Autor: ugo Data: A: aderentiretecontrog8, versoGenovaluglio2011, forumgenova Assumpte: [NuovoLab] a chi giova?
La campagna “moralizzatrice” degli anti-casta ormai dilaga ovunque. Non solo in
rete e nei social network, ma anche sui quotidiani a grande tiratura, ed ora per
fino nei telegiornali di Rai e Mediaset. A questo punto, come vuole la proverbia
le locuzione latina, mi sono chiesto: cui prodest? ("a chi giova?"). Fino a quan
do a protestare contro indennità, vitalizi e privilegi dei parlamentari erano i
grillini o il popolo viola, tutto mi sembrava regolare e per certi versi coerent
e. Ma quando hanno cominciato ad accodarsi i quotidiani di ogni orientamento, co
mprese le corazzate di Repubblica e del Corriere (che ricevono contributi a fond
o perduto dalla Legge per l’editoria, che si sono guardati bene dall’inserire ne
gli elenchi degli sprechi), allora ho incominciato ad avere qualche prurito; è d
ivenuta una vera allergia quando anche il paludatissimo TG1 ha dato voce alla ri
volta anti-casta, attaccando il bilancio della Camera come se fosse la causa pri
ncipale della voragine del debito pubblico italiano. E quindi, dopo aver messo a
lla gogna non solo i parlamentari, ma anche i consiglieri regionali, provinciali
, comunali, quasi che bisognasse vergognarsi di essere stati eletti e sentirsi a
ccusati di “vivere sulle spalle del popolo”, ecco che iniziano ad arrivare le pr
oposte per porre rimedio a questo sperpero: abolire le province, ridurre il nume
ro di senatori e deputati, ridurre il numero dei consiglieri regionali, provinci
ali, comunali, tagliare tutte le indennità. L’idea che sta avanzando nel paese è
che tutti coloro che ricoprono una carica elettiva fanno parte della Casta e ch
e la Casta è uno sperpero di denaro pubblico. Non ci vorrà molto, dopo che tutti
si saranno convinti che deputati e senatori sono troppi, a far passare l’idea c
he avere due Camere è un lusso che non ci possiamo più permettere, che forse ne
basterà una sola, magari con poche decine di rappresentanti, e poi sarà un bel r
isparmio abolire anche quella (...tanto nel “parlamento” si fanno solo chiacchie
re...) e affidare tutto il potere al governo, che basta e avanza! La vera Casta
(cioè i gruppi economici e finanziari – proprietari anche di quotidiani e televi
sioni -che non hanno bisogno di passare dalla prova elettorale per esercitare il
proprio potere) ha tutto l’interesse a favorire lo tsunami anti-casta: meno dep
utati significa meno controllo, e sarà più facile comprare i pochi rimasti che s
aranno emanazione diretta dei partiti di governo e non più rappresentanti del po
polo eletti nel territorio, come voleva la Costituzione. L’operazione, pianifica
ta dalla P2 di Licio Gelli, di svuotare il parlamento delle sue prerogative di r
appresentanza popolare e controllo sull’esecutivo, dopo essere passata dalla liq
uidazione del sistema proporzionale al presidenzialismo di fatto, si sta conclud
endo con la spallata dell’anti-casta. Si riempiono le pagine di facebook e dei g
iornali con invettive contro l’indennità di funzione parlamentare, e si tace (co
n rare eccezioni nel mondo pacifista, nonviolento e cattolico) sulla voragine de
lle spese militari, dei costi per i cacciabombardieri F35 e per le missioni di g
uerra in Afghanistan e Libia. Basterebbe il taglio del 10% di queste voci per co
prire l’intera manovra, ma si preferisce dissertare su quanto costano i viaggi a
erei dei parlamentari che vanno a Roma. Evidentemente c’è una regia. I direttori
dei quotidiani, da Repubblica al Corriere, da Libero al Giornale (che hanno sti
pendi più alti dei parlamentari) attaccano la Casta, come se loro stessi non ne
facessero parte, e si guardano bene dallo spiegare ai lettori che vi è un’altra
Casta – quella militare – che pesa veramente sul debito pubblico; non spiegano i
costi di Finmeccanica perchè i loro editori fanno parte della stessa famiglia i
ndustriale. E’ molto più facile e popolare giocare al tiro al piccione-parlament
are che studiare e denunciare il complesso militare-industriale. Se c’è un motiv
o serio per condannare il Parlamento è quello di aver violato la Costituzione, c
he “ripudia la guerra”, con il voto a favore dei bilanci militari e delle missio
ni belliche all’estero. Se tutti gli anti-casta concentrassero le loro energie s
u questo, avremmo risolto gran parte dei nostri problemi."
Mao Valpiana, Presidente Movimento Nonviolento Verona
Ugo Beiso
Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal