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Aihe: [Forumumbri] com. stampa-antifascisti: aviosuperficie, fidejussioni scomparse ed affaristi vari
agli organi di informazione


della provincia di Terni
 



Si
allega comunicato della RAT, rete antifascista ternana sulla questione dell'aviosuperficie e lo strano connubio tra rotkopf, ATC, casapound e questura. In particolare si pone in evidenza la questione della scomparsa delle fidejussioni e l'anomalo  comportamento della questura


Si chiede agli organi di informazione di diffondere il comunicato.

Si ringrazia anticipatamente

Franco Coppoli


AVIOSUPERFICIE: OVVERO  REPRESSIONE CONTRO GLI ANTIFASCISTI, AFFARI TRA COMPAGNI DI MERENDE NEOFASCISTI, EXCOMUNISTI ED AFFARISTI VARI

 

Il 28 febbraio 2010 all’aviosuperficie di Terni centinaia di antifascisti hanno contestato con una decisa ma pacifica manifestazione i neofascisti di Casapound
che, sotto la copertura della sigla “istinto rapace” stavano tentando
di organizzare un corso di paracadutismo, grazie al sostegno della
Rotkopf di Viscardo e Riccardo Paganelli. Nonostante tutte le cronache
della manifestazione riportassero tensione politica ma assenza di
violenza, abbiamo assistito allo stesso scenario che osserviamo quando
si difende il territorio da interessi politici e speculativi, come le
lotte NO TAV della valsusa, contro la base NATO a Vicenza o gli
inceneritori in tutta Italia. Un nuovo protagonismo ‘politico’ della DIGOS che
ha cercato di garantire gli affari della casta locale cercando di
spostare il senso politico della contestazione a problema di ordine
pubblico, infatti l'allora Questore Domenico Gregori ha emesso 11 avvisi orali contro altrettanti antifascisti, accusati solo del fatto di fare attività politica e definiti, con quel provvedimento, “socialmente pericolosi”. La
questura utilizzava contro i soli antifascisti un provvedimento figlio
delle leggi Scelba usato contro il crimine organizzato, con un chiaro
intento intimidatorio, considerando l’antifascismo come un problema di
ordine pubblico, mentre gli affari proliferavano al’ombra dei teloni dei
paracadute.

I fascisti li abbiamo cacciati nonostante la polizia e la falsa neutralità di personaggi come Sergio
Sbarzella, presidente dell’ATC di Terni, che aveva concesso la
struttura alla Rotkopf dei Paganelli e negava la matrice chiaramente
fascista dell’iniziativa.
E’ stata proprio la manifestazione di massa e la volontà collettiva di
difendere il territorio dalla canaglia e dalle violenze neofasciste che
portò il
Comune di Terni a prendere coscienza della cosa e -modificando il
regolamento- a vietare l’aviosuperficie ad iniziative politiche come
quella sponsorizzata da Rotkopf. Per l’indubbio risultato politico conseguito  cessammo di chiedere le sacrosante dimissioni
del presidente dell’ATC e di fare inchiesta sulla struttura.
Analizzando i documenti era venuta alla luce una serie di presunte
irregolarità quali l’assenza di fidejussione, prima imposta e poi tolta,
una sorta di monopolio degli spazi per il paracadutismo e non per il
volo, l'obbligo di costruzione a proprie spese di una struttura
ricettiva bar/ristorante mai realizzata. Per essere chiari, il
Comune quando da in  gestione una struttura pretende una fidejussione
bancaria come
garanzia. Per Rotkopf la fidejussione sparisce in due settimane tra la
delibera  n.28 del 12/02/2009 in cui si chiedeva una fidejussione di
304.560,00 € a garanzia del pagamento dell'affitto dell'area  e quella n
56 del 26/02/2009  in cui tale richiesta, inspiegabilmente sparisce dal
contratto  e dagli atti pubblici .

