[RSF] REVOCA TAR DIVIETO DI COLTIVAZIONE DI MAIS OGM MON 810

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Author: Equivita
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Subject: [RSF] REVOCA TAR DIVIETO DI COLTIVAZIONE DI MAIS OGM MON 810
COMUNICATO EQUIVITA
29/06/11

Revoca TAR del divieto di coltivazione del mais ogm MON 810
Una storia di contraddizioni che viene da lontano

Piccola cronistoria sul Mais MON 810 in Friuli:

Alla fine del gennaio 2010, l¹associazione Futuragra, che dichiara di voler
ottenere il diritto a seminare in Friuli il mais Mon 810, vide fallire
(grazie anche al nostro intervento) il progetto di una Conferenza
Stato-Regioni fissata per il 28/01/10. L¹intento di tale incontro era quello
di aggirare il dibattito pubblico (obbligatorio per legge) e le tante
opinioni contrarie, per emanare le linee guida (³già pronte²) della
coesistenza tra Ogm e colture tradizionali.
Le linee guida, che secondo il ddl 212/2001 rappresentano una condizione
necessaria ma non certo sufficiente per l¹autorizzazione, non erano comunque
state formulate da nessuna regione italiana fino a questa data.
La definizione della normativa sulla ³coesistenza² era in realtà di
pertinenza della UE, e doveva completare le normative riguardanti
³tracciatura² ed ³etichettatura² degli Ogm, per consentire ai cittadini la
³libera scelta alimentare². Ma il compito di definire l¹ultimo pacchetto,
quello della coesistenza, è stato dalla UE scaricato sugli Stati Membri (e
spesso, come in Italia, dai Governi centrali sulle Regioni) perché a
Bruxelles nessuno scienziato aveva saputo trovare una soluzione alla
contaminazione causata da colture transgeniche. Essa si diffonde attraverso
l¹aria, l¹acqua e il suolo, rendendo in pratica impossibile la sopravvivenza
dell¹agricoltura biologica e ardua quella delle colture convenzionali.
Per quanto riguarda l¹Italia in particolare, una ³colonizzazione² da parte
delle aziende biotech (il cui fine primario è la riscossione dei diritti
sulle piante da loro brevettate) potrebbe causare la perdita di una delle
sue maggiori ricchezze: la biodiversità, i prodotti di qualità, la dieta
alimentare, apprezzata in tutto il mondo.

Il 19 marzo del 2010, il Ministro delle Politiche Agricole Zaia risponde ad
una incredibile sentenza del Consiglio di Stato che autorizza la semina del
Mais transgenico MON 810 in Friuli, vietandone la semina con un decreto.
Usando logica e buon senso, egli applica molto banalmente la normativa
italiana (ddl 212/2001) e firma il decreto dopo avere raccolto i pareri
(tutti risultati negativi!) degli organismi preposti a darlo:
- Commissione nazionale ³Sementi geneticamente modificate² (voto
all¹unanimità)
- Ministero dell¹Ambiente
- Ministero della Salute
- Un numero non irrilevante di Regioni, tra le quali: Basilicata, Emilia
Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Toscana e Veneto.
Essendo inoltre obbligatoria una valutazione pubblica per gli Ogm, il
Ministro Zaia tiene in dovuto conto anche il parere contrario di:
- 75% dei cittadini italiani
- 16 Regioni, 41 Province e 2.446 Comuni italiani, tutti dichiaratisi
spontaneamente ³Liberi da Ogm² (Ogm free)
- i due maggiori sindacati di agricoltori: la Coldiretti (9.812 sezioni,
nelle 18 Regioni e 568.000 agricoltori) e la C.I.A.(Confederazione Italiana
Agricoltori)
- la maggiore catena di distribuzione alimentare, COOP Italia.
- numerose maggiori marche di prodotti alimentari come Barilla, Amadori,
Bovinmarche, Fileni, eccŠ
- la coalizione di ONG ³Liberi da Ogm², tutte le maggiori associazioni
ambientaliste, e numerose altre organizzazioni della Società Civile.
- numerosi gruppi di parlamentari di tutte le correnti (in particolare
Gianni Alemanno, già ministro dell¹Agricoltura e oggi sindaco di Roma).

