali, esperienze di vita. E anche lo spazio
del racconto sociale, di quelle storie di vita insignificanti per i grandi
mezzi d'informazione, ma con un alto valore simbolico per una buona parte
della società italiana. Se è vero che il manifesto rappresenta un bene
comune, allora tutti coloro che lo sentono come tale debbono mettersi in
moto, perché un bene comune vive solo se c'è una
mobilitazione/partecipazione della comunità di appartenenza.
Con questo spirito abbiamo - con Piero Bevilacqua, Enzo Scandurra e tanti
altri - convocato l'assemblea che si terrà il 21 ottobre alle 15,30 presso
la Facoltà di Ingegneria a Roma (via Eudossiana 18). Non è un seminario, né
un incontro tra esperti, ma un'assemblea aperta a tutti coloro che vogliono
bene a questo quotidiano ed a chi vi ha speso una vita per farlo crescere.

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