Ricevo dai fiurmatari indicati e volentieri giro
Aldo
No all'intervento militare contro uno stato sovrano
di Massimo Fini - Maurizio Pallante - Giulietto Chiesa - 19/03/2011
Fonte: petitions
Dopo il voto, inaccettabile, del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
che ha autorizzato, insieme alla no-fly zone, il ricorso a "tutte le misure
necessarie" (di fatto il via libera ai bombardamenti), si moltiplicano le
notizie di un imminente intervento militare anglo-francese (con una misera
foglia di fico araba) sulla Libia.
Noi, che siamo cittadini di un paese che porta grandi responsabilità per la
situazione che storicamente si è creata in quel paese, ci dichiariamo
disponibili a sostenere ogni azione legittima che contribuisca a fermare lo
spargimento di sangue e a trovare una soluzione politica alla crisi, mentre
dichiariamo la nostra ferma contrarietà a ogni azione bellica condotta dall'esterno
contro un paese sovrano. Quale che sia il regime, quale l'ordinamento che lo
regge, la Libia resta un paese sovrano. Un paese diviso, in preda a una
guerra civile assai grave, che ha già prodotto migliaia di vittime, ma non
vi sono tribunali esterni, tanto meno armati, che potranno sciogliere
legittimamente i nodi che vi si sono aggrovigliati. Non c'è alcuna
legittimità in questa impresa, se verrà tentata.
L'obiettivo è consegnare la Libia a un partner affidabile in qualità di
fornitore di materie prime energetiche. Sappiamo già che la no-fly zone sarà
presa come pretesto per bombardamenti, come al solito "chirurgici", di cui
altri morti, militari e civili, saranno il prezzo che il popolo libico dovrà
pagare. Ironia della sorte, toccherà di nuovo a Francia e Inghilterra il
ruolo infausto che assunsero nella lontana crisi di Suez. Allora agirono
apertamente nel loro interesse. Oggi fingono di farlo per "ragioni
umanitarie".
Marino Badiale
Maria Bonafede
Gennaro Carotenuto
Angelo Del Boca
Tommaso Di Francesco
Giulietto Chiesa
Massimo Fini
Maurizio Pallante
Fernando Rossi
Alex Zanotelli
Firma la petizione di "Uniti e Diversi" contro l'intervento militare in
Libia.
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