REPORT INCONTRO CON SINDACO DI MILANO GIULIANO PISAPIA
25/9/2011
Il Comitato per l’Attuazione dei Referendum su Acquapubblica (CARA)
ha incontrato il Sindaco di Milano. All’incontro erano presenti
Giancarlo Giovanna Cristina e Emilio per il Comitato, Giuliano
Pisapia, il suo consigliere Maurizio Baruffi e il Presidente del
Consiglio comunale Basilio Rizzo. Il tono dell’incontro, che è durato
più di un’ora, è stato molto cordiale, aperto e riflessivo; a
partire da una condivisione dell’importanza dei temi che abbiamo
proposto, ci siamo scambiati pareri e suggerimenti; le conclusioni in
questo senso sono molto aperte.
Il CMA ha aperto la discussione ringraziando il Sindaco per la sua
disponibilità a riceverci, cosa per noi importante per affermare il
ruolo politico del Comitato nelle decisioni che nel territorio
milanese verranno prese in tema di politica idrica al fine di
assicurare il rispetto della volontà popolare che si è espressa nei
referendum sull’acqua pubblica. Per questo abbiamo chiesto e ottenuto
che venisse data la massima pubblicità all’incontro (vedi Comunicato
dell’Ufficio stampa del Sindaco in data 24/9/11 già inviato in
allegato).
Abbiamo ricordato che la situazione milanese è per il momento
abbastanza protetta, ma proprio per questo Milano può diventare un
esempio trainante per tutto il paese, insieme alla Puglia e a Napoli
(vedi Comunicato già inviato in allegato sulla decisione della Giunta
de Magistris di la Società di diritto pubblico Acqua Bene Comune
Napoli). Per questo abbiamo chiesto che si avvii una serie di
incontri in cui convocare il Comitato e gli altri interlocutori
coinvolti per affrontare i vari temi sul tavolo, e in particolare:
· l’introduzione nello statuto comunale del principio dell’acqua
bene comune privo di rilevanza economica,
· la trasformazione da SpA a capitale pubblico in Ente di diritto
pubblico dell’Azienda che gestisce il servizio idrico e le possibili
forme di partecipazione popolare,
· la ridefinizione degli ATO sulla base dei bacini idrologici
nell’ottica del governo dell’ area metropolitana, la pressione sulla
Regione e sulla Provincia per la difesa delle gestioni pubbliche e la
riforma della Legge Reg. 26 (non esclusa la possibilità di lanciare
un referendum abrogativo degli artt.48-49 proprio come consiglio
comunale),
· il coinvolgimento del Comune nella rete europea Aqua Pubblica
Europea,
· l’impegno del Comune e di MM a valorizzare insieme al Comitato
l’acqua di rete, con interventi diretti (case dell’acqua, fontanelle,
acqua di rubinetto nelle sedi istituzionali) e con campagne di
informazione, divulgazione e pubblicità.
Il Sindaco ha risposto di essere in piena sintonia su tutti i punti,
di voler a tutti i costi rispettare i dettati referendari, inclusi
quelli cittadini, e si è detto interessato a ragionare, anche a
partire dall’esperienza napoletana di un Assessore ai Beni Comuni,
sulla possibilità di attribuire ad un membro della sua Giunta una
delega specifica per le scelte di politica idrica che gli
permetterebbe di coordinare le azioni necessarie spesso trasversali
rispetto agli assessorati. Si è detto anche particolarmente
interessato alla prospettiva di fare dell’acqua, attraverso la
ridiscussione degli attuali ATO di Milano e della Provincia, uno dei
primi capitoli di quell’area metropolitana, insieme ai trasporti, su
cui ci ha detto di aver già cominciato a lavorare con consultazioni
con i vari Sindaci. Ci siamo confrontati sulla necessità di
approfondire il tema della partecipazione e dei percorsi per
modificare la forma societaria.
Ha infine concordato con noi sull’importanza di ridare al tema
dell’Acqua Bene Comune l’importanza che merita nel dibattito pubblico
sul nostro territorio, anche nella prospettiva di EXPO 2015. Gli
abbiamo a questo proposito accennato al progetto di una serie di
convegni pubblici con cui pensiamo di affrontare, anche con il
contributo di esperti e ricercatori i vari temi sollevati
dall’attuazione dei Referendum, su cui ci h assicurato l’interesse e
l’appoggio della sua Amministrazione.
CARA - Comitato per
l’Attuazione dei Referendum su Acquapubblica