[NuovoLab] Elezioni, Rixi si scalda come anti-Musso"È l´ora …

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Autor: Antonio Bruno
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Assumpte: [NuovoLab] Elezioni, Rixi si scalda come anti-Musso"È l´ora che il Pdl candidi un leghista"
Elezioni, Rixi si scalda come anti-Musso "È l´ora che il Pdl candidi un leghista"

RAFFAELE NIRI


«Guardi che non c´è ancora niente di deciso».
Su, Rixi...
«E poi, se anche sarà un leghista, non è affatto detto che sia io».
Però le piacerebbe...
«Ma certo che mi piacerebbe. La Vincenzi è il mio avversario ideale».
Su, lo dica senza riserve: io, Edoardo Rixi, tra sette mesi correrò per fare il sindaco...
«Però, per la seconda volta, ci perderei dei soldi. Ne ho persi un mucchio passando da deputato a consigliere regionale, ne perderei ancora passando da consigliere regionale a sindaco di Genova».
Per adesso parla per ipotesi, Edoardo Rixi «l´uomo che ha lasciato Roma per amore di Genova" come titola, a tutta pagina, Il Giornale di ieri, lanciando il consigliere regionale leghista come candidato dell´intero centrodestra. Una candidatura che, evidentemente, toglie spazio ad Enrico Musso, che sta preparando una discesa in campo come rappresentante della "società civile", confidando nell´assenza di avversari a destra.
A proposito, Rixi, cosa pensa del senatore Enrico Musso?
«Con Enrico ho un ottimo rapporto. Magari vedo qualche difettuccio di coerenza: lui è partito fervente berlusconiano ed è arrivato antiberlusconiano doc. Io, che berlusconiano non sono mai stato, non ho di questi problemi».
Però, ai berlusconiani, chiede i voti...
«Bisogna metterci d´accordo. Se noi teniamo su Berlusconi a livello nazionale, non è che a Genova giochiamo un´altra partita. E poi, lo dico anche negli interessi del Pdl, un candidato della Lega converrebbe anche a loro: smetterebbero, come per incanto, le loro lotte intestine. E poi, una volta tanto, che questo centrodestra dimostri un po´ di coraggio: io sono uno senza lobby, sono uno che - già eletto deputato - ha rinunciato ad un seggio a Roma per lavorare a Genova, sul territorio».
Non è che ci sia tanto tempo.
«Alle elezioni mancano sette mesi. Il centrosinistra si azzuffa, la Vincenzi, la Pinotti, adesso Marco Doria. Non solo non affrontano i problemi, ma nemmeno ne parlano. La mia sarebbe una candidatura fuori dagli schemi».
Sa cosa si dice, nel centrodestra? Che il Pdl vi lascerebbe volentieri la candidatura per Tursi e loro si terrebbero quella per la Provincia, che è giudicata più a portata di mano. Dicono anche che il candidato presidente potrebbe essere Scandroglio e che lei a Tursi potrebbe trascinare un bel po´ di voti. La convince, lo schema?
«Mi creda, non c´è nulla di deciso. Alla gente bisogna dare fatti, non aria fritta».


Doria in campo ma a sinistra è già battaglia



Dopo aver incassato la disponibilità del professor Marco Doria, docente di storia all´Università di Genova, alle Primarie del centrosinistra per Palazzo Tursi, il club dei sette intellettuali (Paolo Arvati, Luca Beltrametti, Mario Calbi, Silvio Ferrari, Walter Fabiocchi, Giovanna Rotondi Terminiello, Sandro Ghibellini) che ha lanciato la sua candidatura ha deciso di incontrare pubblicamente i sostenitori. Accadrà mercoledì prossimo, 5 ottobre, alle 18 a Palazzo San Giorgio.
Stasera, invece, si riuniranno gli organismi dirigenti di Sel, il partito di Vendola che per primo aveva sostenuto la candidatura del professore. Non tutti, dentro Sel, hanno gradito tempi e modi dell´uscita pubblica di Doria che ha annunciato di non sentirsi candidato di Sel ma dell´intero centrosinistra.

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