USTICA: EX CAPITANO AERONAUTICA SU "ABBATTIMENTO DC9"
PISA, 24 MAGGIO 1993 - Ad abbattere il Dc9 dell' Itavia la sera del 27 giugno 1980 sarebbe stato un missile
partito da un caccia dell' aeronautica militare italiana: lo ha detto l' ex capitano dell' aeronautica,
Mario Ciancarella, nel corso di una conferenza stampa, alla quale ha partecipato anche l' onorevole
Galasso, deputato della Rete. Questa "verità", secondo l' ex ufficiale, anche lui esponente della
Rete, sarebbe stata scoperta dal tenente colonnello Sandro Marcucci "ucciso - ha detto Ciancarella -
perché sapeva troppo su Ustica". Marcucci perse la vita in un volo di esercitazione con un Piper
antincendio sulle Alpi Apuane il 2 febbraio del '92, ma secondo Ciancarella non sarebbe caduto per
un incidente, come risulta dall' inchiesta della magistratura di Massa, ma "qualcuno gli avrebbe
tappato la bocca per sempre, forse con una bomba al fosforo". Marcucci avrebbe quindi avuto le
prove che il Dc9 era stato abbattuto da un nostro caccia "secondo un piano stabilito dagli Usa e da
settori dei servizi segreti italiani". La responsabilità dell' incidente doveva essere attribuita alla
Libia, secondo Ciancarella ("Marcucci aveva scoperto che il Mig era partito da Pratica di Mare e
non da Tripoli"), per mettere in moto una ritorsione nei confronti di Gheddafi e favorire
l'installazione dei missili a Comiso. "Vogliamo - ha detto Galasso - che il caso Marcucci,
frettolosamente liquidato, sia riaperto". (ANSA)