[RSF] Le vittime della carità

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Autor: Equivita
Data:  
A: Equivita
Assumpte: [RSF] Le vittime della carità
COMUNICATO EQUIVITA
08.07.2011

³Victims of Charity²
Una campagna per boicottare la ricerca basata sugli animali

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Soffia dalla Gran Bretagna un vento di protesta contro la sperimentazione
animale.
Dopo la lettera di alcuni medici al primo ministro inglese David Cameron
sulla pericolosità dei test farmacologici sugli animali (³Lancet² 4/6/11),
un altro duro attacco alla ricerca basata sulla sperimentazione animale
viene lanciato da Animal Aid alla fine del mese di giugno.
L¹associazione britannica, da sempre in prima linea nella lotta per i
diritti degli animali, ha infatti dichiarato guerra alle associazioni
inglesi operanti nel settore della ricerca (oncologica, delle malattie
cardiovascolari e neurodegenerative) che basano i loro studi su test
animali, aprendo una combattiva campagna di boicottaggio.
L¹obiettivo è quello di denunciare come l¹inaffidabilità scientifica del
modello animale per studiare le malattie umane renda ancor più inaccettabile
-oltre che gratuita- la crudeltà delle sperimentazioni. La campagna si basa
sul documento ³ Victims of Charity²: uno sconvolgente rapporto scientifico,
firmato dai dottori Adrian Stallwood e André Menache.

Con la denuncia dell¹ingente mole di sovvenzioni (pubbliche e private)
destinate alla ricerca su animali, Animal Aid lamenta anche il danno alla
ricerca stessa, rallentata nello sviluppo di un nuovo pensiero scientifico e
nel raggiungimento di risultati concreti.
L¹uso degli animali nella ricerca viene quindi riconosciuto come nemico di
un vero progresso scientifico, raggiungibile solo con metodi predittivi per
l¹uomo, incentrati sullo studio di cellule, tessuti e organi umani, nonché
sull¹ utilizzo delle nuove branche della scienza, straordinariamente
innovative (come la biologia cellulare, l¹epigenetica, la tossicogenomica
ecc., potenziate dalle tecnologie informatiche). A tale proposito viene
riportata una lista di enti che utilizzano soltanto ³metodi sostitutivi², al
fine di attirare su di essi le donazioni pubbliche e private.

Lo scopo di Animal Aid è dunque di utilizzare ogni spazio disponibile sui
giornali per denunciare l¹attuale modello di ricerca prevalente e per
informare il cittadino sull¹uso che viene fatto delle sue donazioni. Queste
potrebbero rivelarsi inutili, se non addirittura dannose, quando destinate a
sovvenzionare la ricerca con animali.
Si chiede inoltre al cittadino un impegno personale, attraverso la
spedizione di cartoline che si oppongono alla sperimentazione animale,
inammissibile da un punto di vista scientifico quanto etico, da indirizzare
a quegli enti di ricerca che ne fanno maggiormente uso.

Una pressione in tale direzione vuole anche stimolare una maggiore
attenzione al benessere collettivo poiché troppo spesso il ³modello animale²
si è prestato a favorire gli interessi dei produttori farmaceutici. Esso
consente infatti di predeterminare, variando la specie animale usata, la
risposta più gradita e, facendo ricorso all¹ ³incertezza della prova², di
evitare la responsabilità civile in ogni eventuale reazione avversa al
farmaco (non si può scordare che nei paesi industrializzati le malattie
iatrogene - provocate dalle cure mediche- rappresentano oggi la quarta causa
di morte).

Il Comitato scientifico EQUIVITA ritiene che la campagna ³Victims of
Charity² di Animal Aid, destinata a tutelare la salute umana e ad infrangere
il vecchio paradigma riduzionista della sperimentazione animale, dimostri
come un nuovo cambiamento epocale stia sorgendo. Questo cambiamento era
stato annunciato, oltre che dal Consiglio Nazionale delle Ricerche
americano, dal ³VII Congresso Mondiale sui metodi alternativi e l¹uso di
animali nelle scienze biomediche² tenutosi a Roma nel 2009. In
quell¹occasione Herman Koeter, copresidente del Congresso e già direttore
scientifico EFSA aveva dichiarato, parlando delle metodologie sostitutive:
³ Queste tecnologie sono capaci di raccogliere una quantità mai raggiunta
prima d¹informazioni sui possibili effetti avversi recati da una sostanza ai
sistemi biologici. Sono anche in grado di generare una quantità di
conoscenza di gran lunga maggiore di quella che fino ad oggi abbiamo saputo
individuare e capire. Esse ci faranno considerare, in un futuro assai
vicino, l¹uso degli animali a fini sperimentali estremamente obsoleto²

Alle critiche scientifiche che echeggiano da molte direzioni si affianca la
nascita di una nuova consapevolezza etica, basata su una visione solidale ed
empatica del Mondo piuttosto che sulla visione economica fino ad oggi
imperante.

Comitato Scientifico EQUIVITA
Tel. + 39. 06.3220720, + 39. 335.8444949
E-mail: equivita@??? <equivita@???> <equivita@???
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Sito internet: www.equivita.it