G8, a Genova torna la pace
23 luglio 2011
www.ilsecoloxix.it
Genova - Canti, balli e slogan hanno accompagnato il lungo corteo che oggi ha chiuso gli eventi per il decennale del G8 a Genova.
Da piazza Montano un serpentone colorato di movimenti, associazioni, sindacati e partiti che, dopo aver camminato per cinque chilometri, ha raggiunto piazza Caricamento, meta finale della manifestazione. Migliaia i partecipanti: secondo la questura sono oltre dieci mila, almeno cinquantamila per gli organizzatori.
Il corteo è stato aperto dagli organizzatori : Lorenzo Guadagnucci, pestato alla Diaz e finito in ospedale, Haidi e Giuliano Giuliani, Enrica Bartesaghi, del comitato Verità e Giustizia per Genova. Si tengono per mano. Dietro a loro, lo striscione “Loro la crisi, noi la speranza” e dietro ancora quello dei No Tav. Un comune denominatore unisce i Movimenti e i No Tav, ed è una comune richiesta di giustizia sociale.
«Il G8 di Genova non è un fatto dimenticato, la gente che è qui oggi invoca un’idea di democrazia molto più ampia e molto più seria» ha detto Lorenzo Guadagnucci, una delle vittime del blitz della polizia all’interno della scuola Diaz durante il vertice di dieci anni fa. «Oggi sono qui perché, a distanza di un decennio, siamo in grado di dire che a Genova ci fu un abuso di potere», aggiunge mostrando una cicatrice sul braccio destro, “ricordo” dell’irruzione alla scuola.
A seguire tutti gli altri: i Cobas e la Cgil, il Sel e i Comunisti per i lavoratori, i Carc, il Pmli.
Dal canale YouTube del Secolo i manifestanti mentre avanzano:
In piazza anche Nichi Vendola, leader di Sinistra, Ecologia e Libertà e presidente della Regione Puglia. «Tornare a dieci anni fa non è solo fare i conti con la memoria ma anche fare i conti con l’attualità» ha detto Vendola. Nel video il suo intervento:
Nonostante i timori iniziali, il corteo si è svolto in modo sereno. Era preceduto da un gruppetto di uomini della digos della questura e per tutti i 5 chilometri di percorso non si è visto un blindato, non un poliziotto in divisa, non un carabiniere.
Vuoi per strategia, vuoi per sensibilità, la questura ha reso invisibile un servizio d’ordine imponente: 600 uomini, su mezzi e jeep blindate, erano schierati ma non visibili. Soddisfatto il sindaco di Genova, Marta Vincenzi: «La città può finalmente ringraziare le migliaia di persone che hanno partecipato al corteo di oggi, gli organizzatori e le forze dell’ordine che hanno garantito lo svolgimento della manifestazione in un clima di totale sicurezza» ha detto il primo cittadino.
Uno dei protagonisti indiscussi di questo pacifico corteo è stato senz’altro Don Gallo, fondatore della comunità di San Benedetto al Porto.
Nel video Don Gallo al corteo conclusivo per i dieci anni del G8:
Il corteo arriva in piazza Caricamento e , come tutti gli happening del mondo pacifista, finisce con la musica. E dal palco eretto al Porto antico che attende i Modena City Ramblers, risuonano ancora una volta le note di Bella Ciao, una canzone che è stata colonna sonora della Resistenza e che può diventare il leit motiv di questa nuova, e assolutamente pacifica, ondata di ribellione.
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antonio bruno.
capogruppo Sinistra Europea - PRC Comune di Genova
00393666756779