[NuovoLab] Debito pubblico e sua "costituzionalizzazione"

Borrar esta mensaxe

Responder a esta mensaxe
Autor: giacomo casarino
Data:  
Para: forumsege, forumgenova inventati
Asunto: [NuovoLab] Debito pubblico e sua "costituzionalizzazione"

E' stata già sottolineata (l'esperienza di questi giorni lo conferma) l'inefficacia delle manovre economiche a fronteggiare, a tacitare le aggressioni speculative, specie quando è l'euro in quanto tale a essere sotto tiro e quando chi "spara" è nientemeno che il colosso americano Goldman Sachs, protagonista della finanza d'azzardo che ha fatto esplodere la crisi che stiamo vivendo. Il debito pubblico, nell'economia globale finanziarizzata, è, come sostiene Joseph Halevi," fonte di rendite delle società finanziarie e anche delle grandi imprese". Di converso, a me pare, esso non si sottrae, proprio per la varia eterogeneità internazionale dei suoi "titolari", alle dinamiche, assai variabili e imprevedibili, della speculazione finanziaria mondiale (borse, valute). Per cui ogni riequilibrio del debito pubblico agli effetti della politica interna risulta precario; abbisognerebbe di continui aggiustamenti, senza raggiungere mai un risultato stabile: una fatica di Sisifo o, se si vuole, qualcosa come svuotare l'Oceano con un secchiello. "Costituzionalizzare" il pareggio di bilancio, oltre ad impedire la possibilità di eventuali politiche espansive, mi appare dunque una operazione stupida, anche se, per esempio, la Spagna (i socialisti, Zapatero) pare l'abbia già decisa. L'effetto sicuro sarebbe, in una prolungata fase recessiva dove il PIL praticamente non cresce, una spirale di continue manovre, di progressivi tagli alla spesa pubblica e/o di ridimensionamento dell'impiego pubblico e dei suoi livelli stipendiali: un vicolo cieco. Il modesto on. Maurizio Lupi ha enunciato questo circolo vizioso, credo inconsapevolmente, l'altra sera in TV. Mi chiedo se il centro-sinistra e segnatamente il PD sia consapevole di che cosa implichi modificare l'art. 81 della Costituzione agli effetti del "modello sociale europeo". Temo di no e penso che in esso (PD) prevalga, costi quel che costi, la interiorizzazione della coscienza liberista.

giacomo casarinostoricogenovacontatto skype: gcasarino