G8 Genova, cittadinanza onoraria al giornalista Mark Covell: “Onorato ma voglio giustizia”
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Genova. La Giunta ha approvato questa mattina, su proposta del sindaco Marta Vincenzi, la delibera che conferisce al giornalista inglese Mark Covell la cittadinanza onoraria della città di Genova.
Mark Covell, la sera del 21 luglio 2001, durante il G8, rimase coinvolto nell’irruzione delle forze dell’ordine alla scuola Diaz e, come è emerso dalle relative sentenze, subì gravi danni personali mentre svolgeva i propri compiti di informazione giornalistica nella sua qualità di inviato di Indimedia Uk, network on line di informazione alternativa, rete di giornalisti volontari che per prima ha usato Internet come mezzo di informazione sulle campagne di protesta organizzate nel mondo.
La Giunta ha conferito a Covell la cittadinanza onoraria in coerenza con le profonde tradizioni democratiche della città di Genova (a partire dai momenti in cui meritò la medaglia d’oro per la resistenza), con la Costituzione Italiana e con lo Statuto comunale. Senza dimenticare che da alcuni anni il capoluogo ligure è protagonista di una rassegna di manifestazioni e incontri intitolata “Genova città dei diritti” che posiziona Genova come città all’avanguardia europea nella promozione dei diritti civili e di libertà.
La Giunta ha ritenuto che Mark Covell, per la forza e il coraggio dimostrati nell’espletamento della sua funzione di informazione e divulgazione giornalistica su quanto visto e vissuto durante gli eventi del G8 2001, possa rappresentare tutti coloro che si pongono al servizio della libertà di stampa anche a rischio della propria incolumità. Ha inoltre considerato degno di nota il legame di affetto e amicizia che, malgrado la dolorosa esperienza vissuta, Mark Covell continua a dimostrare nei confronti della città di Genova.
Da ultimo, va rilevato che la deliberazione assunta per il conferimento della cittadinanza onoraria a Mark Covell non comporta alcuna assunzione di spesa o introito o riduzione di entrate a carico del bilancio comunale, né alcun riscontro contabile.
“Sono molto onorato, ritengo questo riconoscimento un privilegio e amo molto la città di Genova, tranne i poliziotti” ha commentato, emozionato, Mark Covell, oggi 43 anni, alla notizia delle cittadinanza onoraria conferitagli dal Comune di Genova.
“Però – aggiunge Covell – voglio giustizia, è stata questa esigenza che mi ha tenuto in piedi fino a questo momento e mi ha impedito di rassegnarmi”. Mark, che non parla italiano, è tornato più volte a Genova dal 2001, soprattutto per motivi giudiziari. “La colpa non è dei genovesi – ci tiene a sottolineare – anzi Genova è stata molto gentile con me. Però occorre oggi segnalare tre punti: nessun poliziotto delle vicenda Diaz è stato sospeso, nessuna delle numerose vittime è stata risarcita e infine se il giudizio non sarà veloce andrà tutto in prescrizione”. Mark, che dopo essere stato picchiato trascorse 12 giorni nell’ospedale di San Martino, incontrerà domani la sindaco Marta Vincenzi per la cerimonia di conferimento della cittadinanza. Un bilancio a distanza di dieci anni dal 2001? “Noto che non c’é stato progresso – risponde – e questo mi fa molto preoccupare”
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