SCIOPERO 15 APRILE E PRESIDIO AZIENDA SPECIALE COMUNALE FARMACAP A ROMA VIA OSTIENSE 131L – RESOCONTO DELLA MOBILITAZIONE
A cura della Rsa- Rls Unione Sindacale Italiana della Farmacap
e dell’Usi – segreteria provinciale intercategoriale e mail usiait1@???
Il 15 aprile si è svolto in occasione dello sciopero di 4 ore (proclamato dall’Unione Sindacale Italiana e da Cgil e Cisl) un presidio dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Azienda Speciale Comunale Farmacap sotto la sede aziendale a Roma. Buona riuscita dello sciopero, con una sessantina di persone che ha partecipato al presidio a partire dalle 9 del mattino. Presenti lavoratrici e lavoratori delle farmacie comunali, dell’asilo nido, dei servizi di teleassistenza e telecompagnia, della sede centrale (amministrativi).
Al presidio hanno partecipato consiglieri regionali e comunali di Sinistra Ecologia e Libertà (Nieri e Azuni), che hanno portato la loro solidarietà alla mobilitazione del personale della Farmacap, presente anche una delegazione della Uil, che non ha proclamato lo sciopero in azienda.
Motivazioni prioritarie dello sciopero e del presidio, che segue altre due mobilitazioni fatte sotto la sede aziendale in zona Ostiense del 31 marzo e del 5 aprile, il contrasto alle scelte aziendali di non applicare gli adeguamenti economici per il CCNL Assofarm, uno dei 4 CCNL applicati in azienda, la mancanza di un piano “industriale” di rilancio dell’azienda comunale, l’opposizione alle proposte di Roma Capitale, proprietario e committente della Farmacap, di dismissione del carattere pubblico dell’azienda, con la ipotesi di trasformazione in società di capitali a prevalente capitale privato, nell’ambito della delibera di privatizzazione e di ristrutturazione di altre aziende comunali o a partecipazione pubblica ( tra cui AMA, Acea, le aziende del trasporto pubblico, Risorse per Roma, Zetema e altre) sulle quali sia l’USI sia altre OO.SS. hanno presentato osservazioni tecniche e dubbi sulla legittimità e opportunità politico amministrativa, dell’efficacia contabile, per l’applicazione delle misure di salute e sicurezza sul lavoro.
Uno dei punti oggetto della protesta, il rischio di mobilità e di sicurezza lavorativa, occupazionale e salariale specie per il servizio educativo e quello socio assistenziale (teleassistenza e tele compagnia), con tanto di riduzioni drastiche del finanziamento pubblico per la prosecuzione ottimale ed efficace di un servizio che è parte della “filiera” dei servizi per la terza età, come le case di riposo e i centri diurni, l’assistenza domiciliare (Saisa), anch’essi colpiti da tagli nei bilanci capitolini e nelle ipotesi di ristrutturazione proposte da Roma Capitale, come applicazione della Legge 133/2008, la stessa oggetto di uno dei quesiti referendari di Giugno 2011 contro la liberalizzazione di tariffe e servizi come l’acqua, la raccolta dei rifiuti, il trasporto pubblico. Opporsi in Farmacap significa opporsi alle politiche di privatizzazione e di smantellamento dei servizi locali pubblici, a Roma come in altre parti d’Italia . .
Durante il presidio, con striscioni e bandiere, molti interventi ai megafoni e slogan contro la privatizzazione dei servizi pubblici, per la difesa dei posti di lavoro e dei livelli salariali (con l’applicazione aziendale di 4 CCNL diversi, vi sono differenze salariali e anche normative pure per coloro che lavorano nello stesso servizio o settore e a parità di mansioni, situazione denunciata dall’Usi da molto tempo), con la denuncia pubblica delle inadempienze aziendali (la Farmacap non ha avuto approvati i Bilanci dal 2008 in poi e anche le verifiche contabili richieste da sindacati e Rsa interne, erano prive dei documenti integrativi e delle note giustificative di “accompagnamento”…) e delle responsabilità politiche della Giunta in carica, che non ha risolto né impostato in maniera chiara, in questo proseguendo la “striscia negativa” delle Amministrazioni precedenti, un investimento serio e un rilancio dell’azienda comunale che gestisce le farmacie pubbliche (oltre 40 sul territorio capitolino, spesso in zone periferiche), i servizi per la terza età e per le fasce di disagio, il servizio educativo di asili nido e le strutture logistiche e di supporto alle attività aziendali. Al termine del presidio, le lavoratrici e i lavoratori hanno effettuato una assemblea nella sala conferenze della sede centrale dell’azienda, ribadendo che sono state raccolte molte migliaia di firme tra la cittadinanza romana, contro la privatizzazione della Farmacap, le ipotesi di destrutturazione aziendale, che colpisce tutti i settori a partire dal sociale fino alle farmacie, dandosi prossimi appuntamenti di mobilitazione all’Assessorato alle Politiche sociali e al competente dipartimento e al Campidoglio, nella fase di discussione del Bilancio 2011 di Rom Capitale e per ottenere le modifiche sostanziali alle scelte dell’Amministrazione capitolina, che sviluppino e rilancino il percorso pubblico e la natura e rilevanza dei servizi da erogare alla cittadinanza, specie alle fasce sociali più deboli e con una integrazione delle attività svolte e da potenziare, facendo delle farmacie comunali e dei punti sociali sul territorio, un importante presidio pubblico in quartieri degradati e nella periferia romana, assieme alle strutture associative e alle altre istituzioni di natura pubblica presenti nei Municipi di Roma Capitale.Prossimo appuntamento, l’assemblea cittadina del 21 aprile ore 17 Università La Sapienza Aula VI Facoltà di Lettere, indetta dalle associazioni, comitati, reti, sindacati per ROMA BENE COMUNE