Nel 2011 la regione Friuli Venezia Giulia si dota infine di una legge sulla
coesistenza (linee guida) che non piace all¹associazione Futuragra perché
³di fatto vieta la coltivazione degli Ogm².
La Futuragra, certamente molto appoggiata (Wikileaks ci ha informati assai
bene sulle pressioni politiche ed economiche che sono dietro alla diffusione
degli Ogm in Europa) fa nuovamente ricorso al TAR del Lazio.

Il 22 giugno del 2011, il TAR del Lazio - incredibilmente - arriva al punto
di annullare il decreto del Ministro Zaia delle Politiche Agricole del 19
marzo 2010.

L¹arroganza e la fame di profitti delle aziende biotech hanno dunque ormai
raggiunto proporzioni vastissime. Le coltivazioni transgeniche non
costituiscono, come afferma Futuragra, un diritto da tutelare, poiché
ledono, oltre alla biodiversità, una molteplicità di diritti umani: la
libera scelta alimentare, il diritto alla salute e, più di ogni altra cosa,
la sovranità alimentare dei popoli.
In tutto il mondo cresce l¹opposizione agli Ogm e la consapevolezza della
necessaria modifica delle leggi brevettuali. .

Il Comitato Scientifico EQUIVITA, ribadisce la necessità di tutelare la
materia vivente del pianeta, patrimonio comune più prezioso dell¹umanità, e
ritiene indispensabile la revisione della direttiva 98/44 (che consente la
privatizzazione di piante, animali e parti del corpo umano), un ³mostro
giuridico² di cui dobbiamo al più presto liberarci.


Comitato Scientifico EQUIVITA
Tel. + 39. 06.3220720, + 39. 335.8444949
E-mail: equivita@??? <equivita@???>
Sito internet: www.equivita.org


NOTA: accludiamo alcune recenti notizie sugli Ogm, in numero esiguo e a
scopo esemplificativo.

01/09 Studio condotto su cellule umane dimostra la tossicità dell¹erbicida
Roundup
Fonte: CRIIGEN ­ www.criigen.org <http://www.criigen.org/>

04/02/09    La società civile fa appello alle autorità per bloccare
l¹ingresso di due nuovi Ogm (mais Bt11 e mais                        Bt1507)
e mantenere i divieti degli stati membri sul MON810
Fonte: Greenpeace, Save our Seeds, Via Campesina Europa, IFOAM, Euro Coop
Nel corso dell¹ultimo consiglio dei Ministri dell¹Ambiente UE (4.12.08) i
governanti hanno concordato sulla necessità di una totale revisione dei
criteri di valutazione dell¹EFSA e stabilito che gli ogm che producono
pesticidi come i mais Bt11 e Bt1507 devono essere considerati pesticidi a
tutti gli effetti e come tali valutati in termini di impatto ambientale e
sanitario.
Nota di Equivita: i suddetti due mais aggiungono alla modifica Bt una
seconda modifica che li rende resistenti al glufosinate. Sono dunque causa
di un uso intenso di tale pesticida che la stessa UE ha inserito nell¹elenco
dei veleni più pericolosi.


03/03/09    Voci dall¹Africa: il futuro della nostra agricoltura si chiama
³Sovranità alimentare²
Fonte: Oakland Institute ­ Comunicato stampa
Diamantino Nhampossa: ³L¹Africa non ha bisogno del dumping degli aiuti
alimentari dai paesi ricchi che distruggono la produzione interna, ne¹ che
le sia imposta un¹agricoltura di tipo industriale basata sull¹uso di
sostanze chimiche e di sementi a resa elevata, con il risultato paradossale
di una maggiore produzione di poche colture alimentari a fronte di fame e
deterioramento ambientale ancora peggiori².
L¹aggravarsi del problema della fame, causato dal forte incremento del
prezzo degli alimenti, è stato usato per sostenere la necessità di
accrescere la produzione agricola mediante soluzioni tecniche come
l¹ingegneria genetica. Tuttavia, l¹idea che per risolvere il problema della
fame o del cambiamento climatico, sia necessario ricorrere alla tecnologia è
falsa. 


