[Intergas] PARCO SUD E SOVRANITA' ALIMENTARE

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Szerző: Ileana
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Címzett: Lista del coordinamento dei GAS milanesi
Tárgy: [Intergas] PARCO SUD E SOVRANITA' ALIMENTARE
Ciao,
ricevo da Maurizio ("Il testo è ancora emendabile, ma mi sembra già
molto interessante per le prospettive che apre e alle quali noi dei Gas
possiamo dare un contributo.")
e inoltro il documento del tavolo sovranità alimentare - parco sud
Ileana



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/Una nuova proposta di dialogo e interazione società civile / nuovo
governo comunale su uno scenario di progetto che ha già radici:/

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*Milano aperta al territorio e nutrita dal suo Parco
agricolo:*//*un'altro progetto in corso per la città ed il suo contesto,
basato su sovranità alimentare e beni comuni, per la qualità ambientale
di economie e mondi di vita*Luglio 2011

*//*

*/1./****/Il nuovo Comune: da dove viene e su quali forze della
cittadinanza attiva può contare/***

Questo documento è rivolto al nuovo governo di Milano da poco formato
sulla spinta di /una riemergente volontà di democrazia e
partecipazione/. Nel cuore di questo rinnovamento, sono ritornati in
campo pubblico,con un contributo determinante anche nell' espressione
della rappresentanza, /gli attori della cittadinanza attiva/ che hanno
seminato in questi annibuone pratiche diffusee progetti di valore
strategico per la città: processi e progetti viventi ma sommersi dalla
sordità e dal degrado delle passate politiche istituzionali.

Ma ora proprio per l'origine della sua formazione (espressa da quelle
realtà civili)il governo del nuovo Comune di Milano può finalmente
operare per /sostenere e potenziare con politiche pubbliche questi
processi e progetti/ che sono ben dentro il suo programma socialmente
prodotto: nell'Officina ed in molte altre forme di partecipazione.

La naturadel suo rinnovamentonon può che tradursi in questa interazione;
molta dell'energia e della vitalità dell'opera da attuare sta in questi
"capelli di Sansone": un rapporto diretto con soggetti e progetti civili
che hanno sostenuto questo cambiamento, praticandolo già in parte, e
prospettandone l'interesse generale per la cittadinanza.

//

/Questa interazione/(discutendone il significato ed i nodi e modi in cui
si può tradurre in atto) /è ciò che propone questo documento/ /attorno
al tema della Sovranità alimentare/, della valorizzazione del Parco sud
(e del territorio agricolo in generale) in un rapporto diretto e
solidale della neoproduzione contadina di qualità con i nuovi bisogni
urbani.

Una propostache è /promossa da un tavolo di attori/ ( in un più ampio
arco di soggetti attivi di cui è parte e che intende coinvolgere) che in
questi anni "sommersi" hanno pazientemente /"messo al mondo" su questi
temi concrete pratiche diffuse /nel territorio ed in
città;sperimentazioni produttive di qualità locale ed ambientale, nuove
forme di scambio equo, gruppi di acquisto, mercati contadini; e forme di
organizzazione e strutture più complesse, quadri di ricerca e progetto
economico, civile, territoriale.

Si tratta cioè dell'inizio vivo e della prima /realtà insorgente di uno
scenario strategico/ possibile, che ha già radici e che è di interesse
generale per la città ed il suo contesto in molte direzioni che "si
tengono".

E' di questo che si intende discutere con i governanti per allargare e
condividere questa speranza e consapevolezza, e per capire /come le
politiche pubbliche possono rispondere/ non settorialmente o per singoli
atti poco percepiti socialmente; piuttosto per "progetti pilota" o con
interventi specifici ma con significato forte nel programma generale.

*/2.I nodi dell'interesse strategico della proposta e delle politiche
pubbliche coerenti/*

*//*

/Questa tematica/non è riducibile, come si è detto, solo ad una politica
del settore agro-alimentare (che pure ne è il contenuto basilare); è tra
quelle che hanno/una rilevanza strategica principale/ e dovrebbe dare il
senso del cambiamento possibile.

Ed in tal senso è proposta nei materiali programmatici di Officina,
nelle linee strategiche del tavolo "Città metropolitana", in particolare
(ma non solo), nel gruppo tematico "Terra e verde" (a cui si rimanda ed
a cui hanno partecipato alcuni degli attori sociali che propongono
queste note).

a)Si tratta di /una discriminante nel rapporto tra città e territorio/:
riguarda la sovranità dei cittadini (non solo alimentare ma a partire da
quella) sul loro territorio reinterpretato come "bene comune" e sulle
sue relazioni profonde con l'urbano. Un progetto attivo di assegnazione
di "/altro valore territoriale":/ ambientale, di governo dei cicli, di
produzione di cibo di qualità locale, in alternativa al puro valore
immobiliare dei suoli e al loro consumo. L'attività primaria riacquista
il suo storico ruolo di "generazione di territorio".

