[Precari_roma] comunicato sostegno 30 maggio assemblea autoc…

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Autor: usiait1@virgilio.it
Data:  
A: pop
CC: precari_roma
Assumpte: [Precari_roma] comunicato sostegno 30 maggio assemblea autoconvocate-i di Roma
Il comunicato di sostegno al 30 maggio di assemblea autoconvocate-i di Roma


Lunedì 30 maggio, Sciopero Metropolitano a Roma.
Per un percorso comune contro la crisi e i suoi responsabili


In una città stretta dalla morsa della crisi si moltiplicano le iniziative di resistenza alla precarietà e alla perdita di salario e diritti che si abbatte su sacche sempre più larghe di lavoratori e lavoratrici, precari e precarie, disoccupati e studenti (fuori sede e non) che oltre alla difficoltà di una disponibilità di denaro sempre più esigua subiscono il taglio dei servizi essenziali.

Non a caso abbiamo lanciato, con il laboratorio permanente dello Sciopero Precario, la campagna "Contro licenziamenti, tagli e austerity. Cara Gerit, io non ti pago" per accendere i riflettori su quello che la crisi già sta producendo, oltre tutto in un contesto di totale assenza di un welfare minimo che possa arginare le ricadute sui redditi delle famiglie che vivono del proprio lavoro e che sempre più spesso vivono in una precarietà costante e permanente.

La giunta Alemanno, accelerando i processi di esternalizzazione e di spostamento delle risorse comunali verso progetti di privatizzazione o di chiusura di strutture importanti - come per esempio gli asili nido o l’assistenza sociale delle case di riposo - non solo determina la perdita di molti posti di lavoro, la precipitazione dei diritti per quei precari che saranno schiavizzati nei meandri dei subappalti di questi servizi con salari da fame, ma attacca anche quel che resta dei servizi sociali che dovrebbero essere di sostegno a tutte e tutti coloro che non hanno abbastanza soldi per mandare i figli ai nidi privati o pagare di tasca proprio l’assistenza agli anziani.

Per non parlare della speculazione che continua anche in questa giunta sul diritto alla casa, dove si cercano alchimie di bilancio per assegnare patrimoni edilizi nel centro di Roma ad amici e speculatori, ma non ci sono risorse nemmeno per le manutenzioni delle case dell’ATER, tanto meno per un piano necessario della ripresa dell’edilizia popolare pubblica.

Lungo infine sarebbe l’elenco di vertenze che nella città vanno emergendo a cui l’istituzione comunale non ha dato alcun sostegno lasciando che questo territorio assomigli sempre di più a una giungla del diritto, che si scontra con una propagandata legalità di facciata che vorrebbe solo considerare la tutela dell’impresa a discapito dei diritti dei lavoratori e le lavoratrici; la centralità di un presunto ordine pubblico invece che la giustizia sociale; la sicurezza dell’evasione fiscale rispetto alla sicurezza sul lavoro. Eppure basterebbe pensare alle migliaia di cassintegrati presenti sul territorio da Alitalia o dalle ditte degli appalti e della cantieristica, o alle migliaia di contratti di solidarietà dei dipendenti Telecom Italia, alle centinaia di operatori del terzo settore con stipendi arretrati da mesi ed ancora tutto quel personale della Scuola destinato ad anni di precarietà strutturale per arrivare all’attualità di questi giorni dove a Lavoratrici Madri del call center Festa-Gruppo SNAI viene negato anche il diritto ad allattare i propri figli e alle vessazioni che devono subire semplicemente chi si organizza sindacalmente per i proprio diritti. Per finire con le mobilitazioni di questi mesi direttamente conseguenza della politica comunale come in Farmacap, Acea, AMA, Atac…

Lo sciopero indetto da alcuni sindacati di base insieme ad alcune realtà di lotta, ai movimenti per la casa ed alcune forze politiche è un primo tentativo importante di procedere anche nel locale alla generalizzazione delle lotte, cercando la loro unificazione, indagando quale piattaforma unitaria possa funzionare da leva per sostenere il conflitto anche in questa città vessata dalla crisi e gestita in modo del tutto indifferente rispetto ai veri bisogni della maggioranza della popolazione che la abita e che più subisce questa situazione.

Il Coordinamento Lavoratori Autoconvocati contro la crisi di Roma per questo motivo ha deciso anche in questo caso di essere presente in questo appuntamento di mobilitazione, auspicando che si vada insieme alla stabilizzazione di un percorso includente tutte le forze sindacali e sociali pronte a misurarsi nel conflitto come strumento di affermazione dei diritti e dei bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici, precari e disoccupati presenti in questa città.

In piazza a Roma il 30 maggio per un percorso comune contro la crisi!

Che la crisi la paghino padroni e speculatori!
Lunedì 30 Maggio ore 15 manifestazione dal Colosseo al Campidoglio

Contro la privatizzazione dei servizi pubblici ed i tagli della Giunta Alemanno