On 05/04/2011 18:30, Fabio Pietrosanti (naif) wrote:
> On 4/4/11 1:03 AM, blicero wrote:
> Aimè non è vero perchè tua madre, come la mia, si è pagata la
> sostenibilità della sua pensione corrente.
> Ha versato i suoi contributi con un modello economico-finanziario non
> sostenibile nel lungo periodo, ovvero quello "retributivo" .
qui e' spiegata bene la modalita' di caloclo, retributivo o contributivo
o misto
http://www.intrage.it/rubriche/previdenza/vademecum/sistemidicalcolo/index.shtml
>
> I politici le hanno detto una bugia.
> Le hanno detto che poteva avere diritto a una pensione equivalente
> all'ultima busta paga, ma ciò non è sostenibile.
>
> Ora lei, come mia madre, sta godendo un privilegio INGIUSTO, SCORRETTO e
> che DANNEGGIA le nuove generazioni (ma mica per colpa loro, sia chiaro).
sta i scrivendo cose sensa senso.
FORSE ti riferisci alle pensioni "sociali" o minime.
>
> L'unico modo di risolvere il problema è che le vecchie generazioni
> (loro) che oggi godono di diritti INSOSTENIBILI che NOI paghiamo se li
> vedano ridimensionati a vantaggio delle nuove generazioni (noi) che
> invece devono confrontarsi con la realtà dei numeri e con il "precariato".
chi ha lavorato 35/40 anni ha versato i suoi cazzo di contributi, quindi
non gode altro ceh del suo versato. senza levare niente a nessuno.
e parliamo dei nostri genitori, credo,
attualmente il precariato fa si che nessuno di noi possa ambire a quel
tipo di pensione.
>
>
>> Io non so tu, ma io voglio che mia madre viva serena la vecchiaia che si è
>> meritata. La soluzione ai problemi economici del mio presente non è mandare in
la mia se la vive, ha lavorato tutta la vita e maturato la sua pensione.
il problema e' un altro.
e' il valore del denaro che e' precipitato dall'erogazione della sua
pensione.
se nel 2001 3.200.000 lire avevano un valore, OGGI 1.600 euro ne hanno
uno molto molto inferiore. parlo del potere di acquisto, anzi va...
chiamiamolo di sopravvivenza.
>
> Il sistema dovrebbe essere ri-bilanciato perchè oggi i 20enni, 30enni e
> 40enni pagano le pensioni dei 50-60-70enni.
non e' cosi'. sono le pensioni SOCIALI. parliamo cioe' di quelle
persone a cui l'INPS da quello straccetto di pensione che varia dai 350
ai 500/600 euro, se va bene.
>
> Allora forse non dovremmo ribilanciare i diritti acquisiti per fare si
> che quando io andrò in pensione l'INPS non sia fallita?
il problema dell'INPS e' la NON capitalizzazione del denaro nelle sue casse.
anni fa era stato fatto un tentativo di convincere le aziende a
modificare con il sistema a capitalizzazione.
che è diverso perchè i lavoratori versano i contributi su conti
individuali investiti sui mercati finanziari.
il modello americano per capirci.
perche' il problema dell'inps e' che i contributi versati non hanno il
tempo di maturare interessi, fanno parte di un flusso continuo.
ma non ha attecchito.
>
> Io ODIO l'ingiustizia sociale, e oggi la percepisco nei miei confronti
> come generazione.
guarda, l'unica ingiustizia ceh ho visto nei miei anni in cui facevo
questo lavoro, e' stata vedere CONIUGI miliardari, (ne ho un paio che
vivono qui vicino), proprietari di immobili di cui percepiscono lauti
affitti, mettere tutto in SEPARAZIONE dei BENI, e la signora percepire
la cazzo di pensione sociale.
questa e' la vera ingiustizia.
e di soggetti cosi' ce ne sta un botto.
forse sono le regole che andrebbero riscritte.
ciao
lilo
--
~lilo~
Io non preferisco niente, e non vedo perche' tra il Bene e il Male non
si pensi mai all'Innocenza.
[MFP]