[Precari_roma] Resoconto iniziative di lotta 13 e 14 aprile …

Delete this message

Reply to this message
Autore: usiait1@virgilio.it
Data:  
To: pop
CC: precari_roma81, precari_roma
Oggetto: [Precari_roma] Resoconto iniziative di lotta 13 e 14 aprile Case di Riposo comunali e Roma 2 UTENTI E LAVORATORI UNITI NELLA LOTTA
RESOCONTO INIZIATIVE 13 E 14 APRILE A ROMA: MOBILITAZIONI LAVORATRICI E LAVORATORI E UTENTI. AGGIORNAMENTO SULLA SITUAZIONE ALLA CASA DI RIPOSO ROMA 2 E RIFLESSIONI SULLA RISTRUTTURAZIONE NEL SETTORE “TERZA ETA’ ”
A cura della Rsa Unione Sindacale Italiana Soc. Coop. Sociale “Il Cigno” – Segreteria intercategoriale prov. Usi (fedele ai principi dell’Ait) LARGO VERATTI 25 00146 ROMA e mail usiait1@???
Coordinamento lav. coop. sociali, enti del terzo settore e aziende e mail coord.terzosettore@???

Sono continuate le iniziative di mobilitazione di lavoratrici e lavoratori, assieme agli anziani utenti della Casa di Riposo di Roma 2 (non li chiamiamo “ospiti”, perché quella sarebbe casa loro…), dopo l’assemblea con presidio fatta l’11 aprile al Campidoglio, con altre rappresentanze di lavoratori di altre cooperative, aziende pubbliche e comunali coperta dall’Usi e con la partecipazione di delegazione della Cub.
Il personale di Roma 2 e gli anziani si stanno battendo per evitare la chiusura e la dismissione della Casa di Riposo di via di Casal Boccone nel IV Municipio di Roma Capitale, l’unica sede non di proprietà comunale ma in affitto (scaduto) da società immobiliare, era l’antica casa di riposo ENPALS, lavoratori e lavoratrici in pensione dello spettacolo, con la chiusura della casa di riposo di Roma 2 gli anziani dovrebbero lasciare entro il 31 dicembre 2011 la loro casa e i 60 lavoratori dei vari servizi, in maggioranza soci lavoratori della società cooperatiiva IL CIGNO, a rischio di posto di lavoro in assenza di una qualsiasi proposta di ricollocazione, compresi quelli del centro diurno Alzheimer presso Roma 2. In generale l’Usi e la Cub, stanno contrastando la proposta capitolina di dismissione della Casa di Riposo e del piano di ristrutturazione e riassetto dell’intero settore delle strutture residenziali di Roma Capitale.
L’Usi, utilizzando le agibilità sindacali conquistate fin dal 1998 nella cooperativa sociale “IL CIGNO”, ha dato la copertura di assemblea per la partecipazione del personale alle iniziative, sia l’11 aprile al Campidoglio, sia il 13 aprile al Dipartimento Pol. Sociali sia il 14 alla Casa di Riposo di Roma 2, in questo accomunata dalla struttura della Cub, che è schierata sulle stesse posizioni, mentre Cgil e Cisl, dopo aver firmato una sciagurata “preintesa” il 23 febbraio 2011, rigettata dai lavoratori con una valanga di firme contrarie e contestazioni della loro stessa base, sta cercando di rincorrere le azioni e le iniziative autorganizzate, facendo di fatto da “stampella” alle operazioni della Giunta comunale e dei dirigenti del settore della terza età, anche tramite convocazioni di incontri sindacali “in alternativa” alle mobilitazioni di lavoratrici, lavoratori e degli anziani, che non vogliono essere trattati come “pacchi postali”.
