Re: [Sempreverde] ESCURSIONE DOMENICA 9 ottobre 2011 - MONTE…

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Autor: Roberto F
Data:  
A: sempreverde
Assumpte: Re: [Sempreverde] ESCURSIONE DOMENICA 9 ottobre 2011 - MONTE LA MONNA (MONTI ERNICI)
Causa infortunio del referente, l'escursione programmata è rinviata a
data da destinarsi.
Mi scuso di eventuali contrattempi causati. Saluti
Roberto

Il 03/10/2011 13:17, Roberto F ha scritto:
>
> L'associazione SempreVerde -Pro Natura Latina torna a proporvi un
> nuovo appuntamento con la natura, nel bellissimo comprensorio dei
> Monti Ernici:
>
> DOMENICA 9 ottobre 2011
>
> *ESCURSIONE MONTE LA MONNA*
>
> Monte La Monna (1952 m. s.l.m.) partenza dalla Certosa di Trisulti
> (915 m. s.l.m.) (comune di Collepardo -FR-)
>
> http://www.collepardo.it
>
> Partenza: Certosa di Trisulti 835m.
>
> Dislivello: 1130 m
>
> Sentiero C.A.I nr.8 itinerario segnato rosso-giallo-rosso e bianco-rosso
>
> Carta IGM 151 II NE Vico nel Lazio
>
> Carta CAI Sentieri dei Monti Ernici
>
> Tempo di salita circa 3.5 ore
>
> Tempo di ritorno 3 ore circa
>
> Difficoltà: Media E
>
> http://www.ilmeteo.it/meteo/Collepardo
>
> http://www.montiernici.it/Monna/cartina%20monna.htm
>
> *_APPUNTAMENTI:_*
>
> DOMENICA 9 ottobre 2011
>
> Latina: ore 7:45 parcheggio in Via Pio VI, angolo
>
> Via Cattaneo (ex autolinee)
>
> PARTENZA ORE 8.00
>
> per eventuali altri appuntamenti telefonare alle persone di riferimento
>
> *Contatti:*
>
> Roberto
>
> magalumaca@??? <mailto:magalumaca@inventati.org>
>
> 346 7559147
>
> _E' richiesta la comunicazione della partecipazione (lasciando un
> recapito telefonico) in modo da porter essere avvisati per eventuali
> cambiamenti di programma dell'ultimora._
>
> Non sono richieste quote di partecipazione anche se dai non soci è
> gradita l'iscrizione all'associazione (EURO 10) o un piccolo contributo
>
> All'inizio dell'escursione sarà richiesta a tutti i partecipanti la
> sottoscrizione di una "*Dichiarazione liberatoria nei confronti
> dell'Associazione Sempreverde".*
>
> *_Come arrivare alla Certosa di Trisulti_*:
>
> Da Frosinone: (Km: 27) S.S nr.155 per Fiuggi - bivio per Collepardo -
> Certosa di Trisulti;
>
> **
>
> **
>
> *_L'ESCURSIONE_**:*
>
> La fontanella della Certosa è l'unica fonte di tutto il tragitto, si
> consigliail riempimento delle borracce!
>
> Il sentiero numero 8, ben evidente e contraddistinto da segnaletica
> C.A.I. rosso-giallo-rosso, ha inizio circa 50 metri a sinistra dopo la
> suggestiva Abbazia di Trisulti Attraversata una piccola abetaia ed una
> strada
>
> bianca, a 12 minuti ca. dalla partenzail sentiero svolta decisamente a
> destra fino ad unirsi al sentiero nr. 6 originario dalle vicine
> Cappellette di Trisulti. Soprattutto nel periodo tarda primavera -
> estate, in questa zona, non è raro avvistare le spericolate acrobazie
> degli scoiattoli tra i rami degli alberi o ascoltare il tambureggiare
> ritmato del Picchio Rosso Maggiore alla ricerca di cibo.A 30 min. ca.
