[Intergas] PER UNA PEDAGOGIA DELLE TERRA: un proposta per i …

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Auteur: Gigliola Marsala
Date:  
À: intergas
Sujet: [Intergas] PER UNA PEDAGOGIA DELLE TERRA: un proposta per i sistemi di garanzia partecipata
Vi giro la segnalazione di qs iniziativa.
Ciao Gigliola (Gas LoLa)

AGRI-CULTURE

L'agricoltura comasca tra tradizione e opportunità

Data: sabato 21 maggio 2011
Dove: COMO
INFO: ASSOCIAZIONE ISOLA CHE C'È

Ore 9.30 Laboratorio:

“PGS: Sistemi di Garanzia Partecipata”-progettare, accompagnare e sostenere
un processo di garanzia partecipata. A cura di SCRET;

Formatori:

- Eva Torremocha – Spagna

- Saverio Nannini - Italia

nb : l'iscrizione è obbligatoria e richiede un contributo di 30 euro a
copertura delle spese. Il laboratorio sarà tenuto in lingua italiana con
eventuali traduzioni.
Alla fine del laboratorio verranno rilasciati materiali didattici di
riferimento.

MAX 30 partecipanti

Preregistrati: corsi@???

Ore 14.30 Convegno:

L’agricoltura è un bene comune: come la comunità può farsene carico?

Obiettivi: evidenziare il ruolo delle relazioni e delle comunità nelle nuove
filiere agricole, e approfondire come sviluppare sistemi di garanzia
partecipata che le sostengano

Relatori :

- Eva Torremocha – Esperienza dei PGS (Spagna)

- Claire Julien - Nature et Progrès (Francia) invitato

- AIAB da definire

- Roberto Schellino - ARI Associazione Rurale Italiana

- Saverio Nannini - ASCI Toscana - Ass. Solidarietà Contadina

Ore 14.30 Laboratorio per bambini e adulti, con merenda finale
Ore 17.30 Aperitivo con degustazione e merenda

Riferimenti e Links per approfondire:

AIAB - ita

IFOAM - eng

Blog su pgs - ita


Alla ricerca di una via italiana ai PGS

Sistemi di Garanzia Partecipata (PGS) sono una forma di assicurazione della
qualità dei prodotti agricoli sviluppata su base locale e relazionale con lo
scopo di sostenere i piccoli produttori a rispettare gli standard per gli
alimenti biologici.

Ci sono diversi modi per garantire che i prodotti siano realmente biologici.
Il metodo attualmente utilizzato in Italia è la cosiddetta certificazione di
parte terza. Solo le aziende agricole certificate da uno dei differenti
soggetti terzi autorizzati del Ministero delle Politiche Agricole e
Forestali possono commercializzare i loro prodotti in quanto "biologico".
Con questo processo una persona tecnica, diversa dal produttore, ispeziona
l'azienda certificata, per verificare che la produzione sia conforme i
protocolli definiti (vedi regolamento EU)

La ricerca di un metodo alternativo a questa certificazione formale (e
costosa) ha spinto produttori, tecnici e consumatori a sviluppare delle
pratiche sperimentali di reciproca garanzia, dette PGS Participatory
Guarantee Systems.
Queste molteplici esperienze (di scala mondiale) variano nella metodologia
applicata (poichè adattata di volta in volta alle condizioni di contesto:
prodotti, geografie, sistema legale e mercato di riferimento), ma in
generale una coerenza di principi fondamentali: rendere consapevole e
accessibile il processo di produzione e consumo del prodotto biologico,
rafforzare la qualità del sistema di relazione
produttore-distribuzione-consumo.

In questi sistemi il metodo di valutazione (che a come fine la garanzia e
non la certificazione) è condiviso e ri-partito e sottende un processo di
valutazione trasparente che mira a condividere la responsabilità.

Il modello più semplice è su base fiduciaria (condizione ben conosciuta e
applicata nel mondo del consumo critico e delle filiere locali), in cui il
singolo produttore si autocertifica circa la modalità di produzione del
prodotto o della loro provenienza (nel caso del commercio o dei prodotti
trasformati). Tali sistemi possono evolversi fino a formalizzarsi in
percorsi partecipati in cui, ad esempio, produttori agricoli possono
"ispezionare" le aziende di altri produttori e condividere informazioni sul
miglioramento delle loro coltivazioni e stendere protocolli di produzioni
anche complessi, in cui gli elementi qualitativi da monitorare sono
condivisi tra i differenti portatori di interesse (consumatori, produttori,
tecnici).
Con questo presupposto, i sistemi di garanzia partecipativa possono
rappresentare uno strumento per migliorare le condizioni socio-economiche ed
ambientali del contesto in cui vengono applicati, inserendo clausole che
riguardano la qualità del lavoro, l'integrità rispetto a norme tributarie,
gli aspetti sanitari di produzione ecc.

I molti studi (vedi link segnalati) sui pgs hanno dimostrato altre positive
ricadute indirette:

    * Favoriscono lo sviluppo di mercati locali di prodotti alimentari
biologici
    * Incoraggiano la produzione diversificata, evitando una forte
attenzione alla monocolture, promozione e salvaguardia locale
agro-biodiversità.
    * Favoriscono la sensibilizzazione del pubblico dell'agricoltura locale
e facilitare l'accesso ai mercati urbani per locali / regionali dei piccoli
agricoltori.
    * Favoriscono l'inserimento di norme e pratiche di giustizia sociale
come elemento essenziale dei sistemi di produzione biologica.
    * Favoriscono un percorso di riappropriazione della cultura della
produzione del cibo da parte del cittadino consumatore