Il 13 aprile dalle 10 una folta delegazione di operatori e operatrici e di utenti, ha presidiato il Dipartimento Politiche sociali di Viale Manzoni, ottenendo un colloquio con il dirigente della “stazione appaltante” ed estensore della proposta di delibera comunale, il quale ha ribadito il senso e la scelta dell’Amministrazione, con i soldi risparmiati (1,6 milioni di euro) dalla chiusura di Roma 2, si finanzierebbero le “misure alternative” di sostegno economico (con i buoni – voucher, in base ai parametri economici ISEE e di reddito, da 1000 euro fino a 400 mensili…) agli anziani e alle loro famiglie che accettino di uscire dalla casa di riposo e di tornarsene…a casa o in famiglia (se ce l’avevano, non stavano in casa di riposo…) o di alloggiamento in case e appartamenti da reperire, dove radunarsi in piccoli gruppi “omogenei”, oltre ad altre misure alternative all’assistenza e ai servizi erogati normalmente nella struttura residenziale, smantellando quindi la rete di servizi socio assistenziali, sanitari, i servizi di mensa e lavanderia, che sono comunque erogati nelle case di riposo comunali. Ultima “scelta”, la ricollocazione in altre strutture in altre parti della città, di fatto la “deportazione” degli anziani sganciandoli dal contesto territoriale nel quale sono in qualche modo inseriti. Sui lavoratori e lavoratrici in servizio, nemmeno una parola.
E’ stata consegnata copia della proposta di deliberazione di Giunta, sulla quale le delegazioni della Usi e della Cub hanno avanzato perplessità, sia per l’aspetto di “razionalizzazione dei costi”, obiettivo primario per Roma Capitale nel generale taglio sui servizi sociali, sia sulle proposte avanzate, che lasciano seri dubbi sulla loro fattibilità ed efficacia concreta per il benessere degli anziani (al di là delle dichiarazioni inserite nel testo comunale) e del futuro lavorativo ed occupazionale di 60 persone delle cooperative sociali con appalto e affidamento in proroga. Il Dirigente e sulla base delle indicazioni ricevute dall’Assessorato, su richiesta verbale di nuova convocazione di incontro per presentare osservazioni o proposte alternative da parte dei sindacati Usi e Cub, ha risposto che per il 19 aprile, erano state inviate convocazioni sindacali ai sindacati confederali e autonomi, promettendo di mandarla anche ai sindacati di base. Convocazione che per il momento non è pervenuta ufficialmente, anticipando l’incontro alle 14 del 18 aprile 2011 in Assessorato.
Il 14 aprile mattina, Cgil e Cisl hanno provato ad ammansire la base con assemblea a Roma 2, ricevendo una forte contestazione dai loro stessi iscritti, il boicottaggio degli anziani e una sostanziale delegittimazione, a loro è imputata l’assenza di intervento e la troppa “complicità” con la cooperativa e l’Amministrazione comunale su questa e altre vicende, a danno di chi lavora nella struttura.
RITMO E ADESIONE BEN DIVERSA IL POMERIGGIO DEL 14. La protesta uscita dalla Casa di Riposo di Roma 2, la protesta è scesa in strada, con anziani in sedia a rotelle e bastoni e il personale che in massa si è riversato su via di Casal Boccone, con traffico in tilt, slogan al megafono, volantinaggio fatto agli automobilisti in coda “fallimento Alemanno”, sconcerto della polizia giunta sul posto, il Presidente del Municipio IV, che era a conoscenza del piano comunale ma non si erma mosso fino al 14 aprile per dare un intervento e un sostegno alla soluzione della vertenza, che appena arrivato sul luogo della protesta dopo un iniziale invito alla polizia di “denunciare tutti…”, alla ferma determinazione di lavoratrici e anziani, ha poi cercato di dialogare, ribadendo la sua estraneità alla situazione, scaricando le responsabilità su dipartimento centrale e scelte della Giunta, salvo poi alla fine lasciarsi sfuggire un vago impegno per evitare le conseguenze penalizzanti per gli anziani della Casa di Riposo, gli utenti del Centro Diurno Alzheimer, di meno sul futuro lavorativo e occupazionale delle 60 persone impiegate nella cooperativa sociale, la quale non ha ancora fatto sapere né ai propri soci lavoratori, né ai sindacati, saltata la preintesa del 23 febbraio, quale proposte intende avviare nei prossimi mesi sui posti di lavoro a rischio nell’appalto romano.
