Autor: tibi Data: Para: hackmeeting Asunto: [Hackmeeting] sesismo-non sessismo, e anche oltre
credo dovremmo intenderci sui termini il"sessismo" che uso io è
riconoscimento di genere, non è impositivo nè offensivo.
nessuno credo possa non notare la differenza tra machi e femmine, e non
solo nelle parti genitali.
Quello dei maschi lo diventa soprattutto nel caso di commenti largamente
fuori contesto. (Elettrico, è chiaro che se siamo seduti vicini a bere
una birra e tu mi dici quanto figa è quella, io posso anche commentare
ed è un po' tanto diverso no?)
Comunque. Non ho voglia di rispondere a tutto...tenetevi pure dubbi e
pettegolezzi, così si animano gli immaginari collettivi, che sono sempre
una gran cosa.
Solo vorrei traslare il problema sul giornalismo, visto che dan lo ha
accennato.
Io, che sono una testa dura, non di legno però, che sono sicuramente
moralista (morte a chi non si cura a tutto tondo della propria
indipendenza a partire dal cibo e dalle merci), non credo nel
giornalismo "classico".
Non mi interessa chi "riporta", e copia e incolla l'informazione in modo
asettico.
Non mi piace, non mi sembra bello, mi sa di "VELINA".
Io infatti forse non sono una giornalista. Sono una che racconta storie.
E in quanto tale sono anche io protagonista, insieme ai personaggi che
ci entrano.
Per questo posso esprimere un parere su chi intervisto (anche se è un
premio Nobel), vedo se interessa a me, vedo se davvero contribuisce con
frammenti e cose interessanti.
L'informazione non è solo codice. Altrimenti saremmo rimasti solo virus.
E sinceramente, a me non interessa pormi il problema di quanto lui si
fosse scassato le palle perché lo intervistavo. Si vedeva da subito,
ovvio. Dunque anche a me non me ne fotteva nulla di continuare.
Anche perché, è vero, io mi ero già presa male dal suo speech, perché ho
pensato che venire a un hackmeeting per palare di cose che è ovvio che
sappiamo tutti (il free software è bene, il resto è male) senza invece
considerarci un pubblico capace di ricevere ben altri spunti, mi
sembrava una pessima cosa.
Lui è un prevenuto. Si crede una star. benissimo. Peccato che noi nella
nostra pratica politica quotidiana abbiamo detto infinite volte che sono
le comunità a cambiare davvero le cose. E siamo anche quelli che sanno
che la mela caduta in testa a Isacco Newton, poteva cadere cinque minuti
dopo in testa a qualcun altro. E la cosa interessante era l'idea, non il
soggetto che l'ha espressa.
Dunque. Diciamogli grazie, però anche ciao.