> dalla Certosa siamo già a Vado di Porca splendido balcone sulla
> sottostante Abbazia di Trisulti. E' il taglio di uno sperone di
> rocciaper consentire il passaggio di una strada anticache collegava il
> bacino del fiume Cosa al bacino del fiumeLiri. Il sentiero entra in
> piano nella Valle di Porca lascia a destra i segnavia per la Valle
> dell'Inferno e sale per scavalcare il crinale che scende verso est
> dalla Rotonaria.Poi riprende a salire rapidamente nel fitto
> bosco,piega a destra e riprende a salire nella stupenda faggeta del
> Barca, si raggiunge l'erbosa Sella Faito (1665m) dalla quale si può
> rggiungere la vicina (30 minuti circa )Rotonaria(1750m). Lasciata a
> sinistra la traccia per la Rotonaria si continua tra grandi e secolari
> faggi si rientra nel bosco e si sale a mezza costa nel ripido versante
> meridionale del Monte Fanfili. Ci si tiene sulla sinistra ad un bivio
> si superano gli ultimi faggi e si sale alla sella (1888 m) tra le due
> vette,verso sinistra un'ampia sella ghiaiosa porta alla Monna (1952 m)
> sulla spicca una croce metallica.
>
> L'escursione è nel gruppo dei monti Ernici, passeggiata bella e
> mediamente impegnativa per il dislivello e la lunghezza del percorso.
>
> Si arriva al paese di Collepardo e si prosegue per la certosa di
> Trisulti (si consiglia la visita).
>
> Il monte Monna è una delle cime maggiori dei Monti Ernici, toccando
> alla sua sommità i 1952 metri. Detto comunemente "la Monna", il suo
> nome deriva probabilmente dal fatto che la sommità si presenta priva
> di vegetazione: in dialetto locale si fa riferimento alla sbucciatura
> della frutta, che si dice appunto "monnata". Da questa cima si domina
> tutta la Ciociaria propriamente detta, ed in particolar modo il
> territorio di Alatri subito alle sue falde.
>
> *Collepardo, la Certosa di Trisulti:*
>
> Nel territorio di Collepardo, comune insignito dal Touring Club
> Italiano del marchio di qualità "Bandiera Arancione", sorge, a circa
> 800 m. d'altezza, sotto la cresta rocciosa del monte Rotonaria, tra il
> verde dei boschi che la circondano, la Certosa di Trisulti, splendido
> esempio di architettura religiosa in montagna. Le sue origini
> risalgono all'anno Mille, quando S. Domenico da Foligno, monaco
> benedettino, fondò in questo posto di selvaggia bellezza e solitudine,
> già luogo di eremitaggi, come ci testimonia la vicina mistica grotta
> della Madonna delle Cese, incavata nella montagna e costruita sotto
> un'alta rupe, un monastero dedicato a S. Benedetto. Per volere del
> papa anagnino Innocenzo III, nel 1204 l'abbazia e i beni passarono ai
> Certosini, che curarono la costruzione di un nuovo monastero più
> conforme alla loro vita e regola monastica. Il cenobio è un complesso
> organico di edifici, viali e giardini in un breve piazzale che si
> affaccia su una voragine boscosa. Su questo piazzale troviamo l'antica
> Foresteria in stile romanico-gotico, detta "Palazzo di Innocenzo III",
> che infatti qui amava soggiornare, ed è oggi sede dell'importante
> biblioteca che vanta oltre 36.000 volumi. Di fronte sorge la chiesa
> abbaziale dedicata a S. Bartolomeo. Rimaneggiata nel corso dei secoli,
> è di stile settecentesco, con facciata neoclassica. L'interno ad una
> navata è divisa da un'iconostasi in due parti, quella dei conversi e
> quella dei Padri, secondo la peculiare caratteristica della chiesa
> certosina; in ambedue notevoli sono i cori in legno. Alle pareti si
> possono ammirare i dipinti di Filippo Balbi, mentre la volta a botte è
> decorata con affreschi di Giuseppe Caci. Mirabili sono i due chiostri.
