[CSSF] Tommaso Moro e la libertà di coscienza

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Aihe: [CSSF] Tommaso Moro e la libertà di coscienza









T O M M A S O    M O R O    E    L A    L I B E R T A'


D I    C O S C I E N Z A






Tommaso Moro, vissuto a cavallo tra il quindicesimo e il sedicesimo secolo, fu amico intimo di Erasmo da Rotterdam, celeberrimo autore dell'"Elogio della follia". Non volle riconoscere il sovrano Enrico VIII come capo della Chiesa d'Inghilterra e, per questo, fu condannato - e decapitato! - per alto tradimento. Tommaso Moro è universalmente riconosciuto come un testimone della libertà di coscienza contro la prepotenza dello Stato. "Utopia" è la sua opera più famosa, un racconto immaginario di una terra immaginaria, in cui gli abitanti vivono felici e contenti secondo le regole della libera coscienza. Il testo si occupa anche della questione di come debba essere regolato il fine-vita in una società bene ordinata: "I malati li curano con grande affetto regolando le medicine; anzi alleviano gli incurabili con l'assisterli. Se poi il male è inguaribile, allora sacerdoti e magistrati, visto che il paziente è inetto a qualsiasi compito e sopravvive insomma alla propria morte, lo esortano a non porsi in capo di prolungare ancora quella peste funesta e a non esitare a morire; anzi fiduciosamente si liberi lui stesso da quella vita amara come da prigione o supplizio, ovvero consenta di sua volontà a farsene strappare dagli altri: sarebbe questo un atto di saggezza, sarebbe un atto religioso e santo, poiché in tal faccenda si piegherà ai consigli dei sacerdoti, cioè degli interpreti della volontà di Dio. Chi si lascia convincere, mette fine alla vita da sé col digiuno, ovvero si fa addormentare e se ne libera senza accorgersi; ma nessuno vien levato di mezzo contro sua voglia, né allentano l'affetto nel curarlo. Morire a questo modo è onorevole.". Tommaso Moro è Santo Martire della Chiesa Cattolica!...

                                                                                                                                    (Gabriele De Blasi)




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