rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 19 ottobre dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di
Genova, 490° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito.
Altre info su
www.orainsilenzioperlapace.org
A ROMA C'ERAVAMO ANCHE NOI
Quello che è stato oscurato dalla gestione dell’ordine pubblico a Roma
Si sente spesso ripetere che le azioni degli “incappucciati” di Roma
hanno oscurato l’ “allegro serpentone colorato” ( e basta con tutta
st'allegria) che intendeva sfilare in modo pacifico.
Le ragioni della manifestazione in realtà non sono state oscurate: tutti
sanno ormai che i manifestanti ( e molti non manifestanti che
condividono le loro opinioni) vogliono semplicemente un futuro, un
lavoro non precario e diritti. Vogliono la loro vita. E non c’è dubbio
che l’allegro serpentone, pacifico e colorato, sarebbe stato liquidato
dai media con una foto ed un titolo, e basta così.
Quello che non si sa, e che gli scontri hanno impedito, è stato un salto
importante nei metodi di lotta. Molti manifestanti erano muniti di sacco
a pelo, e decisi ad accamparsi sotto i palazzi del potere, ad occupare
le piazza, a “non tornare a casa”.
Cioè ad attuare un metodo di lotta determinato e nonviolento; che non
avrebbe provocato scontri ma avrebbe reso evidente la loro indignazione
e determinazione.
Come a Genova gli incappucciatihanno devastato indisturbati mentrela
polizia difendeva i palazzi del potere, la “zona rossa”, questa volta
non dichiarata ma che evidentemente comprendeva la camera, il senato e
palazzo grazioli, divenuto ormai una la terza sede estituzionale.
Come a Genova, la polizia ha atteso i manifestanti in un imbuto: anche
chi non c’era può guardare una pianta di piazza San Giovanni, del tutto
priva di vie di fuga, e comprendere la strategia
Ma soprattutto ha terrorizzato un gran numero di persone, che ci
penseranno a lungo prima di scendere di nuovo in piazza. E ha fatto
arrotolare e riporre tende e sacchi a pelo..
Casella di testo: Se non state attenti, i media vi faranno odiare le
persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono. (Malcolm X)
Non è mio costume spiegare le vignette perché il loro bello è che ognuno
è libero di leggere come gli pare.
La libertà della satira sta proprio in chi la legge.
Detto questo è ovvio che sono contrario alla violenza
ma anche ai distinguo "noi buoni - loro cattivi".
Mi puzzano un po' di bacchettone.
Alla manifestazione c'ero anche io.
Incazzato c'ero anche io.
Ma non è sempre detto che chi non sa contenere la propria incazzatura
sia un "infiltrato"".
Sicuro che infiltrati nella Democrazia sono tutti quei signori che da
anni ne fanno scempio.
Amen.
Vauro