14/04/09    Anche la Germania vieta la coltivazione del MON810
Fonte: Der Spiegel ­ Germania
Il ministro dell¹Agricoltura tedesco Ilse Aigner ha annunciato lo scorso
giovedì che proibirà la coltivazione e la vendita del mais MON810 entro i
confini nazionali. Il ministro ha dichiarato di avere legittime ragioni per
ritenere che il MON810 ³costituisce un pericolo per l¹ambiente². Una
posizione, ha aggiunto, condivisa anche dal ministro dell¹Ambiente.




28/04/09 Nuovo studio indipendente conferma: gli Ogm non aumentano la resa
agricola
Fonte: Seàn McDonagh
Il rapporto ³Failure to Yield² (Il Fallimento dei raccolti) elaborato dalla
Union of Concerned Scientists (Sindacato degli Scienziati responsabili)
conferma, sulla base degli studi che hanno analizzato la produttività della
soia e del mais gm sin dai primi anni 90¹, che le colture gm commerciali non
hanno mai portato alcun incremento della resa agricola. Eppure, la maggiore
produttività degli Ogm è uno degli assunti condivisi da tutti i relatori
invitatati a partecipare alla Settimana di Studio organizzata dalla
Pontificia Accademia delle Scienze a maggio 2009.

03/07/09     La Francia respinge al mittente il parere dell¹EFSA sul mais
MON810
"Le conclusioni del Consiglio dei ministri europei dell´Ambiente devono
essere rispettate"
Fonte: Ministero dell´Ecologia
In un comunicato congiunto, i ministri dell¹Ecologia e dell¹Agricoltura
francesi hanno fatto notare che i danni ambientali causati dal MON810 hanno
già indotto sei stati membri dell¹Unione europea a proibire la coltivazione
del cereale gm sul loro territorio, e che lo scorso 3 marzo i ministri
dell¹Ambiente UE hanno bocciato ad ampia maggioranza la proposta di
abrogazione presentata dalla Commissione UE per i divieti di Austria e
Ungheria. 
Non più tardi del 6 maggio, inoltre, undici paesi dell¹UE hanno scritto
all¹EFSA esortandola affinché nella sua nuova valutazione del MON810 fossero
tenuti in debita considerazione gli elementi di criticità evidenziati dagli
stati membri (tra gli altri, resistenza ai pesticidi ed effetti indesiderati
sugli organismi "non target") e per sollecitare un rafforzamento dei criteri
di valutazione secondo quanto deciso all¹unanimità dal Consiglio Ambiente
del dicembre 2008. La Francia preciserà la propria posizione dopo le
consultazioni con l¹agenzia nazionale per la sicurezza alimentare (AFSSA) e
l¹Alto Consiglio per le Biotecnologie.



23/02/2010     Ogm, un vantaggio per chi? Non per il clima né per i poveri
del mondo
Pubblicato con un giorno di anticipo sulle statistiche annuali dell¹ISAAA*
il nuovo rapporto di Friends of the Earth
Fonte: Friends of the Earth International
(http://www.foei.org/ <http://www.foei.org/>  <http://www.foei.org/
<http://www.foei.org/> >)
Secondo il nuovo rapporto di Friends of the Earth ("Who Benefits from GM
Crops 2010²) le colture geneticamente modificate non solo non servono a
combattere i cambiamenti climatici, ma li aggravano perché incrementando
l¹uso di pesticidi derivati dal petrolio e alimentando il fenomeno della
deforestazione in Sud America contribuiscono a incrementare le emissioni di
CO2 del pianeta.
Dati recenti del Dipartimento dell¹Agricoltura statunitense (USDA) hanno
dimostrato che nel 2008 le colture gm coltivate negli Stati Uniti hanno
richiesto rispetto alle colture convenzionali un 26% di pesticidi in più per
ettaro. In Argentina, oltre 200.000 ettari di foresta originaria sono
cancellati ogni anno, principalmente a causa dell¹espansione delle
piantagioni di soia gm.
Il rapporto di Friends of the Earth denuncia, inoltre, che a livello
mondiale le colture gm sono ancora confinate al solo 3% del territorio
coltivabile, e che il 99% degli Ogm vegetali serve a produrre mangimi per
animali o agrocarburanti invece che cibo. Ad oggi, inoltre, nonostante le
promesse dell¹industria, non è stata immessa sul mercato nessuna coltura gm
in grado di incrementare il rendimento dei raccolti, resistere alla siccità,
o apportare sostanze utili alla nutrizione.



