[Forumlucca] Sandro Marcucci: " AGLI AMICI, A CHI CERCA LA …

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Autore: laura picchi
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To: m.ciancarella, info, marco marcucci, marisa.pareto, roberto sensi, forumlucca, lucca, lucca, giulio sensi, alessio ciacci, salah chfouka, gicavalli, giovanna duranti, la gurfata, lista123lm, luca loffredo, elena gaetti
Vecchi argomenti: [Forumlucca] i silenzi di stato anche del centrosinistra quando si chiede solo indagini approfondite: post sul blog Sandro Marcucci
Oggetto: [Forumlucca] Sandro Marcucci: " AGLI AMICI, A CHI CERCA LA VERITA' di Nicola Favati" 9 febbraio 1992

AGLI AMICI,  A CHI CERCA LA VERITA'.                                                SANDRO   MARCUCCI  E' MORTO  DOMENICA 2 FEBBRAIO MENTRE ERA IN VOLO  AD  AVVISTARE   INCENDI SUL  PICCOLO " PIPER ".                                                     SANDRO  E'   MORTO  LASCIANDOCI UNA PESANTE  EREDITA' MORALE,  CON  UN  TESTAMENTO   POLITICO   CHE HA SCRITTO SOLO CINQUE GIORNI PRIMA DI MORIRE DALLE PAGINE  DI  UN   QUOTIDIANO.  UN PESANTE ATTO DI ACCUSA CONTRO I SERVIZI SEGRETI DELL'AERONAUTICA,   GLI  STESSI  CHE DA ANNI STANNO COPRENDO I GRAVI FATTI DI USTICA, QUELLI  CHE  LA   MAGISTRATURA  ACCUSA PER AVER COPERTO I GRAVI FATTI DI USTICA. QUELLI STESSI  CHE   SANDRO   AVEVA ACCUSATO DI ALTRE VICENDE CHE HANNO TURBATO LA CREDIBILITA'  DELLE   NOSTRE  FF.AA. AERONAUTICHE, CHE HANNO TURBATO E MODIFICATO LA SUA VITA E  QUELLA   DI MOLTI  AMICI A LUI CARI.                                                         LA  MORTE   DI SANDRO HA RIMOSSO, NEL PROFONDO DI CHI LO HA  CONOSCIUTO  NEL  SUO   BREVE MA  DENSO IMPEGNO NELLA RETE, GLI UNICI VERI MOTIVI CHE SPINGONO UN UOMO  A   SPENDERSI   PER  GLI  ALTRI  E  A FARE  POLITICA.  VIVERE  NELLA  VERITA'  E'  UN   COMPORTAMENTO CIVILE CHE  IMPLICA E PROVOCA DEI PROCESSI CHE SONO INESORABILMENTE   PROCESSI  POLITICI. VIVERE NELLA VERITA' HA SIGNIFICATO PER SANDRO NON  ACCETTARE   MAI UNA  DESCRIZIONE DIVERSA DELLA REALTA' RISPETTO A QUELLA CHE LUI, CON I  SUOI   OCCHI,   VEDEVA. HA SIGNIFICATO PER LUI NON ACCONTENTARSI  DELLE SPIEGAZIONI  CHE   NON LO  ACCONTENTAVANO E SOPRATTUTTO RIFIUTARSI DI FAR FINTA DI NON VEDERE QUELLO   CHE ERA  SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI O PER LO MENO SOTTO I SUOI.                       IN   OCCASIONE  DI  ALCUNI  MOMENTI DI  PREPARAZIONE  E  SUCCESSIVI  ALL'INCONTRO   PUBBLICO   CON  PADRE PINTACUDA CI AVEVA DETTO CHE TEMEVA PER LA  VITA  DI  MARIO   CIANCARELLA,  PER L'AVVENTURA CHE INSIEME STAVANO PER AFFRONTARE. CI AVEVA  DETTO   CHE  LA   LORO  STORIA  AVEVA FATTO TREMARE MOLTI UFFICIALI E  LI  STAVA  FACENDO   TREMARE   ANCORA,  CHE LA CANDIDATURA DI MARIO AVREBBE MESSO IN  MOTO  UN  TIMORE   CAPACE  DI   SFOCIARE IN QUALSIASI ATTO. SI ERA PROPOSTO COME FACEVA  NEGLI  ANNI   OTTANTA,   DOPO LE VICENDE CHE LUI E MARIO SUBIRONO NELL'AERONAUTICA, DI FARE  LA   SCORTA  A   MARIO. LO AVEVA DETTO A NOI, GIOVANI DELLA RETE, E NOI  IN  UN  PRIMO   MOMENTO  NON   CAPIVAMO,  POI ABBIAMO SORRISO E POI ABBIAMO GIOCATO  A  FARE  GLI   ADULTI,  SENTENDOCI IMPORTANTI, MA CON LA PROFONDA E DIVERTITA CONVINZIONE DI NON   ESSERLO.                                                                            