Autor: Accattone Data: A: hackmeeting Assumpte: Re: [Hackmeeting] Puntata Report "Il prodotto sei tu" contestata?!?
Il 13/04/2011 15:10, Joe Oblivian ha scritto: > +1 (pero' bisogna che qualcuno lo scriva, e non saro' io)
Allora: ho preso un po' tutti i commenti e ho fatto un minestrone.
Sicuramente da ripulire, ma intanto ve lo scodello qua. Tante cose sono
da togliere perche' si ripete tante volte. Altre sono da aggiungere. A
voi la palla. Chi sa scrivere bene, lo facci!
:-)
Saluti scodellati,
Accattone
Spettabile redazione di Report,
la vostra trasmissione televisiva è una delle poche in cui si prova a
dire le cose come stanno, senza veli, ed ovviamente questo può far paura
un pò a tutti. La puntata del 10 aprile "Il prodotto sei tu" è stata
veramente interessante. Finalmente qualcuno che parla in tv di quanto
Facebook, Google e altri colossi del web minaccino la privacy! A nostro
giudizio la puntata è stata la più cristallina rappresentazione della
rete e dei social network che sia mai stata proiettata sulla tv
generalista. Veramente molto avanzata e colta nei contenuti,
complimenti. Siete riusciti a far passare il messaggio che non si può
avallare e invitare all'uso di una tecnologia, posseduta da una
multinazionale straniera, che a discrezione può eliminare o
censurare contenuti e quindi interferire nello scambio ed il confronto
democratico tra i cittadini.
Il servizio secondo noi non era tecnicamente perfetto. Ma era ora che
qualcuno ci mettesse la faccia e iniziasse a veicolare certi messaggi
riguardanti la centralizzazione delle informazioni, rischio censura e
non ultima la questione profilazione/pubblicità. La puntata del 10
aprile potrebbe essere considerata un punto di partenza, anche se c'è
ancora molto da fare per colmare le carenze tecniche e culturali che non
abbiamo potuto fare a meno di notare. Ad esempio non abbiamo affatto
apprezzato la posizione sulla pirateria. Saremo felici di vedere nuove
puntate ancora più approfondite su questi temi.
E' strabiliante vedere come gli attacchi a questa puntata siano venuti
da quel sottobosco di blogger e tecnoentusiasti (ma tecnoignoranti) che
evidentemente si prendono molto sul serio, senza accorgersi che mentre
organizzano la loro vita online da un lato, dall'altro diventano un
prodotto su cui si specula e un bersaglio della repressione.
Insomma, la cosa sconvolgente non e' che abbiano trovato il servizio
brutto e malfatto (sarebbero opinioni), ma che lo abbiano attaccato
percependolo come un attacco ai loro totem e alla web economy. A nostro
giudizio, invece, sono state dette cose totalmente ovvie per chi lavora
su Internet, ma che evidentemente hanno infastidito chi usa caprinamente
e acriticamente il Web2.0. Per questo non comprendiamo la risposta di
Milena Gabanelli, che definisce "colti" coloro che vi hanno criticati,
difendendosi con l'affermazione che la trasmissione era comunque
destinata ad un pubblico più televisivo. Semmai è vero esattamente il
contrario e cioè che avete dato prova voi di essere onesti e di esservi
documentati fino al punto di raggiungere un livello culturale
decisamente elevato.
Sicuramente per un utente medio di Internet sarebbe più facile e diretto
informarsi, ma ci viene da pensare che molti di loro non lo vogliano
nemmeno fare: non hanno tempo o voglia di cercare in Internet
informazioni sul loro giocattolino tanto amato. Il vostro servizio non
ha spalato merda su qualcosa, ma ha informato in modo abbastanza
corretto i cittadini. Ha messo un minimo di tarlo di critica verso degli
strumenti che la massa usa inconsapevole di molte cose.
Chi sguazza con certi strumenti, forse ergonomici, ma opachi all'utente
e parecchio pericolosi, mentre da un lato si alfabetizza all'uso di
Internet, dall'altro non fa quel passo in più che è necessario per
prendere consapevolezza del pericolo a cui espongono se stess*, e tutt*
noi di riflesso, usando certi strumenti o usandoli in un certo modo.
Perche' ignorano determinate questioni.
La nostra comunità ha avuto modo di riflettere in modo crescente negli
ultimi anni su questi temi, incoraggiando all'uso di alternative che
esistono da ben prima dell'avvento di questi giocattolini... ma senza
successo. C'è da sperare che per una volta sia la televisione ad essere
efficace nella diffusione di concetti complessi e scomodi... Boh...