Questo nuovo/antico valore rappresenta inoltre una /scelta alternativa
alla opzione di fondo del PGT della giunta Moratti/, basato sulla
densificazione volumetrica e sulla borsa dei valori immobiliari che ne è
il fondamento; ove le parti del Parco agricolo Sud nei confini di Milano
(i "parchi di cintura") sono la principale area di accumulazione di tale
valore di rendita. Un'altra valorizzazione produttivaprimaria complessa
("multifunzionale") di questi territori e del parco Sud in generale ne è
l'antidoto attivo, non legato al solo vincolo urbanistico che pure va
rispettato e/o di nuovo introdotto.

Necessaria è dunque la /riapertura del processo di pianificazione urbana
di Milano/ /alla dimensione territoriale/ /a partire da questo tema/ ;
ed instaurandoun rapporto in merito con i comuni del parco e
dell'hinterland; formando anche qualcosa come/una "consulta"/ che
consenta di disciplinare in diversa direzione processi come quelli delle
infrastrutture di mobilità distruttive del parco e del consumo di suolo,
instaurando al contrario una sinergia tra Milano altri comuni sul
rapporto produzione di prossimità / consumo e suoi servizi e strutture.
Si tratta di recuperare inoltre un disegno ed un paesaggio di grande
valore storico e ambientale di questo corpo territoriale. Che è una
delle matrici anche della città.

Questi elementi di politiche e progetti valgono anche nei confronti di
Provinciae Regione spesso responsabili di queste previsioni distruttive
(bretelle, tangenziali, abuso del suolo), della gestione inefficace
dell'Ente Parco sud(Provincia). o della "condotta immobile" delle
politiche comunitarie sull'agricoltura (vedi punto 'c').

Indispensabile infine un buon gioco della 'share' del Comune (dei
Comuni) nell'ente Parco.

b)/La//stessa sovranità alimentare/, espressa ora soprattutto nelle
pratiche socialidelle filiere corte, dei mercati contadini, dello
scambio equo e diretto, nel riconoscimento del valore della
neo-agricoltura di qualità locale ed ambientale , /esprime già elementi
di una incipiente economia ecologica e dei beni comuni /che valgono come
traccia e avanguardia già in campo di una alternativa /da sviluppare in
tutte le economie/ e nei nuovi stili di vita nell'intera città / territorio.

Si tratta quindi, a partire da queste filiere e da questi altri mercati
, di aprire una sperimentazione sistematica che dialuogo anche ad /una
sorta di "dicastero economico"/ della Giunta, per l' avvio della
trasformazione ecologica delle neo-economie. Supportando intanto le
esperienze sociali in corso, prime tra queste quelle sulla sovranità
alimentare.

Insieme a tali politiche attive fondamentali contro il consumo di suolo
per un nuovo progetto territoriale/urbano e per la sperimentazione delle
nuove economie dei beni comuni, di cui a questi punti (a) e (b), /altre
politiche pubbliche/, di cui ai seguenti punti (c), (d) ed (e), debbono
agire più espressamente c/ome sostegno e potenziamento dei progetti
sociali in campo/ verso una loro nuova estensione ed efficacia, appunto
strutturale.

c) Politiche pubbliche di /sostegno all'offerta rurale in cambiamento/.
Accompagnare e darevalore di sistema alle trasformazioni in atto
produttive, di accoglienza e di governo dell'ambiente, di molte cascine
del Parco sud (e altrove nel contesto) incidendo con il peso di Milano
(si ricordi, uno dei maggiori comuni agricoli italiani, sede del più
grande parco agricolo d'Europa) sulla riforma delle /Politiche Agricole
Comunitarie/ /per una diffusa conversione ambientale dell'agricoltura di
prossimità/ in rapporto con il nuovo consumo urbano di qualità locale; e
per la qualificazione del contesto rurale. Agendo anche nei confronti di
Comuni, Provincia e Regione (come detto), cooperando con le Associazioni
degli agricoltori, e con le altre associazioni e strutture del mondo
agricolo (in consorzi, associazioni di progetto, alleanze in campo tra
produttori e consumatori).

