Basterebbe far applicare a tutti e applicare la magistratura l'art. 114 cpp comma 1 2 e 3: "
Art.
114 Divieto di pubblicazione di atti
1.
E` vietata la pubblicazione, anche parziale o per riassunto, con il
mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione, degli atti coperti
dal segreto o anche solo del loro contenuto .
2.
E` vietata (115) la pubblicazione, anche parziale, degli atti non più
coperti dal segreto fino a che non siano concluse le indagini preliminari
(405, 554) ovvero fino al termine dell`udienza preliminare (424 s.).
3.
Se si procede al dibattimento, non Ë consentita la pubblicazione, anche
parziale degli atti del fascicolo per il dibattimento (431), se non
dopo la pronuncia della sentenza di primo grado (529 s.), e di quelli
del fascicolo del pubblico ministero (433), se non dopo la pronuncia
della sentenza in grado di appello (605). E` sempre consentita la pubblicazione
degli atti utilizzati per le contestazioni (500, 503)
e le intercettazioni non uscirebbero sui giornali. C'è qualcuno invece che le fa uscire, qualcuno che le pubblica in palese violazione dell'articolo 114 cpp comma 1,2 e 3.
Cosa succede poi? Le indagini subiscono grave danno, spesso proprio per questo arrivano poi assoluzioni di colpevoli a tutti i livelli. I politici che se indagati per qualche reato o imputati in processi o condannati non dovrebbero sedere in parlamento fanno questo decreto del tutto inutile e nessuno richiama al rispetto dell'art.114 cpp. da parte di tutti.
Si pone la domanda di chiedere al potere se il problema da risolvere sia impedire che le intercettazioni finiscano sui giornali e si produca grave danno all'inchiesta oppure farsi una legge ad personam per impedire al magistrato di intercettare per garantirsi l'impunità tutti.
Arriviamo ai siti e blog. Cosa c'entra con l'obiettivo dichiarato di voler impedire la pubblicazione delle intercettazioni sui giornali, con la tutela della privacy inserire nel decreto l'obbligo di rettifica entro 48 ore a siti registrati, non registrati e blog?
In questo momento sembra che saranno esclusi i siti non registrati e i blog per ora ma non è questo il problema. Il problema è che la rettifica va fatta indipendentemente che si sia scritta la verità o una menzogna, chi si sente danneggiato da quello che scrivi può chiederti di rettificare e tu senza discutere lo devi fare, altrimenti maxi multa e non so cos'altro.
La conclusione è che bisogna smscherare ancora una volta i bluff di stato soprattutto quando dietro è mascherato il ritorno di un regime nazifascista.
Laura picchi