Autore: elisabetta63@libero.it Data: To: forum umbri Oggetto: [Forumumbri] Miracolo dell'eucarestia
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>Miracolo dell’eucarestia - Orvieto come Lourdes
>Il Comune di Orvieto ha debiti per milioni di euro, debiti fatti dagli amministratori comunali tra il ‘94 e il 2008. >
>Solo un miracolo potrebbe estinguere questo debito senza che siano soppressi importanti servizi pubblici per anni. E, come nei film americani, gli orvietani
sperano che sbuchi all’ultimo momento, da una nuvola di polvere, il settimo
cavalleggeri a risolvere ogni cosa, dato che i sindaci sperperatori non
vogliono rifondere le casse pubbliche con soldi propri: gesto, questo, che
sarebbe di grande dignità: chi è meno abbiente utilizza di più i servizi
collettivi, perciò questi soldi di tutti, sono maggiormente di chi ha limitate
possibilità economiche o si trova in difficoltà, di conseguenza l’indebitamento
comunale ha carattere di infamia politica e umana. >
>Se di dignità non ce nè, si può sperare nel miracolo, nel settimo cavalleggeri, che in tonaca nera anziché in divisa verde, annunciato da
squillanti trombe, tornerà per riprendere possesso dell’antico possedimento,
mettendo al centro della città il miracolo di Bolsena. >
>Con la rivitalizzazione del miracolo dell’ostia, narrato per la prima volta decine di anni dopo che fu perpetuato, Orvieto potrà risorgere ad antichi fasti
ed essere la seconda San Giovanni Rotondo. >
>Perciò nell’area dell’ex Car si edificheranno nuovi e maestosi alberghi per i pellegrini che lasceranno euro ad Orvieto; essendo la chiesa un’organizzazione
affidabile e seria, troverà facilmente imprenditori e costruttori disposti a
investire ingenti somme sulla rupe. >
>Artigiani e negozianti potranno riconvertire i loro settori merceologici, vendendo in quantità gadget legati al miracolo. >Sarà il miracolo economico orvietano.
>I danni collaterali che ne scaturiranno saranno insignificanti, paragonati alla prosperità che arriverà. Non è così importante che mediante la propria
supremazia la chiesa abbia la possibilità di divulgare valori nefasti, come
quelli poggiati sulla misericordia che, ridimensionando nei fatti il diritto
civile, istituzionalizza i ruoli di donatore e ricevente, per cui con la
cultura caritatevole non si soddisfano le necessità sociali mediante il diritto
ma attraverso la benevolenza di qualcun’altro. >
>Non è molto rilevante che tramite la confessione chiunque possa commettere anche nefandezze per poi essere legittimato a proseguire senza sensi di colpa,
e che la chiesa faccia confusione fra peccato e reato, per cui preti pedofili
dopo essersi confessati, sono protetti dalle ripercussioni giudiziarie dei loro
atti, non permettendo che i bambini danneggiati possano venir protetti e
risarciti dalla collettività. >
>Non è in fondo importante che la chiesa sia stata guida etica per la maggioranza delle persone, ossia che comunichi dall’alto in basso con il popolo
e alla pari con i regnanti, cioè è stata ed è di supporto al potere. E poi è
passato tanto tempo, da quando usava la forza militare come strumento primo per
guerre e stragi. Oggi manda missionari ad annullare culture infedeli, ed è
bravissima a fare tabula rasa di tanti modi di pensare che non vorrebbero
considerare la vera verità cattolica. >
>Non è rilevante che Orvieto sarà portatrice di significati legati a storie magiche raccontate per far cambiare idea senza illustrare le proprie ragioni
con argomenti verificabili: atteggiamento questo che una volta era definito
oscurantistico. >> Piccole debolezze che avremo la possibilità di vivere da felici sudditi culturali della monarchia vaticana, delle quali gli orvietani non dovranno
tenerne conto, dato che sarà Lei a risollevare le sorti economiche della città. >
>C’è chi sospetta che il debito sia stato fatto apposta per svendere Orvieto alla Chiesa… Ma no, non è possibile. Sarebbe stato un piano troppo
intelligente. >Comunque, dalla Chiesa c’è sempre da imparare.
>Evviva Orvieto come Lourdes.
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>Il Colletivo de "il manifesto" di Orvieto
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