A seguito di quella mobilitazione la questura si concentrò sulla pratica repressiva contro gli antifascisti, denunciandone due per stampa clandestina (!), perché distribuivano
-per la scadenza del 25 aprile e della liberazione dal nazifascismo- un
volantino della RAT (rete antifascista ternana) sottoscritto da ben 25
tra associazioni, sindacati di base e partiti. Il giudice ha poi accolto il ricorso contro l’impianto accusatorio e la pratica repressiva della

questura e con la sentenza del 25/05/11 ha sancito l’inconsistenza dell’accusa di stampa clandestina. Tanta
attenzione non è stata offerta dalle forze dell’ordine dopo la notte
del 17 giugno ’10 quando una bomba carta di chiara matrice fascista fu
fatta esplodere davanti al centro sociale Germinal Cimarelli nonché sede
della confederazione Cobas, svegliando l’intero quartiere. Il teorema repressivo si concluse con un topolino: la
denuncia insostenibile di 4 antifascisti, usati come capro espiatorio
per legittimare tutta la pratica repressiva e di fatto l’appoggio al
tentativo dei neofascisti di mettere piede a Terni.
A giorni il TAR
dovrà decidere sul ricorso contro gli avvisi orali del Questore che
condannano di fatto la pratica politica e la libertà di pensiero, come
se l’antifascismo fosse diventato, per la polizia ternana, un reato.

Quello che resta di quei giorni, per quanto ci riguarda, è la consapevolezza
di aver agito alla luce del sole per contrastare il tentativo dei
neofascisti di mettere piede nel territorio in cui fu ucciso il
partigiano comunista Germinal Cimarelli e dove la Brigata Gramsci del
comandante Alfredo Filipponi,  riuscì nell’inverno tra il ’43 e il ’44,
prima in Italia, a creare una zona libera partigiana nell’alta valnerina.

Quello che chiediamo oggi è giustizia, con il ritiro immediato degli avvisi orali: è il minimo e sarebbe un importante segnale da parte del nuovo Questore. Chiediamo anche che si chiudano le indagini sui 4 antifascisti denunciati, per arrivare alla verità sul 28 febbraio: una giornata di lotta politica e non un problema di ordine pubblico.

Rimangono tutte le perplessità al tempo espresse dagli antifascisti sulla e la gestione dell’aviosuperficie concessa da ATC a Rotkopf, alla luce dell’inchiesta dei giudici romani che ha portato all’arresto e al patteggiamento di Viscardo e Riccardo Paganelli proprietari della Rotkopt, che avrebbero pagato decine di migliaia di euro in consulenze/mazzette -tramite il lobbista dalemiano Vincenzo Morichini (che ha richiesta il patteggiamento)- a Franco Pronzato, membro del consiglio d'amministrazione dell'ENAC nonché responsabile del Pd per il trasporto aereo, anche lui agli arresti. Morichini è un amico di lunga data di Massimo D'Alema e adesso si scopre che
la stessa Rotkopf aveva concesso cinque passaggi gratuiti su suoi aerei all'ex premier di centrosinistra presidente del COPASIR . C’è ancora molto da scoprire, mentre nell’affaire
è anche affiorato il nome della presidente della regione Catiuscia
Marini. Abbiamo davanti è un intreccio che somiglia ad un’ammucchiata
tra nipotini del duce, ex comunisti, faccendieri e affaristi, nel solco
del peggior trasformismo nazionale.

Noi
da Terni i fascisti li abbiamo allontanati con determinazione politica
ed a volto scoperto, nonostante le intimidazioni della Questura, le
timidezze dell’amministrazione comunale e le perplessità verso l’ATC
nella concessione dei servizi dell’aviosuperficie a Rotkopf. Chiediamo
il riconoscimento politico dell’azione del 28 febbraio e il chiarimento
definitivo sulle logiche trasformiste ed affariste che hanno sporcato,
anche con la tragica morte di 3 paracadutisti, il territorio ed il cielo
ternano.

 

RAT-RETE ANTIFASCISTA TERNANA

Arci Terni, Arciragazzi "gli anni in tasca", Associazioni: Amici del Manifesto,  "Buaba",  "Demetra",  "Interni Stranieri",  "il Pettirosso", "Plaza de Mayo",  "primi
della strada", Blob Lgc.-Laboratorio comunicazione, comitato
antifascista cittadino di Orvieto, Centro sociale "Germinal Cimarelli",
circolo anarchico "Carlotta Orientale", Confederazione Cobas, Curva Est
Ternana, Alerta Network,  USPK, F.G.C.I., Giovani
Comunisti, Partito Comunista dei Lavoratori, Partito della Rifondazione
Comunista, Partito dei comunisti Italiani, Sinistra ecologia e libertà.