Il 08/07/2011 21.32, Anathema ha scritto: > [SPOILER "1984" di Orwell]
> Mi ricorda un po` 1984: noi stessi, i rivoltosi, siamo fomentati dal
> Grande Fratello stesso, siamo un suo prodotto consapevole e come tale
> viene alimentato, nel nostro caso "indirettamente", ma tenuto a bada
> semplicemente forzando gli altri...e poi si sa` come va a finire.
> [/SPLOIER] esatto. grazie. Una sensazione che ho provato anche quando eravamo in
manifestazioni oceaniche, purtroppo.
Ma. Anche no. Nel senso. Noi siamo fiammelle dentro al bosco. Il nostro
compito è starci, ma cercare di acendere qualche foco qua e là,
un'operazione utile a rinnovare la biodiversità.
Dunque. Se invece di uno (o due) social network si arrivasse pian piano
ad averne mille? forse la cosa cambierebbe.
chiaro, poi non ci sarebbe più l'identificazione, che è una cosa che
piace tanto a tutti, e neppure la Piazza Uica, altra cosa cara.
Se ci pensi anche Indymedia era un luogo dove tutti andavano a cercare
un certo tipo di informazione. era autorevole in questo. Poi Indy è
andata, si è nascosta nel caos, sono venuti fuori centomila blog
(noblogs...). Abbiamo avuto un senso di mancanza, ma forse questo è
servito a farci capire che siamo noi il motore vero dell'informazione, e
non certo il media unico, che per altro stavamo cercando di combattere....
Insomma, il problema è che dovremmo scordarci dei media di massa, buoni
o cattivi che siano.
Dolo che poi abbiamo paura di non riuscire più a ricevere le
informazioni importanti, le notizie che contano.
Contano per chi? per il gruppo di cui facciamo parte...ma qual è?
Queste sono le vere domande che ci tocca porci. E scoprire che quello
che avremmo sepre desiderato (essere autonomi sia nella produzione che
nella fruizione) ci fa sentire un po' isolati.
non ho risposte neppure io purtroppo....e neppure ricette, però tutte
queste cose che si creano, fluiscono, vengono trasfromate, mi fanno
comunque piacere.