Autore: Aldo Zanchetta Data: To: forumlucca Oggetto: [Forumlucca] da meditare
Se vogliamo poter dire qualcosa sul mondo futuro, disegnare i contorni di
una società a venire che non sia iperindustriale, dobbiamo riconoscere
l'esistenza di scale e limiti naturali. L'equilibrio della vita si dispiega
in varie dimensioni; fragile e complesso, non
oltrepassa certi limiti. Esistono delle soglie che non si possono superare.
La macchina non ha soppresso la schiavitù umana, ma le ha dato una diversa
configurazione. Infatti, superato il limite, lo strumento da servitore
diviene despota. Oltrepassata la soglia, la
società diventa scuola, ospedale, prigione, e comincia la grande reclusione.
Occorre individuare esattamente dove si trova, per ogni componente
dell'equilibrio globale, questo limite critico. Sarà allora possibile
articolare in modo nuovo la millenaria triade dell'uomo, dello strumento e
della società. Chiamo società conviviale una società
in cui lo strumento moderno sia utilizzabile dalla persona integrata con la
collettività, e non riservato a un corpo di specialisti che lo tiene sotto
il proprio controllo. Conviviale è la società in cui prevale la possibilità
per ciascuno di usare lo strumento per realizzare le proprie intenzioni.