[Lecce-sf] Workshop pedagogia di genere Giovinazzo (Ba)

Supprimer ce message

Répondre à ce message
Auteur: kabala76@virgilio.it
Date:  
À: forumlecce
Sujet: [Lecce-sf] Workshop pedagogia di genere Giovinazzo (Ba)


Normal
0
14


false
false
false







MicrosoftInternetExplorer4






 /* Style Definitions */
 table.MsoNormalTable
    {mso-style-name:"Tabella normale";
    mso-tstyle-rowband-size:0;
    mso-tstyle-colband-size:0;
    mso-style-noshow:yes;
    mso-style-parent:"";
    mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
    mso-para-margin:0cm;
    mso-para-margin-bottom:.0001pt;
    mso-pagination:widow-orphan;
    font-size:10.0pt;
    font-family:"Times New Roman";
    mso-ansi-language:#0400;
    mso-fareast-language:#0400;
    mso-bidi-language:#0400;}




Che genere di educazione?



Workshop residenziale sulla pedagogia di
genere rivolto a insegnanti, educatori ed educatrici, genitori e chi è
interessato all’educazione e alle tematiche di genere



Giovinazzo (Ba) – 24-25-26 giugno 2011



Nelle relazioni quotidiane agiamo e
pensiamo come uomini e come donne rispondendo ad aspettative di ruolo legate
alla propria appartenenza di genere. A causa di queste aspettative, alcuni nostri
comportamenti sono considerati specifici del maschile e altri del femminile, in
una contrapposizione assunta come naturale. È innaturale per un uomo avere
momenti di fragilità o piangere? È innaturale per una donna avere momenti di
rabbia e di aggressività? Secondo la nostra società è nell’ordine delle cose
considerare le donne più deboli, meno portate per attività fisiche legate alla
forza e alla tecnica, così come è ovvio, se abbiamo il rubinetto del lavandino
rotto, chiamare un idraulico uomo. I più recenti studi di genere ci dicono
invece che queste divisioni sono quasi sempre frutto di condizionamenti sociali
e culturali.



La costruzione dei modelli di genere vincola gli esseri
umani fin dalla nascita ad assumere dei ruoli che spesso sono causa di
insofferenza e infelicità, ostacolando la libera espressione del sé e impoverendo
di conseguenza anche le relazioni.



L’educazione
al genere si propone di indagare criticamente la costruzione dei ruoli di
genere e la diffusione degli stereotipi che li alimentano all’interno della
società di massa e multimediale. Un ruolo centrale in quest’analisi critica
assumono i luoghi di aggregazione giovanile, istituzionali e non, in cui
circolano queste idee e questi modelli, che proprio per questo possono trovare
terreno fertile per alimentarsi oppure occasioni per essere decostruiti. Questo
workshop si propone di offrire stimoli e strumenti educativi a partire dalle
esperienze didattiche e formative interne al percorso di Maschile Plurale, in particolare agli attori e alle attrici sociali
delle aree educative: insegnanti, genitori, educatori/educatrici, operatori/operatrici
sociali che lavorano a contatto con bambini, bambine e adolescenti.



Attraverso le modalità della narrazione, delle attività
laboratoriali e dell’analisi teorica, verranno valorizzate le competenze
cognitive e quelle relazionali, esplorando diverse esperienze pedagogiche
legate all’identità e alla differenza, agli stereotipi, alla violenza di
genere, ai legami tra omofobia, sessismo e bullismo.



Verranno altresì fornite indicazioni di
lavoro e strumenti metodologici e pratici per ripensare la propria attività
all’interno dei diversi percorsi educativi e formativi.



Il
workshop si terrà alla Casa per ferie Fra’ Camillo Campanella di Giovinazzo
(Ba) nei giorni 24-25-26 giugno 2011 e verranno condotti dagli educatori Sandro
Casanova e Gianluca Ricciato, dell’associazione Maschile Plurale e del progetto
Fiocco Bianco contro la violenza alle donne
Per ulteriori informazioni e iscrizioni:
maschileplurale.scuole@???www.maschileplurale.it