[NuovoLab] 469° ora in sielnzio per la pace

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Autore: norma
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To: forumgenova@inventati.org, Fori sociali
Oggetto: [NuovoLab] 469° ora in sielnzio per la pace
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 25 maggio dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di
Genova 469° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito
www.orainsilenzioperlapace.org

PARTNERSHIP ITALIA- ISRAELE IN NOME DELLE ARMI

**Peggior giorno non poteva scegliere il presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano per recarsi in Israele a ricevere il /Dan David/, il
premio da un milione di dollari che il finanziere a capo del colosso
internazionale delle apparecchiature fotografiche riconosce annualmente
ai vip distintisi nella “/difesa dei valori universali della giustizia,
della democrazia e del progresso”/. La consegna del mini Nobel è
avvenuta il 15 maggio a Tel Aviv mentre alla frontiera di Israele con il
Libano e la Siria era in atto la feroce repressione dei manifestanti che
commemoravano la /Nakba/, il giorno della “catastrofe” del 1948 quando
con la creazione dello stato d’Israele, decine di migliaia di
palestinesi furono costretti ad abbandonare la regione nativa.

/Almeno una ventina le persone uccise dall’esercito, ancora una strage
che per l’ennesima volta non ha turbato l’élite politica ed economica
italiana che insegue lucrosi affari con le imprese israeliane. ///

Il /core business/ dell’asse Roma-Tel Aviv è rappresentato dal mercato
delle armi e specie con Berlusconi, l’Italia si è distinta nel tessere
sempre più proficue relazioni nel campo della “difesa” e della “sicurezza”.

Come evidenzia la /Rete Italiana per il Disarmo/, le vendite autorizzate
al governo di Tel Aviv superano complessivamente *i due milioni di euro
l’anno*, e riguardano in particolare “/armi di calibro superiore ai
12,7mm e aeromobili, sistemi d’arma ad energia diretta e apparecchiature
elettroniche/”.

Tra le imprese italiane coinvolte spiccano i nomi di

*/Simmel Difesa/**, /Beretta/, /Northrop Grumman Italia/, /Galileo
Avionica/, /Oto Melara/ ed /Elettronica/*.

A ciò vanno poi aggiunti i contratti stipulati all’estero dalle società
controllate dalle holding nazionali, non considerati nei rapporti del
governo.

/DRS Technologies Inc., /aziendadel gruppo *Finmeccanica* con sede a
Parsippany, New Jersey, ha sottoscritto uncontratto di 6 milioni di
dollari con l’U.S. Army’s Tank-Automotive and Armaments Command (TACOM)
per produrre autoarticolati da 80 tonnellate per il trasporto dei carri
armati “Merlava” in dotazione alle forze armate israeliane.

*Finmeccanica*che punta ad una maggiore visibilità nel mercato armato e
spera di entrare nella megacommessa autorizzata a fine 2010 da
Washington per la fornitura di *20 cacciabombardieri /stealth/ di nuova
generazione F-35A Lightning II*.

I caccia sono prodotti dalle industrie statunitensi Lockheed Martin,
Northrop Grumman e BAE Systems *con il modestissimo contributo di Alenia
Aeronautica. Il valore dell’accordo è stimato in 2,75 miliardi di
dollari*, ma potrebbero essere superati i 10 miliardi se venisse
esercita un’opzione per l’acquisto di altri 55 cacciabombardieri. Le
consegne avverranno a partire dal 2016 con la partecipazione di /Israel
Aerospace Industries/ e /Elbit Systems/.

L’altro pilastro della partnership è rappresentato dalle esercitazioni
dei reparti d’élite delle forze armate *italo - israeliane*.

Buona parte di esse si tengono da alcuni anni nei grandi poligoni
militari della Sardegna e nell’aeroporto di Decimomannu (Cagliari). Gli
ultimi giochi di guerra in grande scala risalgono al novembre 2010,
quando 38 aerei da guerra e oltre 600 militari italiani ed israeliani si
sono dati appuntamento a Decimomannu per l’esercitazione “Vega”. Per
diversi giorni sono stati simulati duelli aerei ed eseguiti
bombardamenti con missili aria-terra. Protagonisti gli squadroni con
caccia F-15 della base di Tel Nof (a sud di Tel Aviv) ed F-16 della base
di Nevatim (Neghev) e un velivolo senza pilota “Eitam” G550,

. *In prima linea per l’Italia i cacciabombardieri Tornado ECR del 50°
Stormo, gli F-16 del 37° Stormo, gli Amx ”Ghibli” del 32° Stormo e gli
Eurofighter ”Typhoon” del 4° Stormo*.

Proprio i reparti che quattro mesi più tardi - con la benedizione del
presidente Napolitano - sarebbero stati destinati da Berlusconi e La
Russa alle operazioni di bombardamento in Libia

tratto da un articolo di Antonio Mazzeo