IN  UNA   SETTIMANA,  DOPO LA MORTE DI  SANDRO,  SIAMO  IMPROVVISAMENTE  DIVENUTI   ADULTI,   ORAMAI INGRANAGGI NON PIU' ESCLUDIBILI DI UN PROCESSO CHE BENE  O  MALE   SCATURISCE  DALLA MORTE DI SANDRO. INNANZITUTTO PER LE COSE CHE CI HA  RACCONTATO   E POI PER LA  TRAGICA, INQUIETANTE, MORTE CHE LO HA UCCISO.                         SIAMO  DIVENTATI ADULTI AL PUNTO CHE LA MEMORIA DELLE PAROLE DI SANDRO NON CI  FA   PIU'   SENTIRE IMPORTANTI, COME SOLO UNA SETTIMANA FA ERANO RIUSCITE A  FARE,  MA   PRODUCONO UN  SENSO DI IMPOTENZA E DI PAURA CHE FINO AD OGGI MI ERANO SCONOSCIUTE   NEL FARE  POLITICA.                                                                 PER QUESTO,  CHIEDERE LA MASSIMA TRASPARENZA SULLE CAUSE DELLA MORTE DI SANDRO MI   SEMBRA   RAPPRESENTI NON SOLO UN DOVERE NEI SUOI CONFRONTI O NEI CONFRONTI  DELLA   CAUSA  DELLA   " VERITA' " MA ANCHE E SOPRATTUTTO UNA LIBERAZIONE PER  OGNUNO  DI   NOI;  COME  SE RAPPRESENTASSE LA POSSIBILITA' DI TORNARE A " GIOCARE ".  L'INCUBO   CHE  LE   PAURE DI SANDRO FOSSERO FONDATE NON E' SPARITO E NON  SPARIRA'  FINO  A   QUANDO   ESISTERA'  UNA INQUIETANTE RESISTENZA AD INVOCARE LA VERITA'  SULLA  SUA   FINE,  SOPRATTUTTO ALLA LUCE DELLE SUE PAURE.                                       LA  VERITA'  DI QUESTI INCIDENTI E' DIFFICILE CONOSCERLA MA E' FACILE  RICERCARLA   IN MOLTI  SAREMMO DISPONIBILI.                                                      IL GIORNALE  " LA NAZIONE " HA CONTRIBUITO A RENDERCI INQUIETI, HA CONTRIBUITO  A   FARCI  SOGNARE INCUBI, A RENDERCI ADULTI NEL SENSO PEGGIORE DEL TERMINE CIOE'  HA   CONTRIBUITO  A FARCI SENTIRE VECCHI, SENZA SPERANZA, PAUROSI E IMPOTENTI. ABBIAMO   SOLO  RICHIESTO LA VERITA' E LA RISPOSTA E' STATA CHE LA VERITA' NON VA  CERCATA,   BISOGNA  FAR   FINTA DI NON VEDERE, SOPRATTUTTO DI NON SAPERE,  E CHI  SA  TACCIA   PERCHE'   ALTRIMENTI  CI " SERVIRANNO LORO " SE OSEREMO CHIEDERE LA VERITA'  A  "   TUTTI I  COSTI ".                                                                   QUALI  "  COSTI " ANCORA DOVREMO PAGARE NEL CHIEDERE CHE LA MAGISTRATURA  ACCERTI   IL  RAPPORTO   TRA  LE DENUNCE DI SANDRO E LA SUA  MORTE?  PERCHE'  NON  POSSIAMO   CONTINUARE A  FARE POLITICA CON LA SPERANZA CHE LA NOSTRA DEMOCRAZIA SI FONDI  SU   UN POTERE  VISIBILE? SUL DIZIONARIO DEL PERFETTO MAFIOSO, SCRITTO DA NANDO  DALLA   CHIESA,   L'ACCUSA DI SPECULAZIONE VIENE SPESSO ATTRIBUITA A COLORO CHE  CHIEDONO   LA  VERITA'  E CHE MAFIOSI NON SONO (VEDI TIRRENO DEL 09.02.92 IL TITOLO A  TUTTA   PAGINA  E   SULLA  CIVETTA IN CITTA' ERA: " VI DICO CHI SPECULA  SULLA  MORTE  DI    MARCUCCI "  INTERVISTA AL GEN. TONINI).                                             NON RIMANE  CHE STRINGERE FORTE I NODI DELLA SOLIDARIETA' CHE CI TENGONO INSIEME,   URLARE    ALLA  GENTE  LA  SOFFERENZA  PER  COME  VENGONO  USATE  LE  PAROLE,   I   COMPORTAMENTI  E  LA  MORTE  DELLE PERSONE E INSIEME ROMPERE  QUEL  SILENZIO  CHE   UCCIDE LA  SPERANZA.                                                                                                                                                  PISA,  09.02.92                                                                                                                                                                                                             NICOLA  FAVATI