Re: [Hackmeeting] nerd contro la precarietà all'arrembaggio

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Szerző: bomboclat
Dátum:  
Címzett: hackmeeting
Tárgy: Re: [Hackmeeting] nerd contro la precarietà all'arrembaggio
On Tue, Apr 05, 2011 at 07:30:29PM +0300, Fabio Pietrosanti (naif) wrote:
> On 4/4/11 1:03 AM, blicero wrote:
> > più che altro una nota che c'entra relativamente con la proposta, dato che
> > questa non è una ml che parla di lavoro e politiche sul lavoro e sul reddito
> > ho postato qui questa cosa per sensibilizzare chi magari non sapeva che stava
> > succedendo.
> > cmq...
> Si ma lo sai che a me piace discutere, sopratutto se ci sono punti di
> vista diversi :-)
>
> >> E se adottassimo un modello svizzero dove:
> >>
> >> - Le aziende possono licenzare quando vogliono
> >
> > questo praticamente lo fanno già. e non mi tirare fuori la menata delle
> > difficoltà a licenziare un lavoratore assunto a tempo indeterminato, perché al
> > di là di tutto la maggior parte delle persone NON viene assunto a tempo
> > indeterminato e quindi viene preso a calci appena il datore di lavoro vuole
> > farlo.
> > e mi spiace, ma i datori di lavoro illuminati sono veramente pochi.
>
> Questo è parzialmente vero (discorso lungo) tuttavia il punto importante
> è che aimè i diritti vanno ribilanciati e non c'è modo di garantire gli
> stessi diritti del passato alle nuove generazioni.
>
> Cioè posto che alle generazioni precedenti sono stati garantiti modelli
> previdenziali, sociali, lavorativi non economicamente sostenibili nel
> lungo periodo (vedi il modello previdenziale retributivo), oggi quale è
> il modo di ribilanciare il sistema?
>
> Certamente non puntare al vecchio sistema (insostenibile) nè al sistema
> di transizione (quello in cui c'è il super-garantito-posto-fisso e il
> super-precario-a-tempo, concordo non equo) ma a un ribilanciamento dei
> diritti presenti sul sistema.
>
> Il ribilanciamento lo fai TOGLIENDO diritti ha chi ne ha acquisiti in
> eccesso (aimè per colpa di una politica magnona), ridistribuendoli in
> modo equo a chi in questo momento si trova ad averne in difetto.




naif, il welfare serviva e serve a tutelare le persone piu' deboli, nasce
dall'idea che le persone contano piu' del denaro in termini valoriali e che
quindi si deve redistribuire parte del gettito statale nella forma di pensioni,
sanita' e cosi' via. ovviamente alle imprese di questo non fotte un cazzo,
anzi, piu' tasse si pagano piu' gli girano i coglioni che tanto son soldi
in sanita' pubblica e pensioni, mentre per noi sono utili altrimenti paghi
n volte di piu' le cure mediche e non hai pensione se non sei ricco.

che poi noi si sia cresciuti in italia, dove il welfare e' stato clientela e
sussidio per scambi elettorali e qualsivoglia porcata, non significa che
il concetto di fondo del welfare fosse una merda, significa che gli italiani
sono governati da ladri dai quali si fan comprare per pochi spicci.
certo anche la svezia ha visto andare in crisi quel modello, ma e' perche'
il capitalismo e' da almeno 20 anni chiaramente sovranazionale e i capitali
si possono spostare da una nazione all'altra ricattando i lavoratori al ribasso:
costa troppo fare le auto in unione europea? ma ci sono pletore di sfruttabili
altrove, che diamine, e il capitale si sposta e i lavoratori con i diritti
rimangono senza un lavoro..vedi i ricatti ai lavoratori FIAT.

> Flex security ( http://en.wikipedia.org/wiki/Flexicurity ) ? Maybe


e' stata anche una delle proposte di chainworkers quella della flexicurity,
per info.

>
> Quello che mi da' fastidio è vedere un atteggiamento che punta
> esclusivamente a raggiungere il massimo livello di diritto possibile,
> cioè si cerca di tornare verso il livello non sostenibile del passato
> anzichè evidenziare che il divario è fra "chi ne ha troppi"(posto fisso)
> e chi "ne ha troppo pochi" (precario).
>
> Tutto senza considerazioni di merito su esigenze di variazione profonda
> del modello a livello sistemico, ovviamente in modo pragmatico e non
> utopistico.
>
> Così le cose non vanno bene.
> Ma è così scandaloso affermare che l'unica strada per dare "ai precari"
> si deve togliere qualcosa "ai posti fissi" e "ai pensionati basati sul
> retributivo" oltre a modificare aspetti sistemici del welfare?