d) E d'altro canto politiche comunali /sulla domanda e sul commercio dei
prodotti della neoagricoltura/: una trasformazione della organizzazione
commerciale per un "sistema di altri mercati" negli spazi pubblici
urbani edi infrastrutture della distribuzione in città e nel rapporto
città / territorio; ed /una scelta radicale di sostegno alla domanda di
cibo sano e locale che coinvolga ampi strati della popolazione/ nel
patto con la neoagricoltura, a partire dalla massa degli utenti della
ristorazione pubblica: "appalti verdi" per ospedali e soprattutto scuole
che rispondano a questa domanda con evidenti /impatti culturali
nell'educazione e nella cura della persona./

Fondamentale il rapporto in tal senso con il mondo della ricerca
universitaria sulle rilevanti /esperienze nel mondo su questo tema/ e
sulla riproposta in nuovi termini in Italia ed a Milano. Centrale anche
la strategia sulle /strutture che riguardano queste materie/ (mercati
generali, Milano ristorazione) e sui mercati di strada e mercati rionali
a favore della produzione contadina di prossimità

e) Sono rilevanti anche tutte le /pratiche di autogestione sociale di
interventi verdi/ negli spazi aperti residuali ed in orti giardini,
terrazzi, che sempre più sperimentano micro-coltivazioni in città; un
movimento sempre più esteso che /introduce agricoltura in città/ . Una
politica pubblica deve rendere disponibili ed agibili questi spazi per
queste pratiche e operare per farne "/sistemi urbani"/ connessi e
cooperanti con la grande risorsa dell'agricoltura periurbana.

f) /Tali nodi e prospettive/ di svolte decisive nelle politiche
pubbliche per la città ed il suo territorio che partono dalla sovranità
alimentare, /rappresentano anche il vero tema strutturale che dovrebbe
caratterizzare l'EXPO /"Nutrire il pianeta energia per la vita" e essere
insieme progetto strutturale per nutrire Milano come primo atto e primo
oggetto da vivere, mostrare e discutere in EXPO , /trasformando però
durevolmente la città oltre l'evento./

Appare essenziale /almeno un grande progetto pilota/ in questa direzione
che riguardi quindi uno o più di questi suddetti nodi strategici.

E che consenta anche di uscire dalla riduzione di EXPO alla sola
questione delsito e delle sue trappole immobiliari.

Un primo spostamento utile dell'attenzione è quello verso "Expo diffusa"
ed il "fuori salone" civile dell'esposizione che riguardi tutta la città
ed il contesto.

Ma oltre e pur in rapporto a questo, è necessario /un intervento
basilare per la riconversione virtuosa di EXPO/ che non sia solo un
allargamento dell'esposizione ma /un progetto strutturale sulla
agricoltura ed il suo rapporto con la città./

Ciòpermetterebbe forse anche di ridefinire il tema del "sito" rendendolo
utile e coerente a questo scenario progettuale e di riconnotare
l'orientamento e l'utilità di /importanti progetti connessi:/ come /il
progetto delle/ /acque /(verso una coerenza con il riassetto generale
del sistema di fiumi e canali della regione milanese, una delle matrici,
come si è detto, della città e del suo rapporto con il territorio
agricolo organizzato dalle acque); o/il progetto cascine di Milano/
(verso un possibile essenziale ruolo di scambiatori nella città delle
produzioni rurali e del sapere territoriale).

*/3.Un metodo ed un strutturazione per la partecipazione; un luogo ed
uno spazio permanente della interazione/**/con la cittadinanza attiva/*

*//*

Questi temi prioritari di politiche pubbliche richiamano un problema di
metodo già introdotto generalmenteall'inizio di questo documento.

Si chiede cioè che /modi e strumenti della partecipazione diretta della
cittadinanza attiva siano rimessi in campo in forme e strutture anche
formalizzate, /permanenti e agibili socialmente come prassi corrente. E
ove le proposte e le ricerche di informazioni abbiano /interfaccia
garantita/ da parte istituzionale. Il nuovo istituto può avere carattere
locale (presso le zone / nuovi municipi) per i problemi d'area ; o
centrale per i problemi di impatto generale.

Riproducendo ad esempio un nuova fase e ruolo di "Officina"; /una"Nuova
Officina" per l'attuazione del programma e la progettazione delle
politiche;/ o una sua versione più evoluta per il nuovo ruolo .

I temi qui proposti possono essere un buon campo di sperimentazione per
il proprio carattere strategico e complesso.

Qualunque sia la forma del luogo/istituto sarebbe doveroso /per
cominciare che i soggetti che hanno partecipato alla elaborazione
pre-elettorale del programma siano convocati/ a intervenire (con altri
in campo sui vari temi) nel processo di formazione delle decisioni sugli
stessi temi trattati allora (e dintorni).

