[Sexyshock] Convegno Fuori & dentro le democrazie sessuali

Delete this message

Reply to this message
Autor: Restituta Castiello
Data:  
Para: Partecipa, al
Assunto: [Sexyshock] Convegno Fuori & dentro le democrazie sessuali
Con preghiera di diffusione.
grazie
titti

Facciamo Breccia

organizza il 28 e 29 maggio
a Roma, Sala Pintor, Via dello Scalo San Lorenzo, 67
il Convegno transnazionale

Fuori e dentro le democrazie sessuali
in collaborazione con Orgogliosamente LGBTIQ


Nel 2007, ebbe grande eco mediatica l’omicidio di Giovanna Reggiani e la (con)
seguente caccia al rumeno, dipinto come unico responsabile di violenza
sessista. Questa retorica fu temporaneamente zittita solo dall’oceanica
manifestazione femminista e lesbica del 24 novembre che gridò a gran voce che
la violenza contro le donne la fanno gli uomini, senza distinzioni di
passaporto.
Nell'estate del 2009, a seguito di alcune aggressioni subite a Roma da persone
omosessuali, i media, per un mese, hanno gridato all’emergenza omofobia
trattata come una catastrofe naturale inaspettata, come se normalmente
lesbiche, gay e trans vivessero bene e riconosciuti/e.
In questi e in molti altri casi è stata messa in campo la retorica
dell'emergenza (emergenza stupri, emergenza omofobia, emergenza immigrazione
tout court) e sono state usate donne, libertà civili, lesbiche, gay e trans per
tentare di giustificare il pacchetto sicurezza, l’introduzione del reato di
clandestinità, l’attuazione dei respingimenti, l’aberrazione dei CIE, ogni
provvedimento governativo o amministrativo razzista attuato.
Queste dinamiche sono largamente messe in atto nei paesi del Nord Europa e
negli USA per giustificare politiche come “l’emergenza sicurezza” o “la guerra
al terrore” e hanno una matrice comune nell’economia neoliberista della
guerra.
L’uso delle tematiche di genere per giustificare politiche razziste e
neocolonialiste disegna un paradigma che chiamiamo democrazia sessuale: un
“regime di giustificazione” in cui i discorsi di riconoscimento (più o meno
formale) di donne, e magari anche di lesbiche, gay e trans, come marchio
distintivo della superiorità dell’occidente convivono con la retorica
nazionalista e imperialista che legittima questa presunta superiorità.
Questo gioco è produttivo nei paesi del nord Europa ma come funziona in
Italia, un paese dove il sessismo è ormai elevato a rango di regime (oltre che
di sistema) e i diritti per lesbiche, gay e trans non sono stati scritti
neppure formalmente? Come vi interagiscono soggetti istituzionali, anche i più
apparentemente distanti, come il Vaticano? Come reagiscono i soggetti tirati in
ballo – le donne e lesbiche, gay, trans?
Il convegno Fuori e dentro le democrazie sessuali chiama attiviste/i di
movimento, insieme a ricercatrici e ricercatori (tra cui Jasbir Puar, autrice
di Terrorist asseblages), a dibattere dell'intreccio tra razzismo, sessismo e
omofobia, del tentativo di strumentalizzazione di alcune soggettività a danno
di altre, della possibilità di costruire politiche autodeterminate che
respingano la necessità di "rassicurare" e la complicità con il razzismo.
Facciamo Breccia ha ritenuto, infatti, indispensabile portare questo dibattito
nel percorso verso l’Europride che si terrà a Roma il prossimo 11 giugno: è
infatti fondamentale unire le lotte antisessista, antirazzista e
antilesbo/omo/transfobica.


Per il programma:
www.facciamobreccia.org

Contatto mail: info@???
Contatti telefonici:
338 3186554 (Elena)
347 5583869 (Graziella)