> Il più piccolo racchiude il cimitero certosino, a sinistra del quale
> si apre la sala capitolare (con pavimento ad intarsio sul fondo di
> noce scuro), sulle cui pareti si ammirano otto quadri sulla Maddalena,
> probabilmente opera del Caci. Il grande chiostro, del 1700, invece, si
> trova su un piano più basso rispetto a quello della chiesa, ed è di
> stile Rinascimentale. Un'attenzione particolare va anche rivolta alla
> sagrestia, notevole per i suoi mobili in noce di scuola certosina e
> per gli affreschi realizzati nella volta che rappresentano la vita
> della Vergine. Gioiello della Certosa è la Farmacia, sistemata in una
> palazzina con antistante giardino caratterizzato da siepi di bosso,
> modellate in forme curiose dai stessi frati, un tempo orto botanico.
> Essa fu realizzata nel secolo XVIII, ma da sempre i monaci della
> Certosa hanno raccolto sulle montagne circostanti erbe con cui
> preparare medicamenti, unguenti, droghe che riponevano in vasi di
> terracotta maiolicata. Questi si possono ancora ammirare ben allineati
> in una delle due deliziose salette. Ancora oggi permane la produzione
> di liquori tradizionali. Le sale della farmacia sono arredate con
> mobili settecenteschi e belle scaffalature in legno, sulle quali
> appaiono in bella mostra scatole di faggio e vasi in vetro e ceramica.
> Singolare è la decorazione pittorica, soprattutto del cosiddetto,
> salottino del Balbi, il salotto d'attesa che ha preso il nome del
> principale decoratore dell'intero complesso, il pittore napoletano
> Filippo Balbi, che fra il 1857 e il 1865 soggiornò a lungo nella
> Certosa per rifugiarsi dall'assedio borbonico ed eseguì numerosi
> dipinti. L'attenzione del visitatore è però attirata dalle volte a
> crociera della sala principale della spezieria, decorata sul finire
> del Settecento da Giacomo Manco in stile pompeiano, in ossequio alla
> moda esplosa dopo i primi ritrovamenti di pitture in Pompei ed
> Ercolano. Infine, sempre nella Farmacia, si può ammirare un suggestivo
> dipinto del Balbi, a grandezza naturale, raffigurante Frà Benedetto
> Ricciardi, direttore della Farmacia fino al 1863 anno della sua morte.
> Questo dipinto, per gli abili giochi di prospettiva, mostra
> un'impronta di forte realismo. Per tutte queste particolarità, per la
> varietà di stili e di temi, per l'importanza storica ed artistica, la
> Certosa di Trisulti, abitata e gestita dai padri Cistercensi dal 1947,
> fu dichiarata Monumento Nazionale nel 1890.
>
> "Trekking è camminare per conoscere, vivere e leggere l'Ambiente
> intorno a noi, rispettarlo, vivere in armonia con esso, lavorando
> quindi anche per far crescere una mentalità nuova, che porti ad un
> maggiore equilibrio tra l'Uomo e la Natura"
>
> info generali sul : TREKKING -- ESCURSIONI (tratto dalla guida ATP
> Latina sui Monti Lepini)
>
> AVVERTENZE
>
> a) I sentieri: i tempi di percorrenza, di andata e ritorno, sono
> calcolati per un escursionista con un sufficiente grado di allenamento
> e non tengono conto delle eventuali soste che si possono compiere
> lungo il percorso. Il dislivello e quello assoluto, ovvero tiene conto
> di tutti i sali scendi sia per l'andata che per il ritorno e non è la
> semplice differenza tra la quota d'arrivo e quella di partenza.
>
> b) Il periodo: per apprezzare meglio i paesaggi di questi monti, si
> consiglia di percorrere i sentieri nel periodo primaverile e
> autunnale. D'estate, a causa delle basse quote a cui si snodano i
> sentieri e della forte insolazione, è preferibile evitare escursioni
> sul Versante Sud, mentre d'inverno si suggerisce di farle in presenza
> di neve, che rende sicuramente più suggestivo l'ambiente montano.
