[Intergas] I: comunicato stampa - Non siamo merce da teatri…

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著者: giovanni mainieri
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To: INTERGAS MAILING LIST
題目: [Intergas] I: comunicato stampa - Non siamo merce da teatrino elettorale. Berlusconi giù le mani dal Comitato No Expo
Doveroso inoltrare, ciao giovanni( terra e liberta').

-----Original Message-----
From: "noexpo" <info@???>
Date: Sat, 21 May 2011 15:09:07 
To: noexpo<info@???>
Subject: I: comunicato stampa -  Non siamo merce da teatrino eletto
    rale. Berlusconi giù le mani dal Comitato No Expo  

 

Comunicato Stampa
Non siamo merce da teatrino elettorale. Berlusconi giù le mani dal Comitato
No Expo  

             Nel suo sproloquio a reti unificate, un Berlusconi ormai allo
sbando, ha sostenuto ieri, che Pisapia, candidato sindaco del centrosinistra
a Milano, è appoggiato anche dai comitati No Expo (notare il plurale....).


            Il Comitato No Expo non ha sostenuto alcun candidato alle
elezioni comunali e non farà alcuno sconto di critiche e di conflittualità a
qualsiasi Sindaco tentasse di cementificare il territorio, portando avanti
gli interessi del partito trasversale del mattone e che preferirà sostenere
impresa, rendita e profitto a scapito della vita dei cittadini di Milano e
hinterland. Per questo motivo, in questi anni, abbiamo sostenuto lotte, nate
nella società civile, in opposizione a una ricostruzione della metropoli ad
alto impatto ambientale, economico e sociale. Stiamo lavorando per creare
rete fra i tanti comitati che contestano questo modello di sviluppo
totalmente subordinato alle leggi del mercato e poco attento ai reali
bisogni della cittadinanza.

         Però non vogliamo parlare solo di ciò che abbiamo fatto e di ciò
che faremo, ma vogliamo parlare di Berlusconi e di Expo. Sottolineiamo che
abbiamo sperimentato direttamente cosa significa Expo per la “cricca” di
Moratti, Formigoni e Berlusconi. La società di gestione di Expo 2015, è
stata occasione di sperpero di milioni di euro per pagare stipendi da
capogiro: ad amministratori delegati come Stanca e Glisenti, che nulla hanno
prodotto; all’archistar Boeri, che ha realizzato un Masterplan, presentato
in pompa magna davanti al mondo intero e pochi mesi dopo stracciato da chi
lo aveva proposto. In questi anni Moratti e il resto della cricca hanno
spudoratamente lottato tra loro nel tentativo di aggiudicarsi fette di
potere e di appalti sempre più grossi, fregandosene del fatto che questo
indegno spettacolo fosse sotto gli occhi dei milanesi, di tutta Italia e
oltre i confini, come risultato evidente dai ritardi continui nella
presentazione dei documenti richiesti dal Bie. Tuttociò è  accaduto  in un
periodo di pesante crisi economica, in cui lavoratori e studenti hanno
vissuto sulla propria pelle la precarietà della propria condizione di vita e
del proprio futuro e i tagli che la legge 133 ha portato all’Istruzione
Pubblica per finanziare, tra l’altro, Expo e le infrastrutture lombarde. Il
caos Santa Giulia è davanti agli occhi di tutti, c'è poco da rallegrarsi di
ciò che da anni accade su questi territori. 

            Da dove può nascere un progetto alternativo al ciclo
finanziario-immobiliare alimentato dai capitali dei grandi istituti
finanziari e della 'ndrangheta?  Dalla  pratica di chi da anni si oppone,
dalla pratica diretta di chi costruisce alternative, contendendo palmo a
palmo spazi, risorse e territorio, nasce da un immaginario opposto a quello
di Expo, che è stato sino ad ora una scatola vuota e assieme un immaginario
salvifico destinato a espropriare i cittadini di questi territori di ogni
volontà e intelligenza, lasciando ai soliti noti il compito di governare.
Dopo anni di pratiche e di lotte, aggregando intelligenze solidali, dopo un
lungo lavoro sotterraneo sta venendo a luce una capacità di progetto: è'
ancora fragile, vive nelle condizioni feroci di una crisi globale e richiede
molta cura, negli anni a venire.

            In questa prospettiva, lontano dalla ribalta elettorale e
mediatica, stiamo organizzando per metà giugno, il primo Climate Camp
italiano,dove pratiche e lotte, immaginario e progetto possano confrontarsi,
connettersi ed emergere. Con questo spirito abbiamo attraversato il tempo
della campagna elettorale senza cercare in essa alcun ruolo e protagonismo,
consapevoli che uno spazio pubblico partecipato, una pratica del bene comune
sono da costruire più che da conquistare.  

Questo diciamo ai telegiornali e ai giornali, che hanno riportato le frasi
di Silvio, in cui siamo citati per offendere Pisapia, come fossimo un gruppo
sparuto di visionari. L’offeso non è Pisapia. Quell'intervista ha offeso
noi, la nostra autonomia ed il nostro buon senso. 

            Suggeriamo al proprietario di Mediaset di cambiare ufficio
stampa e di assumere collaboratori maggiormente informati su cosa accade a
Milano. E' inutile entrare in campo, nella campagna elettorale di una città
di cui non si conoscono le dinamiche. I territori, le popolazioni in lotta,
sono una cosa seria. contraria alle logiche dei palazzi della politica.
Dovrebbero imparare dalle piazze e dalle strade di quei paesi da cui secondo
loro verrebbe la terribile minaccia migrante e da quelle di Spagna... se ne
fossero capaci

         Saluti dal Comitato No Expo e a presto, molto presto, statene
certi, comunque vada.  

Comitato No Expo 

info@???    www.noexpo.it  www.inventati.org/climatecamp