e vabe, riequalizziamoci tra di noi magari facendoci la guerra, intanto
Mr B. prova a scoparsene 10 a notte e spende 8 milioni in puttane
in un anno. io andrei da lui, lo sgozzerei, ridistribuirei tutti i suoi
averi privati e nazionalizzerei le sue televisioni, passando per il ferro
rovente tutti la pletora di distruttori di cultura che ci son passati
come conduttori, ideatori eccecc, infestandoci il cervello di merdate che
oggi sono diventate "la cultura".
ora a parte la morte di quel maiale che sara' sempre troppo tardi e si merita
gia' da un po' piazzale loreto, resta che ci sono pletore di milionari
che evadono, che dettano le regole al ribasso sui diritti che servono a chi
e' meno abbiente, perche' contano solo loro e il loro denaro soprattutto.

per me invece contano le persone e l'economia capitalista mi e' avversa.
perche' credo che non ci sia bisogno della competizione per creare sviluppo,
serve forse per gestire gare su mercati economici, ma la cooperazione con
tempi umani produce GNU/Linux, sicuro M$ o Apple ci han messo di meno a fare
il loro OS, ma io uso GNU/Linux e bestemmio ogni giorno perche' mi funzioni
meglio, piuttosto di usare i loro OS. giusto per fare un esempio eh,
per cercare di capirsi.

> >> IMHO in un mondo "globalizato" non c'è più spazio per le certezze, che
> >> sono solo una finzione, percepita nel breve periodo da chi ne gode dei
> >> privilegi a discapito di chi nel futuro ne pagherà le conseguenze.



la finzione e' che si debba correre per fare profitto profitto profitto a scapito
della vita tua, mia e di chi ci sta intorno.
che tutta sta rincorsa non fa star bene nessuno a parte pochi puttanieri come
il premier, che non corre affatto, che e' li perche' e' colluso con la mafia e
non per meriti imprenditoriali, ha saputo in parte fare il suo successo nei media
sfruttando i pruriti di quel popolo di scimmie maschili che per due tette grosse
in TV ti da il "gradimento" e quindi gli introiti pubblicitari.


>
> Aimè non è vero perchè tua madre, come la mia, si è pagata la
> sostenibilità della sua pensione corrente.
> Ha versato i suoi contributi con un modello economico-finanziario non
> sostenibile nel lungo periodo, ovvero quello "retributivo" .


ha versato i contributi secondo le regole di un modello che si e' voluto
abdicare perche' ancorati al capitalismo, che non concede tregua, che
come ti dicevo puo' ricattare nazioni intere, se quel modello fosse proseguito
in una direzione socialista vera, non quella burocratica dell'est, ci si
sarebbe impegnati per una maggiore cultura e per un'altra economia, perche'
le persone sarebbero sempre state al centro del discorso e non il soldo di pochi.


> I politici le hanno detto una bugia.
> Le hanno detto che poteva avere diritto a una pensione equivalente
> all'ultima busta paga, ma ciò non è sostenibile.
>
> Ora lei, come mia madre, sta godendo un privilegio INGIUSTO, SCORRETTO e
> che DANNEGGIA le nuove generazioni (ma mica per colpa loro, sia chiaro).


aridaje. rubiamoci la pagnotta tra mortaccioni mentre i porci gozzovigliano.


>
> Io ODIO l'ingiustizia sociale, e oggi la percepisco nei miei confronti
> come generazione.



ascolta, l'ingiustizia sociale ti arriva dritta in faccia perche' io e te
siamo di una generazione che non ha saputo prendere a calci nel culo
i settantenni che governano. l'italia come il giappone muore di gerontocrazia,
siamo la seconda nazione piu' vecchia del mondo (giappone la prima).


> Ma l'ingiusitizia sociale non si risolve solo "chiedendo più diritti",
> ma anche chiedendo di toglierne a chi indebitamente (per via di una
> classe politica magnona che ha fatto promesse insostenibili) ne ha
> acquisiti troppi, arrivando alla situazione che "non ce ne sono
> abbastanza per tutti".
>
> E io oggi mi sento preso per il culo da chiunque chieda più diritti
> senza chiedere ESPRESSAMENTE di toglierne a chi ne ha di acquisiti
> secondo un modello INSOSTENIBILE.
>
> Questo è il motivo principale del volore trasmettere il mio pensiero,
> cioè che le comunità che "lottano per il diritto" si propongano con una
> visione complessiva che tiene in considerazione il fatto che non è
> possibile solo "aggiungere carico al sistema" ma che il sistema deve
> essere ribilanciato.



il sistema capitalista lo voglio morto, non cambiato.
nel mentre promuovo la mia di cultura, cerco di farmi fottere il meno possibile
e cmq sono inguaiato come tutti quanti anche se oggi poter dire "faccio 40
ore di lavoro la settimana ben retribuite" e' uno schiaffo in faccia a
chi mi e' accanto e non puo' dirlo, mentre prima si facevano i cortei per farne
meno di 40 di ore...


> Per ribilanciarlo bisogna affermare con vigore quello che nessuno
> affermare perchè politicamente scomodo, cioè che bisogna mettere mano ai
> diritti acquisiti perchè per tutti non ce n'è.


bisogna mettere mano al capitalismo e spegnerlo perche' la vita e' una e questi
ci schiavizzano in milioni di modi, lavorativamente e culturalmente in primis.
un po' alla spiccia, ovviamente,
bombo