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Strage di Viareggio, test alla Lucchini
Dovranno servire a stabilire le cause del deragliamento
22 aprile 2011 | cronaca
Si terranno nelle prossime settimane alle acciaierie Lucchini di Lovere due
fasi degli accertamenti che tenteranno di chiarire definitivamente le cause
della strage avvenuta il 29 giugno 2009 a Viareggio. Nell'esplosione,
innescata dalla fuoriuscita di gas gpl da un carro cisterna, persero la vita
32 persone. Il calendario dei test su cisterna, binari e parti metalliche
coinvolte nello scoppio è stato fissato ieri al Tribunale di Lucca, nel
corso della seconda udienza dell'incidente probatorio, presieduta dal gip
Simone Silvestri e accompagnata, all'esterno del Palazzo di giustizia, dal
presidio dei familiari delle vittime della strage.
«Avevamo chiesto che non fosse scelta la Lucchini perché ha storici rapporti
con le Ferrovie», ha commentato Daniela Rombi, dell'associazione dei
familiari delle vittime della strage. «Abbiamo comunque fiducia negli
inquirenti. Oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo compiuto un nuovo passo,
speriamo, verso l'accertamento delle responsabilità».
I test di laboratorio riguarderanno cisterna, binari, picchetto e altre
componenti metalliche; sarà in particolare sottoposto a intensi test di
laboratorio, fino al sezionamento, l'asse che, rompendosi, causò lo svio e
poi l'esplosione del carro cisterna. Quattro le tappe fissate ieri per gli
accertamenti: la prima fase delle operazioni si terrà appunto alla Lucchini
il 16 maggio, dopodiché, il 7 e 8 giugno, le perizie si trasferiranno fra
Viareggio e Calambrone, per poi tornare di nuovo a Lovere (in data da
stabilire); le analisi sulle parti metalliche saranno infine effettuate in
un'azienda chimica ancora da individuare. Tutti i test e gli accertamenti
dovranno concludersi entro il 30 giugno. Per il 2 novembre è stato fissato
l'esame incrociato delle prove fra i periti di accusa e difesa.
«Si tratta di test necessari a conoscere sia le caratteristiche del
materiale e la tecnica costruttiva, sia nel cercare di fare un'analisi, la
più precisa possibile, della frattura e delle modalità e dei tempi con cui
si è propagata causando l'incidente», ha spiegato il direttore dell'Agenzia
per la sicurezza ferroviaria, l'ingegner Alberto Chiovelli. «E comunque si
tratterà di prove tecniche irripetibili perché comporteranno una forte
alterazione di questo materiale».
Bocche cucite, almeno per ora, all'interno dell'azienda bergamasca, dove
confermano solo che i test sono previsti: «Per ora non rilasciamo
dichiarazioni. Vedremo nelle prossime settimane».
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