Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 29 giugno dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di
Genova 474° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito; altre info su
www.orainsilenzioperlapace.org
*FERMATEVI*
AZIONE MILITARE PER INSTALLARE IL PRIMO CANTIERE DEL TAV IN VALLE DI SUSA
/Non hanno uno straccio di motivazione di merito per quest’opera: solo
slogan di un fantomatico sviluppo./
/Non hanno risorse da investire nella realizzazione: vogliono solo
mettere le mani sui contributi UE/
/Non hanno remore a procedere usando anche dati fasulli e procedure
illegittime./
/Non hanno un briciolo di autorevolezza, non avendo più un’etica su cui
fondarla./
/E allora ricorrono all’autoritarismo, al monopolio della violenza
autorizzata e vigliacca: manganelli in mano a uomini che non hanno piena
coscienza del contendere e di cui non è dato conoscere l’identità
(Venaus 2005 insegna)./
/Ci picchiano per una questione di democrazia formale: manganelli
benedetti dalle lobby europee conniventi, dai ministri e dai
parlamentari, dai presidenti regionale e provinciale, dal sindaco di
Torino, dalla partitocrazia tutta, dai corrotti e corruttori, dai
concussi e concussori, dalla Confindustria e dai maggiori sindacati, dai
faccendieri, dai mafiosi in doppio petto e dai loro manovali, dai
cittadini disinformati dai media di questo regime./
/Un regime che sembra tanto il risultato del “piano di rinascita
democratica” del venerabile della P2, ora forse esercitato dalla più
attuale P4 che pare essere il vero centro di comando in Italia/
*/Un appello alle istituzioni e alla politica /*
I referendum del 12 e 13 giugno hanno cambiato lo**scenario politico
ponendo al centro dell’ attenzione pubblica i beni comuni e il bene
comune. Di fronte a noi ai milioni di donne e uomini che hanno
contribuito al successo referendario — sta ora l’obiettivo di costruire
un agenda politica in grado di mettere in campo un nuovo progetto di
società, di sviluppo e di partecipazione democratica.
Di questa prospettiva c’è oggi tin banco di prova non eludibile: lo
scontro tra istituzioni e popolazione locale sull’inizio dei lavori di
costruzione, in Val Susa. di un cunicolo esplorativo in funzione
preparatoria del tunnel di 54 km per la progettata linea ferroviaria ad
alta capacità Torino - Lione. Per superare Ia situazione di stallo
determinatada tale scontro si prospetta un intervento di polizia (o
addirittura militare) che rimuova le resistenze in atto. Sarebbe una
soluzione sbagliata e controproducente.
Ci possono essere opinioni diverse sulla necessità di potenziare il
trasporto ferroviario nell’area e sulle relative modalità ma una cosa è
certa. La costruzione della linea ad alta capacità Torino - Lione (e
delle opere ad essa funzionali) non è una questione (solo) locale e
l’opposizione delle popolazioni interessate non è un semplice problema
di ordine pubblico. Si tratta, al contrario, di questioni fondamentali
che riguardano il nostro modello di sviluppo e la partecipazione
democratica ai processi decisionali.
Per questo, unendoci ai diversi appelli che si moltiplicano nel Paese,
chiediamo alla politica e alle istituzioni un gesto di razionalità: si
sospenda l’inizio dei lavori e si apra un ampio confronto nazionale
(sino ad oggi eluso) su opportunità, praticabilità e costi dell’opera e
sulle eventuali alternative. In un momento di grave crisi economica e di
rinnovata attenzione ai beni comuni riesaminare senza preconcetti
decisioni assunte venti anni fa è segno non di debolezza ma di
responsabilità e di intelligenza politica.
26 giugno 2011
/Paolo Beni, Marcello Cmi, Luigi Ciotti, Beppe Giulietti, Maurizio
Landini, Alberto Lucarelli, Ugo Mattei, Luca Mercalli, Giovanni
Palombarini, Valentino Parlato, Livio Pepino. Carlo Petrini, Rita
Sanlorenzo, Giuseppe Sergi, Alex Zanotelli /
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Nell’ambitodiGenova 2001 2011
vogliamo ricordarvi le iniziative che il FORUM CULTUREorganizza per
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