> Percorrendo gli itinerari nei periodi sconsigliati si rischia di non
> apprezzare appieno le bellezze naturali di questi luoghi. Si
> raccomanda vivamente di astenersi dal proseguire in caso di avverse
> condizioni atmosferiche soprattutto per quei sentieri ove
> l'orientamento risulta problematico.
>
> c) L'equipaggiamento: un sentiero, può attraversare numerosi ambienti
> e ovviamente la natura del terreno è estremamente variabile, così è
> sicuramente necessario un buon paio di scarponi; anzi meglio due. Uno
> per l'inverno e adatto per la marcia sulla neve e uno per le altre
> stagioni, oltre a due paia di calzettoni adatti. Per quanto riguarda
> l'abbigliamento è bene essere attrezzati secondo la stagione: è
> indispensabile avere nello zaino un indumento idoneo per ripararsi in
> caso di pioggia e una giacca a vento da indossare nell'eventualità di
> trovarsi in presenza di forte vento in quota. Un berretto per il sole
> e un copricapo di lana per il freddo insieme a un paio di guanti sono
> sicuramente utili. Si consiglia di non mettere troppe cose nello zaino
> per evitare di rendere la marcia troppo faticosa.
>
> d) L'alimentazione: portare sempre almeno un litro d'acqua e alimenti
> con un buon grado di digeribilità e soprattutto ricchi di carboidrati
> (in particolare farinacei e frutta) che danno un apporto calorico
> notevole. In caso di forte sudorazione si può ricorrere a
> reintegratori di vitamine e sali minerali ma è bene non affidarsi solo
> a questi mezzi e dare sempre la precedenza a prodotti naturali come la
> frutta fresca e secca. Non bisogna eccedere nei cibi poiché in
> montagna occorre essere sempre in buona forma fisica. Evitare gli
> alcolici o almeno assumerne moderatamente solo verso la fine
> dell'escursione. Per i sentieri più impegnativi è consigliabile fare
> piccoli spuntini ogni due ore circa e non un unico pasto a metà della
> giornata.
>
> e) Attrezzatura: alcuni strumenti, come la bussola, l'altimetro e la
> carta topografica, sono senz'altro utili soprattutto per coloro
> cheiniziano a fare escursioni in montagna. Altri sono consigliabili
> come un binocolo di modeste dimensioni e una macchina fotografica con
> un obiettivo standard e un grandangolo. Anche un coltello milleusi può
> essere utile.
>
> f) La natura: con brevi deviazioni si possono raggiungere le grotte
> che si trovano a poca distanza dai sentieri, ma si raccomanda
> particolare attenzione nell'avvicinarsi, data la loro pericolosità; è
> meglio quindi non avventurarsi all'interno se non in presenza di
> esperti speleologi. E'assolutamente vietato raccogliere piante,
> soprattutto se protette (agrifoglio, orchidee, ecc.), molestare gli
> animali o gettare rifiuti: conservateli, invece, nello zaino e
> portateli a valle. I luoghi che si raggiungono attraverso questi
> sentieri sono il più delle volte selvaggi, la natura è ancora
> incontaminata e i paesaggi sono tra i più belli e interessanti del
> Lazio. Abbiamo il dovere di mantenerli così come li troviamo e, pertanto,
>
> QUANDO PERCORRI UN SENTIERO FAI
>
> IN MODO CHE
>
> CHI VIENE DOPO DI TE
>
> NON SI ACCORGA DEL TUO PASSAGGIO
>
> Inoltre gli animali sono intorno a noi, ma non si fanno vedere, e le
> piante non fuggono via, ma
>
> SE PERCORRI UN SENTIERO IN SILENZIO
>
> E CON MOLTA ATTENZIONE
>
> PUOI VEDERE
>
> CIÒ CHE GLI ALTRI NON VEDONO.
>