Un'altra grande nottata di lotta nelle montagne della Val Susa. Con
centinaia e centanaia di No Tav in marcia verso la baita Clarea, lungo i
sentieri della Valle, compiendo un'ennesima e meravigliosa passeggiata come
solamente il movimento No Tav sa fare, con determinazione e coraggio. Che la
paura non sia di casa nella Valle che resiste e non si arrende è ancora,
magnificamente, sotto gli occhi di tutti, sotto quelli dell'apparato militare
che occupa la Maddalena e della lobby che prosegue in una inverosimile
giustificazione dello scempio.
Era importante confermare quanto di buono seminato fino a qui,
nell'opposizione ad un cantiere che non esiste ma sorvegliato giorno e notte da
schiere di militari oramai specializzatisi tutti nel lancio del lacrimogeno. Che
costoro non sono graditi l'avranno oramai capito (...), ma questa notte glielo
si è comunque fatto presente ancora, compiendo un passo ulteriore: le reti che
cascavano, sfondate e tagliate; il fortino è una tigre di carta, i No Tav non si
arrendono.
La nottata si conclude con un No Tav ferito alla gamba dal lancio di un
lacrimogeno, e due giovani fermati dalle forze dell'ordine, verso i quali va la
nostra solidarietà, liber* tutt*!
Che il campeggio No Tav continui, nella lotta, per la lotta