Re: [Forumlucca] ci siamo o no?

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Author: Annamaria Medri
Date:  
To: forumlucca
Subject: Re: [Forumlucca] ci siamo o no?
secondo me è il solito disguido solipsistico. ognuno guarda il proprio
ombelico, è in affanno e si dibatte nelle proprie maglie e malie.
a proposito di iniziative avete visto quella sulla precarietà il 9
aprile promossa da giovani donne e uomini?

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=206786412682623&set=a.206772246017373.56387.201822493179015#!/photo.php?fbid=206786412682623&set=a.206772246017373.56387.201822493179015&pid=734105&id=201822493179015
questo è l'url su facebook.

http://www.ilnostrotempoeadesso.it/lappello.html l'appello dei
diversamente occupati
che vi incollo sotto
ciao
annamaria
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*Il nostro tempo è adesso! Tutti in piazza il 9 aprile!
<http://diversamenteoccupate.blogspot.com/2011/03/il-nostro-tempo-e-adesso-tutti-in.html>
*

*Per aderire: www.ilnostrotempoeadesso.it
<http://www.ilnostrotempoeadesso.it/>

Il nostro tempo è adesso - /la vita non aspetta/.*

*Non c'è più tempo per l'attesa*. E' il tempo per la nostra generazione
di prendere spazi e alzare la voce. Per dire che questo paese non ci
somiglia, ma non abbiamo alcuna intenzione di abbandonarlo. Soprattutto
nelle mani di chi lo umilia quotidianamente.

*Siamo la grande risorsa di questo paese*. Eppure questo paese ci tiene
ai margini. Senza di noi decine di migliaia di imprese ed enti pubblici,
università e studi professionali non saprebbero più a chi chiedere
braccia e cervello e su chi scaricare i costi della crisi. Così il
nostro paese ci spreme e ci spreca allo stesso tempo.
*
Siamo una generazione precaria*: senza lavoro, sottopagati o costretti
al lavoro invisibile e gratuito, condannati a una lunghissima dipendenza
dai genitori. La precarietà per noi si fa vita, assenza quotidiana di
diritti: dal diritto allo studio al diritto alla casa, dal reddito alla
salute, alla possibilità di realizzare la propria felicità affettiva.
Soprattutto per le giovani donne, su cui pesa il ricatto di una
contrapposizione tra lavoro e vita.

*Non siamo più disposti a vivere in un paese così profondamente
ingiusto*. Lo spettacolo delle nostre vite inutilmente faticose, delle
aspettative tradite, delle fughe all'estero per cercare opportunità e
garanzie che in Italia non esistono, non è più tollerabile. Come non
sono più tollerabili i privilegi e le disuguaglianze che rendono
impossibile la liberazione delle tante potenzialità represse.

*Non è più tempo solo di resistere, ma di passare all'azione*, un'azione
comune, perché ormai si è infranta l'illusione della salvezza
individuale. Per raccontare chi siamo e non essere raccontati, per
vivere e non sopravvivere, per stare insieme e non da soli.

*Vogliamo tutto un altro paese*. Non più schiavo di rendite,
raccomandazioni e clientele. Pretendiamo un paese che permetta a tutti
di studiare, di lavorare, di inventare. Che investa sulla ricerca, che
valorizzi i nostri talenti e la nostra motivazione, che sostenga
economicamente chi perde il lavoro, chi lo cerca e chi non lo trova, chi
vuole scommettere su idee nuove e ambiziose, chi vuole formarsi in
autonomia. Vogliamo un paese che entri davvero in Europa.

*Siamo stanchi di questa vita insostenibile, ma scegliamo di restare.
Questo grido è un appello a tutti a scendere in piazza: a chi ha lavori
precari o sottopagati, a chi non riesce a pagare l'affitto, a chi è
stanco di chiedere soldi ai genitori, a chi chiede un mutuo e non glielo
danno, a chi il lavoro non lo trova e a chi passa da uno stage
all'altro, alle studentesse e agli studenti che hanno scosso l'Italia, a
chi studia e a chi non lo può fare, a tutti coloro che la precarietà non
la vivono in prima persona e a quelli che la "pagano" ai loro figli. Lo
chiediamo a tutti quelli che hanno intenzione di riprendersi questo
tempo, di scommettere sul presente ancor prima che sul futuro, e che
hanno intenzione di farlo adesso.*

Tutti in piazza il 9 Aprile.


Il 28/03/2011 23:14, Galeotti ha scritto:
> Io penso che tu abbia ragione.
> Questa lista dovrebbe essere lo strumento giusto per far girare certe
> iniziative.
> Per lo meno, ricordo che era nata per questo.
> Vorrei capire se ci sono motivi che hanno portato a preferire altri
> strumenti per diffondre le iniziative.
> Anch'io ero all'oscuro degli incontri a cui accennava Roberto.
> Allora presumo che eventuali altre liste utilizzate per la diffusione
> delle notizie non raggiungano tantissime persone.
> E' un caso, è un disguido o è una scelta ?
> Ciao
> Renato
>
>     ----- Original Message -----
>     *From:* Viani Roberto <mailto:roviani@alice.it>
>     *To:* forumlucca@??? <mailto:forumlucca@inventati.org>
>     *Sent:* Monday, March 28, 2011 10:58 AM
>     *Subject:* [Forumlucca] ci siamo o no?

>
>     Tempo fa qualcuno si chiese se questa lista era ancora letta,
>     quanti partecipanti aveva e così via. Mi ricordo che ci fu un
>     "forforello" di risposte, poi tutto è finito lì.
>     Ora sono io che me lo chiedo se questa lista ha ancora un senso,
>     se ha ancora un ruolo di servizio per il movimento.
>     Me lo chiedo perché ci sono stati un episodio dietro l'altro che
>     mi ha lasciato piuttosto perplesso:
>     Sono appena venuto a conoscenza che domani sera ci sarà un
>     incontro al lampediere per costituire un comitato contro la
>     guerra, so che l'altra settimana per la precisione giovedì si è
>     riunito a S.Anna il comitato contro il nucleare e che si ritroverà
>     anche questa settimana sempre di giovedì, sempre a S.Anna nella
>     sede dell'ASA.
>     Da questa lista di tutto ciò non sta passando niente, non possiamo
>     neanche dire che chi ha promosso queste iniziative non conosca la
>     lista.
>     Allora...o si ha paura di essere in troppi...o sono riunioni per
>     pochi eletti... o proprio dopo che questa lista ha resistito negli
>     anni alle bufere  e alle intemperie proprio quando si incomincia a
>     percepire, nel movimento, un certo risveglio, proprio a dieci anni
>     da Genova questa lista perde il suo senso più vero.
>     Le crisi ambientali, sociali, economiche e per ultima la guerra se
>     stanno portando alla luce tutte le contraddizioni del sistema
>     capitalistico stanno rendendo indispensabile che i movimenti
>     lucchesi si riconnettano, facciano relazione, rete.
>     Che ne pensate?
>     Roberto

>
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