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Aihe: [Forumlucca] Fwd: [Lu_cia] Opinioni sul bombardamento della Libia
Condivido anche sul forum Lucca una discussione interna a Lu_Cia, il
mio collettivo.


Questa è solo una parte delle riflessioni che sto mettendo insieme a
proposito della Libia, del movimento pacifista, del cambiamento in
atto nell'islam.
Ragiono a tutto campo, senza pormi limiti. Un mio amico napoletano ha
scritto che "aver paura del ripensamento, creativo ed intelligente -
non il superficiale buttare a mare tutto - l'ho sempre visto come il
suicidio intellettuale". Io sono d'accordo con lui e mi sono permessa
di mettere in discussione le mie posizioni pacifiche e l'atteggiamento
del movimento pacifista. Non perché sono cattiva ma perché i tempi
cambiano e devo cambiare di pari passo anche le nostre risposte. Oggi
dire "no alla guerra" secondo me non basta più. E perquesto ho scritto
questa riflessione:

Mai come ora sono stata piena di dubbi. Credo in tutta onestà che il
movimento pacifista debba fare un salto di qualità enorme adesso. In
primo luogo è impellente la necessità di accettare finalmente che la
cultura musulmana non è sinonimo per sè stessa di barbarie,
arretratezza e misogina. Lo hanno dimostrato i ribelli del Magreb, ma
prima ancora i pacifisti musulmani e perfino le "feminiliste"
dell'islam. Quindi occorre abbandonare l'islamofobia che da troppe
parti fa ancora capolino sia tra i progressisti che in alcuni elementi
del movimento pacifista. In secondo luogo bisognerà, prima o poi,
porsi il problema di consultare gli interessati: cosa vogliono i
ribelli libici? Non cosa vogliamo noi per loro ma cosa vogliono loro
per sé stessi e soprattutto cosa vogliono da noi. Il pacifismo è un
modello di lotta, come ha insegnato il suo più grande esponente, non
di "non-interventismo". E io mi permetto di aggiungere: il pacifismo
si costruisce nel dialogo piuttosto che nei solipsismi. Siamo stati
pacifisti per gli afgani e gli iracheni senza porci il problema di
sapere cosa volevano loro, di metterci in contatto con loro. In questo
caso abbiamo la prospettiva concreta di poter cercare un dialogo con i
ribelli di Libia, Tunisia ed Egitto. Io credo che sia questo il salto
di qualità che ci viene richiesto. Andare in piazza per la pace non
basta. Bisogna andare in piazza a fianco dei ribelli che cercano la
propria via. Al fianco di e non al posto di. Con loro e a loro
sostegno, non a sostegno delle nostre idee che per quanto belle siano
rimangono idee astratte finché non vengono incarnate in un ascolto e
in una comunicazione reale.

Ilaria Sabbatini

Che non conta un cazzo ma ha lo stesso diritto di opinione di tutti
gli altri che oggi si citano :)

21 marzo 2011



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                    Il terrore della tirannia finisce una volta cha ha  
paralizzato
                    completamente la vita pubblica e trasformato tutti  
i cittadini
                    in individui privati, spogliandoli di ogni  
interesse e legame
                    con gli affari pubblici.


                     Hannah Arendt