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...che ha iniziato una protesta non violenta contro la casta dei
politici.
dalla fine di marzo si trova fuori dal parlamento e non mangia. dipinge
e riflette.
oggi quest'uomo sta continuando la sua protesta nell'assordante
silenzio mediatico, da solo.
e se la cm gli portasse un enoooooorme applauso di solidarieta come le
parole non sanno fare e come i ciemmini sanno fare benissimo?
vi rigiro questo...
Roma 28/03/2011
Ieri sono stato davanti al parlamento, avevo cominciato a dipingere,
poi è arrivato un uomo della legge, un maresciallo o qualcosa del
genere, mi ha chiesto se avevo i permessi, io ho detto di no, mi ha
invitato ad andarmene, io gli ho detto di arrestarmi, poi mi ha detto
che voleva solo dirmi quali erano i miei diritti e doveri, ho risposto
che in questo paese non c'è più uno stato di diritto, un pò di tensione,
poi ci siamo capiti. Lui è di Napoli. Abbiamo preso un caffè e ho
parlato con lui di Lampedusa, sono ritornato davanti al parlamento in
silenzio senza striscioni senza quadri davanti all'assenza delle
istituzioni.
Stamane in questura un funzionario della questura mi ha dato
l'autorizzazione per manifestare davanti al senato. Lui è calabrese.
Quanti uomini , penso, che lavorano e credono ancora nelle istituzioni,
e lo fanno con serietà. Poi penso anche ai manganelli e agli scudi che
ho visto a Lampedusa nei momenti di tensione,qualcosa non mi torna. Oggi
sono più stanco, la fame si fa sentire, il dottore mi ha consigliato
sali minerali, tornerò prima a Fiumicino, mio figlio oggi compie 4 anni,
e io devo riposare se no domani non riesco a dipingere. Guardo le facce
della gente, non sono stanche, non sono preoccupate, mi accorgo che
viviamo in mondi diversi, o meglio che non c'è consapevolezza di quello
che sta accadendo nel mondo, fino a quando il mondo non entra nelle case
e nelle vite di ognuno.Penso a quanto tutti siamo legati da fili
invisibili e sottili, che possono essere spezzati o rafforzati con
piccoli gesti, e più non mangio e più mi vengono in mente pensieri
lucidissimi e netti.
Uno che mi è passato in mente più volte è che la ricchezza non è un
valore , la povertà è un valore, ma la povertà è stata confusa con la
miseria, la povertà deve essere però cercata voluta, altrimenti se è
imposta come tutto ciò che è imposto è inaccettabile. Qualcuno dirà cosa
c'entra questo discorso con Lampedusa , l'immigrazione, lo sciopero
della fame. Non so bene se ho perso la lucidità o l'abbia acquistata del
tutto, ma credo che uno dei temi centrali da affrontare se vogliamo
risolvere i flussi migratori di tali entità è proprio questo, noi
abbiamo proposto al mondo un'idea di società basata sui consumi,
sull'apparenza, sul denaro e il potere, oggi il mondo vuole venire a
vivere in questo occidente plastificato che abbiamo per anni
rappresentato con film, la televisione e tutto ciò che sappiamo. Non
sarebbe il caso di cominciare a chiederci se il prezzo che stiamo
pagando in termini di sofferenza e sfruttamento non è comparabile con
ciò che noi inseguiamo e chiamiamo ricchezza ?
Se non cominciamo ad aprire una discussione, che in realtà molti già
hanno cominciato,su questioni come questa, ci ritroveremo ciclicamente a
parlare di catastrofi, esodi biblici e altre cose del genere.
Quanti soldi si spendono ogni anno per le armi, e i governi quanto
favoriscono queste produzioni ?
Quante guerre ci sono nel mondo , favorite appoggiate dai nostri
governanti,con quanti dittatori che torturano e levano la libertà ai
propri sudditi i l'occidente ha fatto affari ?Sono queste le motivazioni
che spingono le persone ad andare via dai propri paesi, e le invasioni
mi risulta che fino a questo momento siamo stati noi a farle.
Vi aspetto domani davanti al senato io sono in sciopero della fame e
dipingerò per protesta.
Un lampedusano.
Giacomo Sferlazzo.