Si ricorda, per gli impatti concreti, che, oltre alle linee strategiche,
i tavoli di Officina avevano proposto /progetti, alcuni dei quali legati
strettamente alle strategie/. Come nel caso, ancora, del gruppo tematico
"Terra e verde" (progetti sul sovranità alimentare e sul Parco sud, su
verde e agricoltura in città), ma anche una proposta di /gruppo
permanente sul PGT/; e avevano prodotto documenti articolati di
richieste/proposte come quello dei GAS ai candidati sindaci.

E si richiama pure che gli attori in campo sui temi qui trattati sono
portatori di /altri progetti alcuni dei quali, di rilevanza locale o
generale, in parte gia finanziati /da fondazioni o enti o in via di
promozione. E che il fronte della /ricerca anche interdisciplinare/ su
questi temi (tra Politecnico Agraria in particolare) esprime /altri
progetti chiave/ (in parte già richiamati), studi analitici e scenari,
proposte di assetto territorial, progetto di servizi...

*/4.Una nota ed un rimando su emergenze e conflitti vivi sui temi proposti/*

Si segnala che i temi strategici qui proposti presentano (singolarmente
o insieme) alcune /emergenze di conflitti in campo e di esigenza di
interventi che implicano risposte a breve /da parte istituzionale.

Queste emergenze possono costituire /un primo campo di sperimentazione
della efficacia della interazione con l'istituzione/ e nella definizione
"esemplare" di atti pubblici in supporto ai soggetti sociali in campo.

Si citano ad esempio (tra lecose già richiamate) i conflitti sulle
infrastrutture nel parco sud, o la vertenza di massa in corso per la
ristorazione scolastica, o alcuni dei punti di punti pratici di
"rivendicazione" dei GAS..

Questo documento può su questo utilmente /accompagnarsi ad allegati ed
altri documenti su tale tipo di emergenze o su altri "fuochi esemplari"./

Per il"Tavolo di attori su Sovranità alimentare, Parco sud e Rapporto
città territorio"

- /Giorgio Ferraresi/, già docente di Urbanistica al Politecnico di
Milano, LPE/DiAPCoordinatore del gruppo "Terra e verde" del Tavolo
"Città metropolitana" di Officina

- /Dario Ballardini/, presidente Buon Mercato

/- Davide Biolghini/, responsabile R&S DESR- Distretto Economia Solidale
Rurale ParcoSud

- /Sergio Bonriposi/, Presidente Consorzio Cantiere Cuccagna

- /Andrea Calori/, LPE/DiAP -- Politecnico di Milano

- /Luigi Caprarella/, architetto urbanista

- /Andrea Di Stefano/, direttore rivista Valori

- /Silvana Galassi/, Docente di Ecologia, Università degli Studi di Milano

- /Davide Lorenzoni/, architetto urbanista

- /Renata Lovati/, Cascina Isola Maria -- Albairate

- /Antonio Lupo e Roberto Masciadri,/Comitato milanese Amici dei Sem
Terra Brasile

- /Patrizio Monticelli/, presidente Mag2

- /Dario Olivero/, pres. Consorzio aziende agricole Terre d'Acqua;
Vicepresidente Confederazione Italiana Agricoltori, Milano

- /Dante Perin/, responsabile Tavolo GAS- produttori DESR Parco Sud

- /Nicolò Reverdini/, Cascina Forestina

/- Roberto Spigarolo/, Dip.to Produzione Vegetale Agraria - Università
di Milano

- /Vincenzo Vasciaveo/, responsabile relazioni esterne DESR Parco Sud


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[1]Questo documento fa seguito ad un altro precedente appello rivolto
allo staff di Pisapia durante la campagna elettorale (" Un appello ed
una iniziativa su sovranità alimentare enuovo rapporto città /
territorio agricolo", a cura di G. Ferraresi,**sempre a nome di un
tavolo di attori su questi temi simile al presente che sottoscrive
questo documento) e inviato anche per il loro coinvolgimento ad un
indirizziario più complesso di altri attori sugli stessi temi. L'appello
proponeva anche una iniziativa di impatto generale nella città a
sostegno della campagna per Pisapia sindaco (che poi non si è potuta
realizzare con tali caratteristiche).

Successivamente l'appello e l'indirizziario è stato inviato al
Capogabinetto del Sindaco per promuovere un incontro sulla attuazione
delle politiche della nuova Amministrazione.

Questo documento ne è lo sviluppo sulla stessa base e propone in modo
più articolato e strutturato la interazione sociale con il nuovo Comune.