06/03/10 India: Monsanto ammette il fallimento del cotone Bt
Fonte: India Today
Il cotone Bt è risultato inefficace nel controllo del parassita verme rosa
in quattro distretti dello stato indiano del Gujarat. Lo ha riferito la
Mayco-Monsanto alla Commissione per l¹Approvazione dell¹ Ingegneria Genetica
(GEAC) riportando l¹esito di monitoraggi effettuati nel corso dell¹anno
2009. Secondo la Monsanto, la capacità di resistenza del parassita al cotone
Bt sarebbe da attribuirsi alla mancata creazione di adeguate aree di rifugio
tra coltivazioni transgeniche, nonché all¹uso di sementi non approvate dalla
GEAC e contenenti minori quantità di proteina Cry1AC. La multinazionale ha
esortato gli agricoltori a fronteggiare l¹emergenza con l¹applicazione di
altri insetticidi e ha assicurato che nessun caso di resistenza si è invece
evidenziato sui campi seminati con cotone Bt di seconda generazione
(Bollgard II), geneticamente manipolato per produrre due proteine tossiche
per gli insetti (Cry1Ac e Cry2Ab).

10/08/10    Stati Uniti: colza gm contamina piante selvatiche
Fonte: La Repubblica- GMWatch (http://www.gmwatch.org
<http://www.gmwatch.org/>  )
Piante di canola geneticamente modificata - una varietà di colza comune - si
stanno propagando dai terreni agricoli del Nord Dakota, negli Stati Uniti,
invadendo aree non coltivate



21/02/11    Unione europea: in calo la superficie di terra coltivata con Ogm
Fonte: Friends of the Earth Europe, Le Monde


09/03/11 Argentina: ingerenze USA nel caso glifosate
Fonte: Página/12, Santiago O¹ Donnell
Nuove intercettazioni di WikiLeaks rivelano che l¹ambasciata degli Stati
Uniti è intervenuta presso il ministero dell¹Agricoltura argentino (SENASA)
per difendere il glifosate. Un cablo del luglio 2009 dimostra che, allarmata
dalla pubblicazione dei risultati di uno studio indipendente sul quotidiano
argentino Página/12, l¹ambasciata ha provveduto a fornire ³informazioni
riguardanti altri studi condotti sul glifosate² all¹ente che ne ha
autorizzato l¹uso. La ragione di tale operazione di lobby è espressa
chiaramente nello stesso cablo: ³Il glifosate è l¹ingrediente attivo del
popolare erbicida Roundup. La Monsanto detiene la quota maggiore del mercato
argentino (stimata al 40%) ed è pertanto la vittima circostanziale più
prominente e vulnerabile degli attacchi².

04/11 Canada: studio rinviene tracce di pesticidi associati agli Ogm nel
sangue materno e del feto
Fonte: ³Maternal and fetal exposure to pesticides associated to genetically
modified foods in Eastern Townships of Quebec, Canada²
(http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21338670
<http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21338670> )
Uno studio condotto da alcuni ricercatori dell¹Università di Sherbrook
(Quebec, Canada) ha dimostrato che i pesticidi e i residui di pesticidi
associati ad alcuni organismi geneticamente modificati sono assorbiti
dall¹organismo umano e possono essere trasmessi al feto. I ricercatori
ritengono che la contaminazione sia avvenuta per via alimentare e che cioè
sia imputabile al consumo di mais, soia e patate gm largamente presenti
nella dieta della popolazione locale.

06/11 Unione europea: erbicida Roundup approvato in regime di piena
illegalità
Fonte: rapporto ³Roundup and Birth Defects. Is the Public Being Kept in the
dark?² GMWatch