Auteur: dan Date: À: hackmeeting Sujet: Re: [Hackmeeting] Repubblica.it
il 27/06/11 14:56 +0200 tibi ha scritto:
>perché stalmman è una testa di legno: perché purtroppo ha preso dai
>computer il modo dir agionare, e come sappiamo le macchine non sono
>umani. Voglio dire che ragiona pericolosamente con il metodo 0-1 (ma
>sappiamo che questo è un problema machile...) e dunque quando si
>cerca di fargli declinare qualcosa che va al di fuori del suo reale e
>concreto, per vedere se è possibile farlo procedere verso il futuro o
>verso le conseguenze della sua meravigliosa "trovata" (non ho ltri
>modi per definirla), non ce la fa e si rifiuta.
si rifiuta. il perche' si rifiuti te lo spiego sotto,
p.s. definire qualcuno: "una testa di legno" perche': "ha preso dai
computer il modo di ragionare" e concludere che questo: "e' un problema
maschile", suona brutalmente sessista.
Quanto poi all'idea di voler intervistare qualcuno con l'intento "di
farlo procedere verso il futuro" mi suona come un'idea molto arrogante.
Giornalista, fai il giornalista.
>perché è un moralista: perché impone la sua visione e manda precetti,
>come : dovete passare al free software, che è sottilmente diverso dal
>dire se passi al free software vedrai queste bellissime cose, scegli
>tu
la modalita' di invogliare qualcuno illustrandogli i vantaggi e'
senz'altro piu' efficace piuttosto che ripetere solamente come stanno le
cose. Ma a. non e' detto che lui debba fare tutto compreso il
pubblicitario. b. l'ambito di cui si occupa contiene tanti elementi
facilmente travisabili (Gnu/Linux -> Linux, Free software -> OpenSource
per fare due esempi macro) si rischia di partire con uno spostamento di
espressione e di ottenerne invece uno di contenuto. e dunque ogni
spostamento e' nefasto in partenza a meno che non sia prima limato e
revisionato da millemila persone, cosa che fanno alla FSF.
>perché è un rozzo: questo è strettamente connesso con il moralismo.
>prima di tutto è un rozzo perché intervistandolo si scopre che non è
>in grado di capire quanto l'applicazione del concetto di free
>software e di community di gestione abbia influenzato altri
>e(lontani) settori.
ok, devi sapere che RMS va in giro a raccontare (e non solo raccontare)
il software libero da 30 anni. Cioe' da quando nessuno sapeva/capiva
cosa fosse e lo guardavano prima come un matto e solo dopo come un
utopista. A occhio saranno giusto una decina d'anni che non viene piu'
trattato cosi'.
Questo ha fatto si' che egli diventasse rigido sull'uso dei
termini, per preservare l'integrita' dei contenuti.
Inoltre RMS e' stato un artefice dell'uso della parola cracker per
preservare la parola hacker dalla connotazione negativa che gli era
stata affibbiata dai media.
E' l'hacker piu' noto al mondo con un passato di giustificata e dunque
sana diffidenza nei confronti dei giornalisti. come non tenerne conto?
Quello che ti sto dicendo e' che si tratta di un personaggio davvero
radicale e parte del suo radicalismo consiste nel non occuparsi delle
cose che non gli competono, nessun uomo leonardesco qui. RMS continua a
parlare di software libero perche' serve, e raramente ne esce. E se
l'idea (ad esempio) che egli si nutra malamente dovesse servire per
sillogismo a sviliure o ridicolizzare le idee che diffonde sul software,
farebbe bene a rifiutare di parlare di alimentazione come invece farebbe
un tuttologo qualsiasi.
Gli e' successo in passato di veder distorto o strumentalizzato il suo
pensiero ed e' evidente come sia cauto. Mi sono fatto l'idea che tu
abbia voluto traslare il suo pensiero per usare il suo nome (con le
migliori intenzioni sia chiaro) in un ambito diverso da quello che gli
interessa diffondere. Per lasciarsi fare cio' avrebbe dovuto avere molta
fiducia nella persona che aveva davanti. Prova a immaginare un
giornalista di sportiva che intervista un famoso scienziato per
costruire un parallelo tra lui e un famoso pugile. Dal punto di vista
del giornalista il pezzo sta su ed e' interessante, dal punto di vista
dello scienziato la cosa e' finita a schifio.
Credo che RMS sia perfettamente in grado di capire come il suo pensiero
abbia influenzato ambiti non legati all'informatica.
>Non è in gradi di capire che lui, il moralista
>del software, se applicasse esattamente lo stesso concetto di lotta
>ai monopoli per esempio alla Food industry, diventerebbe meno
>ciccione e anche meno preda di tutto ciò che ancora e molto di più
>del software sta modificando le nostre esistenze negando la nostra
>biologia in favore del commercio ( ma si sa, questa è la MIA fissa,
>dunque forse il problema era che ci siamo scontrati tra du emoralisti
>di diversi ambiti???????)
si, questo e' possibile ;)
>infine, non mi pare nè professionale, nè serio, nè bello che mentre
>una person ti intervista tu ti metti a dire quanto figa è una che
>passa di là, e che vorresti volentieri passare all'azione. In ogni
>caso, lui può dire e fare esattamente quello che vuole. Io anche.
Probabile che non sia professionale (ma non era pagato) ne' serio (ma
sant'iGNUzio non e' serio) ne' bello (vabbe'), ma la cosa perche' ha
dovuto inficiare tutta l'intervista che stavi facendo?
imho c'e' un problema di ego. In quella situazione la star era lui, e tu
li' eri solo l'intervistatore. c'e' un problema quando il giornalista
pretende di essere protagonista della notizia. Lui non e' tenuto a
sapere quanto tu ti sbatti e sei protagonista attiva in altri ambiti.
Non lo sei nell'ambito del Free Software, e lo sapeva. E in quel
contesto tu eri solo li' ad intervistarlo, non certo ad educarlo.
>Dunque quando si è espresso in merito ho chiuso il computer e ho
>detto scusa me ne vado, ho mio figlio che mi aspetta, ciao (mica gli
>ho detto che è meglio non essere maschi....come invece forse avrebbe
>potuto fare lui se avesse traslato la sua mentalità nella mia).
"e' meglio non essere maschi"... ma che dici? mica si sceglie,
bisogna convivere.
>Purtroppo non abiamo il fucile di The hickhickers guide to the
>galaxy. e questo è un vero grande peccato
>(chi lo inventa avrà sicuramente molti più meriti di Stallman)
si. altrimenti avrebbe compreso il tuo punto di vista. capito le tue
ottime intenzioni e gli saresti probabilmente stata simpatica.
>Ah, piccolo inciso. Non ho vent'anni, ma è vent'anni che faccio
>interviste. Purtroppo. Perché ormai riconosco dalle prime battute le
>menti eccelse e quelle che hanno solo avuto ottime idee,
>Con le prime si parla per ore (se hanno tempo) e non si fa fatica e
>si arriva lontanissimo.
>Con le seconde si raccolgono solo delle informazioni. A me però le
>stringhe di codice che definiscono una operazione, per quanto
>complessa sia) non bastano. Perché io si, sono un animale :)
>
secondo me sbagli a giudicarlo male solo perche' non hai ottenuto quello
che volevi da lui. Stai parlando di uno scienziato divulgatore, vorrei
che ci fosse piu' gente come Esso.
cmq se tutti i fan di uno scrittore lo conoscessero di persona, lo
scrittore avrebbe molti meno fan. (credo questa l'abbia detta uno scrittore).