Autore: Antonio Bruno Data: To: ambiente liguria, forumsege, noterzovalico, forumsociale-ponge, Mailing list del Forum sociale di Genova Oggetto: [NuovoLab] Tav, il Piemonte attacca Burlando blinda il Valico
Il presidente della Regione: "La nostra opera è molto più utile"
Tav, il Piemonte attacca Burlando blinda il Valico
"In tempi di crisi bisogna decidere a cosa si può rinunciare. E la Val Susa si è già espressa chiaramente..."
ODOARDO SCALETTI
Il Terzo Valico è di importanza vitale per il paese, la Tav Torino Lione non lo è, e se la mancanza di risorse imporrà una scelta tra i due progetti, la Liguria dovrà battersi per far passare il suo. Così il presidente della giunta ligure, Claudio Burlando, ieri, al Convegno di Confindustria Genova sulle "Infrastrutture per il Nord Ovest" ha risposto al presidente dell´Unione industriale di Torino Gianfranco Carbonato e all´assessore a Trasporti della Regione Piemonte, Barbara Bonino, che invitavano a non porre in competizione Torino - Lione e Terzo Valico. Invito formulato proprio a causa delle dichiarazioni sulla Tav piemontese fatte da Burlando quest´estate a Repubblica. «Certe affermazioni sono gravi- ha detto Carbonato - sono come gettare benzina sul fuoco». Secondo il presidente degli industriali torinesi, Torino senza linee di collegamento adeguate diventerebbe una "death valley italiana", le infrastrutture sono determinanti per la sua economia che si è diversificata e, in ogni caso, la Tav andrà avanti perché «forze dell´ordine e magistratura sono determinate a fare rispettare la legalità. Evitiamo - ha concluso Carbonato - competizioni tra progetti che non sono in competizione». Bonino ha ricordato che «Europa, Italia e Francia si sono espresse sulla realizzazione dell´opera in maniera inequivocabile» e che non è la popolazione della Val di Susa a essere contraria: «La Val di Susa è tenuta sotto scacco da una manciata di facinorosi che devono essere messi in condizione di non nuocere. Io non legittimerei questi facinorosi parlando di un territorio che è contrario, la verità è che ci sono sindaci costretti a cambiare scuola ai loro figli perché sono favorevoli al progetto. Bisogna schierarsi dalla parte della legalità». Burlando non ne è affatto convinto. «Se ci sarà da competere sui fondi pubblici io farò la competizione - ha detto – soldi per tutti non ce ne sono e i privati le ferrovie non le fanno. Se il Paese arriva alle strette io mi gioco la mia partita». E ha ribadito le sue critiche al progetto. «Naturalmente - ha aggiunto – sono contrario alla violenza, lo sono sempre stato, ma non è vero che contro la Tav siano solo pochi facinorosi, provate a fare un referendum nella valle e vedrete. Ne so qualcosa, anche perché ho una casa da quelle parti. A Genova, invece, la gente fa le marce in favore del Terzo Valico, sente che con quest´opera è in gioco la sua vita».