Alle lavoratrici e ai lavoratori, agli anziani e ai sindacati conflittuali che si sono schierati a loro sostegno, sono chiare le responsabilità e le inadempienze, le lacune di una proposta che in nome della razionalizzazione dei costi, prosegue anche in questo servizio e settore, quello della terza età, come per i servizi di assistenza domiciliare ai disabili, agli anziani, ai minori, sui tanti progetti per le fasce disagiate e più deboli di cittadinanza, la politica di una sostanziale “indifferenza sociale” e di taglio di finanziamenti, di risorse economiche e umane, lasciando nell’incertezza lavorativa, occupazionale e salariale chi da molti anni lavora in questi servizi e settori e le loro famiglie.
Per esempio, non sono state valutate le possibilità di utilizzo dei piani e delle stanze lasciate chiuse e vuote, non facendo scorrere la graduatoria della lista di attesa nelle 4 case di Riposo comunali e a Roma 2, la ridefinizione dei finanziamenti comunali evitando sprechi e inefficienze, l’affitto della sala teatro e della piscina di Roma 2, che darebbe un sicuro introito alle casse comunali data la penuria di impianti e strutture sul territorio, l’annoso problema dello “spezzatino” e dei numerosi appalti e affidamenti dei vari servizi nelle Case di Riposo (servizi socio assistenziali, socio sanitari, mensa, pulizie, lavanderia, trasporto, guardiania-portierato…), che fanno oggettivamente lievitare i costi di OGNI APPALTO… con la prosecuzione di una sorta di “mercato della terza età”, che si affianca a quello sulla “prima infanzia” (asili nido in convenzione e privati che soppiantano quelli comunali a gestione diretta), sui servizi ai disabili (modifica criteri e regole di accreditamento e sui pacchetti di servizi), sulla “formazione e aggiornamento” del personale… con l’introduzione di forme di “assistenza indiretta”, di incentivazione ad un uso del “badantato” e di disgregazione di, pur precarie e insufficienti, modalità di gestione collegiale e di supporto sui casi in carico da parte di assistenti sociali, psicologi, lavoro di èquipe che viene smantellato e reso inefficace da processi di “individualizzazione” delle attività di servizio e delle funzioni sociali in tutti i settori nei quali si esplica l’attività di lavoratori e lavoratrici del “terzo settore”.
LA MOBILITAZIONE PROSEGUE, LA PROTESTA NON SI FERMA…GIA’ DA LUNEDI’ 18 SI RICOMINCIA. L’UNICA LOTTA CHE SI PERDE, E’ QUELLA CHE NON SI FA.
Si fa appello ai comitati di lotta, alle reti cittadine in mobilitazione per il diritto all’abitare, ai sindacati conflittuali e ai coordinamenti autoconvocati, alle reti di precari e precarie, di dare un segno tangibile di sostegno a questa lotta, non solo di lavoratrici e lavoratori a rischio di perdita di salario e posto di lavoro, ma degli anziani che sarebbero di fatto “SFRATTATI” e lasciati senza la loro CASA, trattati come oggetti e con soluzioni abitative e di assistenza non idonee per una esistenza dignitosa.
Da parte nostra, proseguiremo le iniziative di contrasto a questo progetto che non è nel segno della ROMA CITTA’ APERTA, della ROMA BENE COMUNE E SOLIDALE che vogliamo sviluppare e costruire.

Rsa Unione Sindacale Italiana Soc. Coop. Sociale “Il Cigno” – Segreteria intercategoriale prov. Usi (fedele ai principi dell’Ait) LARGO VERATTI 25 00146 ROMA e mail usiait1@???
Coordinamento lav. coop. sociali, enti del terzo settore e aziende e mail coord.terzosettore@???