Auteur: Antonella Mangia Date: À: lecce social forum, CSSF Sujet: [Lecce-sf] 2001 – GENOVA 2011 riunione giovedì 30 giugno a Lecce
Ciao a tutte e tutti
Il gruppo di lavoro che si è formato a Lecce per
discutere sulle tematiche legate alle vicende di Genova 2001 e per
organizzare un evento collegato alle vicende di quei giorni, si è ulteriormente arricchito di nuove presenze. E' stato messo a punto un programma di massima che vi inoltro.
Vi ricordo che è un
gruppo aperto al quale chiediamo anche alle altre Associazioni di aderire per
costruire in maniera condivisa questo percorso che si concluderà con la realizzazione di un evento.
IL
PROSSIMO APPUNTAMENTO E' PER MERCOLEDI' 13 LUGLIO ALLE ORE 20,00 PRESSO
LE OFFICINE CULTURALI ERGOT PIAZZETTA FALCONIERI (TRAVERSA DI VIA
PALMIERI) A LECCE
promotori:
Officine
Culturali Ergot; Rete Antirazzista Salentina; Naemi forum di donne
Native e Migranti; Spazio Sociale ARCI ZEI; ANPI-LECCE Comitato
Provinciale; Mujmune’ Asuddinessunnord; UDU; Federazione della
Sinistra; Casa delle Donne; SEL; Libera; Il Formicaio;PROGRAMMA PROVVISORIO
LORO
LA CRISI
NOI
LA SPERANZA
GENOVA
2001-2011
Le
proposte e le lotte per
UN
ALTRO MONDO POSSIBILE
LUNEDI'
18 LUGLIO ore 21
LECCE
Officine
Culturali ERGOT
Piazzetta
Falconieri (traversa di Via Palmieri)
Proiezione
del film
“La
battaglia di Seattle”
MARTEDI'
19 LUGLIO ORE 19,30
LECCE
Piazzetta
antistante il Palazzo della Provincia (S. Croce)NON
CONFERMATA
Via
Umberto I
DIBATTITO
con
On.
Mauro Bulgarelli
Prof.
Stefano Cristante
– Univ.del Salento
Prof.
Carlo Formenti –
Univ. del Salento
Prof.sa
Laura Marchetti
– Univ. di Foggia
MERCOLEDI'
20 LUGLIO ORE 19,30
LECCE
Officine
Culturali ERGOT
Piazzetta
Falconieri (traversa di Via Palmieri)
incontro
con
Laura
Marchetti
su
Ecofemminismo- Ecologia e Politica- umanesimo ecologico (titolo
provvisorio)
organizzato
da La
Casa delle Donne -Lecce
GIOVEDI'
21 LUGLIO ORE 21,00
LECCE
Officine
Culturali ERGOT
Piazzetta
Falconieri (traversa di Via Palmieri)
CONCERTO LIVE
DI URO & ¡GATO DE MARMO!
TUTTE
LE SERE:
MOSTRA
FOTOGRAFICA SUI FATTI DI GENOVA 2001
VIDEOPROIEZIONI
SUL G 8 DI GENOVA
LIBRI
qui sotto l'appello lanciato a livello nazionale
APPELLO GENOVA 2001 – GENOVA 2011LA CRISI O LA SPERANZA
Dieci anni fa centinaia di migliaia di persone, giovani e adulti, donne
ed uomini, di tutto il mondo si diedero appuntamento a Genova per
denunciare i pericoli della globalizzazione neoliberista e per
contestare i potenti del G8, intenti a convincere il mondo che
trasformare tutto in merce avrebbe prodotto benessere per tutti.
Le persone che manifestavano a Genova erano parte di un grande movimento
“per un mondo diverso possibile” diffuso in tutto il pianeta. Era nato a
Seattle nel 1999 con una grande alleanza fra sindacati e movimenti
sociali, e ancor prima nelle selve del Chiapas messicano. Nel gennaio
2001 si era incontrato nel grande Forum Sociale Mondiale a Porto Alegre
in Brasile che aveva riunito la società civile, i movimenti, le
organizzazioni democratiche di tutto il mondo.
Quel movimento diceva – e ancora oggi dice – che la religione del
mercato senza regole avrebbe portato al mondo più ingiustizie, più
sfruttamento, più guerre, più violenza. Che avrebbe distrutto la natura,
messo a rischio la possibilità di convivenza e persino la vita nel
pianeta. Che non ci sarebbe stata più ricchezza per tutti ma, piuttosto,
nuovi muri, fisici e culturali, tra i nord ed i sud del mondo. Non la
pacificazione, conseguenza della “fine della storia”, ma lo “scontro di
civiltà”.
Avevamo ragione, e i fatti lo hanno ampiamente confermato. Ora lo sanno
tutti. Ma dieci anni fa, per aver detto solo la verità, venimmo repressi
in maniera brutale e spietata.
La città di Genova fu violentata fisicamente e moralmente. Le regole di
una democrazia, che sempre prevede la possibilità del dissenso e della
protesta, vennero sospese e calpestate. Un ragazzo fu ucciso. Migliaia
vennero percossi, feriti, arrestati, torturati. Eravamo le vittime, ma
per anni hanno tentato di farci passare per i colpevoli.
Oggi, le ragioni di allora sono ancora più evidenti.
Una minoranza di avidi privilegiati pare aver dichiarato una guerra
totale al resto dell’umanità e all’intera madre Terra. Dopo aver creato
una crisi mondiale mai vista cercano ancora di approfittarne, rapinando a
più non posso le ultime risorse naturali disponibili e distruggendo i
diritti e le garanzie sociali messe a protezione del resto dell’umanità
in due secoli di lotte.
E’ un progetto distruttivo: ha prodotto la guerra globale permanente,
l’attacco totale ai diritti (al lavoro e del lavoro, alla salute,
all’istruzione, alla libertà di movimento, alle differenze culturali e
di genere nonché alle scelte sessuali), la rapina dei beni comuni, la
distruzione dell’ambiente, il cambiamento climatico e il saccheggio dei
territori.
Ormai è chiaro a tanti e tante, a molti più di quanti erano a Genova
dieci anni fa, che solo cambiando radicalmente direzione si può dare
all’umanità una speranza di futuro, impedendo la catastrofe che i poteri
dominanti, sia pure in crisi, stanno continuando a preparare...leggi tutto