Auteur: norma Date: À: forumgenova@inventati.org, Fori sociali Sujet: [NuovoLab] 477° ora in silenzio per la pace
Rete controg8 per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 20 luglio saremo in Piazza Alimonda, dove alle 17.27 sarà
ricordato Carlo Giuliani, ucciso nel 2001 senza che sia mai stata fatta
verità e giustizia.
Invitiamo tutti e tutte ad essere con noi.
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Alle 18 una piccola delelgazione di pacifisti e pacifiste raggiungerà i
gradini del palazzo ducale, per la 477° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito in piazza De Ferrari**
*Una piazza contro la guerra e per i diritti dei popoli*
Il 23 luglio le persone ed i gruppi che desiderano caratterizzare la
propria partecipazione al corteo che partirà alle 16.30 delllo stesso
giorno da piazza Montano, con le parole d’ordine*
*
*Contro la guerra Per i diritti dei popoli*
si ritroveranno in *_piazza Settembrini a partire dalle14.30_ *per
costruire installazioni, cartelli e striscioni .
L’Italia sta partecipando a due guerre ingiuste, illegali e criminali.
L’intervento italiano in Afghanistan è stato basato su una clamorosa
menzogna, la ricerca di Bin Laden. Il presunto autore dell’attentato
alle due torri non era in Afghanistan bensì in Pakistan dove è stato
giustiziato sul posto, seguendo una delle tradizioni più care agli Stati
Uniti.
Le donne afghane non si sono liberate del burqa e dell’oppressione
maschile. Il commercio dell’oppio prospera. I massacri di civili sono
all’ordine del giorno. E. quando sono in vena di fare i sentimentali, i
vertici NATO porgono le proprie scuse alle famiglie delle vittime,
dicendo che cercavano i talebani. Come se per estirpare la mafia si
bombardasse Palermo.
Nella guerra civile libica le forze armate italiane si sono schierate
con i rivoltosi contro l’ex alleato Gheddafi. Certamente non per
difendere i diritti umani, visto che il nostro paese è un solido alleato
di Israele, commercia armi proprio con tutti, ha inventato la politica
dei “respingimenti”.
Giudichiamo assolutamente immorale la giustificazione del “prestigio
internazionale dell’Italia”: vorremmo che il paese in cui viviamo
contribuisse all’arte, alla ricerca scientifica, alla solidarietà per
conquistarsi la stima ed il rispetto degli altri popoli.*
*
*Sottolineiamo con fermezza che il ruolo del presidente della repubblica
non dovrebbe esserequello di avallare le tesi dei guerrafondai, con le
argomentazioni che usò Cavour per intervenire nella guerra di Crimea
bensì quello di difendere l’articolo della costituzione che continua ad
ignorare: L’Italia ripudia la guerra.*