Per Vittorio Arrigonipubblicata da CasaMemoria Impastato il giorno venerdì 15 aprile 2011 alle ore 15.12Non
si può rimanere indifferenti di fronte ad una morte come quella di
Vittorio Arrigoni. La sua storia ed il suo impegno non possono essere
dimenticati e, soprattutto, la sua morte non può essere una morte
inutile. È arrivato il momento che la questione palestinese e l’assedio
di Gaza arrivino a sensibilizzare l’intera opinione pubblica in modo che
non siano presentate strumentalmente come problematiche trattate solo
da frange politiche estreme. È arrivato il momento che la coscienza
collettiva maturi in proposito la giusta consapevolezza e dall’Italia si
diffonda, perché no, una più globale mobilitazione a livello
internazionale, partendo dall’urgenza sempre più evidente che una simile
tematica entri nel dibattito politico democratico ad ogni livello. È
necessario che tutti coloro che si dichiarano filo democratici e
difensori dei diritti umani fondamentali (partiti, organizzazioni,
associazioni, ecc.) e che sono rimasti sempre in freddo riguardo la
necessità di aiutare il popolo palestinese si assumano le proprie
responsabilità, perché oggi è ancora più grave rimanere indifferenti. Lo
è ancora di più di fronte all’esempio di un nostro connazionale che ha
mostrato la sua coerenza, la sua umanità, la sua generosità e il suo
coraggio fino in fondo, fino a pagare il prezzo più alto.Vittorio
per noi era un amico, un fratello, un compagno di lotta, un punto di
riferimento, sempre così attento nel suo lavoro e nel documentare tutte
le azioni violente e disumane che il governo israeliano infliggeva alla
popolazione di Gaza. I suoi report erano per noi una fonte di
informazioni importantissima e spesso eravamo ben lieti di contribuire a
diffonderli. Del resto anche lui era così tanto affezionato a Peppino e
alla sua storia da pubblicare sempre i nostri comunicati, senza
lasciarsene scappare uno. Era come se esistesse un ponte informatico
continuo tra Gaza e Cinisi, nonostante la distanza. L’affetto reciproco
era e resta enorme.Oggi un così grave lutto ha colpito anche noi e in ogni modo contribuiremo a consolidare e diffondere la memoria di Vittorio.Alla
famiglia di Vittorio, soprattutto ai genitori, diciamo che saremo loro
sempre vicino e chiediamo loro che abbiamo la forza di farsi
testimonianza per ricordarci continuamente del loro figlio: ne abbiamo
bisogno, noi come tanti altri. Proprio come fece a suo tempo Felicia con
Peppino.Ai mandanti morali e non solo dell’omicidio diciamo che,
nonostante le falsificazioni, le manipolazioni, i sotterfugi, ecc la
verità non viene mai rimossa del tutto. La verità continua ad esistere e
a vivere di vita propria fin dal momento in cui accadono i fatti. La
verità può essere facilmente recepita, basta un minimo di intelligenza,
un minimo di ingegno, di sensibilità e di coraggio per andare oltre le
apparenze e le versioni ufficiali. La verità ha il peso specifico tipico
e, nonostante tutto, viene sempre a galla. Lo dimostra quanto è
accaduto e tuttora accade riguardo l’omicidio di Peppino Impastato.Vittorio…
a te non può che andare ancora una volta il nostro affetto, il nostro
sentito grazie. Vittorio, non dimenticheremo mai la tua uthopia e le tue
parole: Restiamo umani. Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato