L'UNIONE SINDACALE ITALIANA dà indicazione a tutte le strutture, sociali, sindacali, politiche, associative
di partecipare alle iniziative che si svolgeranno il 12 settembre, a Roma davanti a Montecitorio nelle altre città ai presidi
alle Prefettura o nelle piazze, per dare maggiore voce alla protestae per iniziare, a prescindere dalla propria organizzazione di
riferimento, ad una opposizione popolare e di classe alla manovra tesa a difendere gli interessi di banche, finanza e padronato
contrapposti agli interessi delle classi lavoratrici e dei settori sfruttati.
Di seguito il documento conclusivo dell'assemblea nazionale del 10 settembre svoltasi a Roma, dove tra i 65 interventi ci sono
stati quelli della segreteria dell'Usi nazionale e di delegati Rsu di posti di lavoro.
Unione Sindacale Italiana e mail usiait1@??? sito 
www.usiait.it
   
10/09 Dall'assemblea nazionale di Roma Bene Comune, il documento finale
il documento conclusivo dell'assemblea.
L'assemblea nazionale realizzata a partire dall'appello proposto da Roma 
Bene Comune, che si è tenuta oggi 10 settembre 2011, ha raccolto nella 
struttura dell'ex deposito Atac di San Paolo a Roma una partecipazione che 
non si vedeva da tempo di collettivi, associazioni, movimenti, realtà del 
sindacalismo conflittuale e di base; una partecipazione ampia ed attiva 
soprattutto di moltissimi attivisti e persone che hanno deciso di prendere 
parte ad un momento di confronto realmente orizzontale e partecipativo, 
offrendo la propria disponibilità a mettersi in gioco dentro una nuova 
stagione di conflitto e trasformazione dal basso.
Innanzitutto le tante soggettività intervenute hanno condiviso la necessità 
di alimentare e costruire un processo indipendente, che rifiutando deleghe e 
scelte di rappresentanza istituzionale, respinge qualunque ipotesi di 
alternanza di Governance della crisi del capitalismo e affermi la necessità 
di costruire l'alternativa dentro il conflitto. Un processo indipendente che 
valorizzi ed amplifichi il peso delle tante lotte che crescono nel nostro 
paese e che faccia di esse processo costituente e trasformativo.
Un processo aperto e plurale, che cresca come luogo pubblico di confronto ed 
iniziativa, dentro il quale le soggettività consolidate si rendono 
disponibili a fare un passo indietro ricercando nuovi spazi di protagonismo 
sociale e politico, di sperimentazione di linguaggi e di pratiche. Un 
processo, quindi, al quale intendiamo dare continuità senza scorciatoie o 
accelerazioni politiciste.
Un processo che guarda lontano e si alimenta da subito delle tante 
iniziative di contestazione alla nuova manovra dettata dalla BCE che il 
governo Berlusconi ci sta imponendo con la complicità delle false 
opposizioni politiche e sindacali, che si nutre delle tante lotte sociali, 
da chi nei territori si batte per la difesa dei beni comuni, per l'accesso 
ai saperi, per i diritti dei lavoratori e lavoratrici, contro la precarietà 
e contro il razzismo e le discriminazioni.
In questo quadro la data della mobilitazione internazionale del 15 ottobre 
prossimo convocata dai movimenti europei e del mediterraneo è una occasione 
fondamentale che non potrà essere rinchiusa nei recinti angusti di nessuna 
rappresentanza .
Il terreno comune su cui sperimentarsi proprio a partire dai prossimi giorni 
e settimane, prima e dopo la giornata del 15 ottobre è una campagna di 
iniziativa e mobilitazione che metta al centro una parola d'ordine ed un 
concetto chiaro: il debito attraverso il quale ci vogliono far pagare il 
prezzo della loro crisi, non è il nostro, non lo abbiamo contratto, noi non 
lo paghiamo. Questo vuol dire smascherare e agire contro i responsabili 
della crisi e i loro simboli, riconquistando la sovranità ed esercitando 
nuove forme di riappropriazione di reddito e di vita.
L'assemblea individua come tappe condivise di questo percorso i seguenti 
passaggi:
- Dare vita a partire dalla giornata di Lunedì prossimo a manifestazioni in 
tutta Italia contro la manovra finanziaria in occasione della ripresa delle 
discussioni parlamentari; per Roma riprendere e rilanciare la piazza dell'indignazione 
a Montecitorio (a partire dal presidio del 12 settembre dalle 15).
- Una settimana di lotta da costruire nei territori, nei luoghi di lavoro, 
nelle scuole, nelle università, nelle città a partire dalla composizione 
delle lotte esistenti , dal 10 fino al 15 ottobre, con al centro appunto la 
parola d'ordine: IL DEBITO NON E' IL NOSTRO, NOI NON LO PAGHIAMO.
- Costruire e Amplificare la mobilitazione del 15 ottobre, a partire dalle 
parole d'ordine e dai contenuti proposti dalle reti europee, che hanno 
promosso la mobilitazione Internazionale, definendo le modalità e le 
pratiche di una nostra partecipazione collettiva. A TAL FINE PROPONIAMO LA 
COSTRUZIONE DI UNA RIUNIONE NAZIONALE APERTA PER DEFINIRE LE MODALITA' DI 
PARTECIPAZIONE e IL PERCORSO DI AVVICINAMENTO alla MANIFESTAZIONE.
- Ampliare e Garantire la partecipazione dei movimenti italiani alle 
mobilitazioni che si terranno in Occasione del G20 a CANNES-NIZZA dal 1 al 4 
Novembre
- Costruire alla metà di NOVEMBRE un Forum Nazionale dei movimenti sociali 
indipendenti.
L'assemblea coglie come occasione di confronto le iniziative indette per il 
17 settembre contro la finanza internazionale e le borse europee, l'assemblea 
del 1 ottobre dell'appello "dobbiamo fermarli" e la costruzione dello 
sciopero precario.
L'assemblea esprime inoltre la sua incondizionata solidarietà alle persone 
arrestate in VAL di SUSA ( 9 settembre) e a Napoli ( 6 settembre)
Roma 10 Settembre 2011