http://robertodiiorio.blogspot.com/2010/09/brucia-sul-lavoro-chi-chiedere_23.html?spref=fb
Brucia sul lavoro. A chi chiedere giustizia?
Valentina Candela ha 23 anni svolge il Servizio Civile presso
un Ente accreditato: il Consorzio di Cooperative Icaro a S.maria
C.V.(CE). Dal 1 agosto del 2005 è assegnataria di un progetto denominato
“Galilei” somministrazione di test per l’inserimento lavorativo di
persone disagiate. In quella struttura i termosifoni non ci sono,
l’unico modo per scaldarsi una vecchia stufa a gas. Il 24 gennaio 2006 la gonna della ragazza prende fuoco.
Sul posto non ci sono estintori, i suoi colleghi non riescono a
prestarle soccorso immediato. Valentina è una torcia umana, viene
portata all’ospedale Cardarelli di Napoli col 25% del corpo ustionato.
La diagnosi: ustioni di II e III grado, prognosi di 60 giorni. Esce
dall’ospedale dopo 189 giorni e 9 interventi. Dalla cartella clinica: in
entrata 25% di ustioni (solo sulle gambe) ed esce con il 50%. Non ci
sono foto dello stato delle ustioni di Valentina all’ingresso
nell’ospedale. Sono state fatte all’arrivo alla clinica Maugeri di
Telese, dove avrebbe dovuto fare la riabilitazione ed invece le hanno
dovuto curare prima l’infezione (al Cardarelli ha avuto febbre per 185
gg ed ha avuto anche uno shock settico).
Racconta Imma Fiorillo, la mamma: “Comincia una via crucis infinita,
altre 9 operazioni (finora) al S. Eugenio di Roma, per cercare di
rimediare in parte agli orrori fatti. L’ha salvata il dottor Gaetano
Esposito. Denunciamo il titolare dell’ente dove svolgeva il servizio
civile, in realtà mai fatto, denuncia penale agli 8 chirurghi plastici
che l’hanno operata al Cardarelli. Tra errori più o meno “causali” ci
sono voluti oltre 4 anni solo per arrivare all’udienza preliminare
che si è conclusa con il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. La
prima udienza è fissata per il 21 settembre 2010, ma chissà se si farà.”
Il tg 5 del 2 maggio 2008 si occupa della vicenda nell’approfondimento
“Indignato speciale”, si conclude con una denuncia al padre di
Valentina e ai giornalisti che si sono occupati della vicenda,
avrebbero diffamato l’associazione Icaro. In questo Paese denunciare
l’assenza delle più elementari condizioni di sicurezza, in palese e
totale violazione della Legge 626/94, significa diffamare. Continua
Imma: “Dopo 4 anni e mezzo il Consorzio di Cooperative Icaro svolge
il suo servizio in tutta tranquillità con decine di ragazzi concessi
dal Servizio Civile. I sanitari del Centro Ustioni del Cardarelli
continuano serenamente ad operare. La causa langue e mia figlia dopo 18 operazioni (per ora), passa la vita a curarsi (cure costose e non elargite assolutamente dal SSN)”
Il Consorzio Icaro non ha stipulato assicurazioni per i Volontari del
Servizio Civile e il massimale dell’assicurazione stipulata dal
Servizio Civile Nazionale (U.N.S.C.) risulta irrisorio rispetto alle
spese effettuate e da effettuare. “Abbiamo scritto ad innumerevoli istituzioni -Conclude Imma- ciascuno
per il suo campo: dal presidente Napolitano, sempre così attento agli
incidenti sul lavoro(!), al direttore del Servizio Civile, a Paolo
Ferrero, allora ministro della Solidarietà Sociale da cui dipendeva il
Servizio Civile, a Carlo Giovanardi, da cui dipende adesso, a Livia
Turco, allora ministro della Salute, a Montemarano assessore della
sanità campana, ad Alfano, ministro della giustizia, a Lepore
procuratore della Repubblica di Napoli,ma non abbiamo cavato un ragno
dal buco. L’ultima speranza è nella Commissione errori medici, ma anche questa prende tempo e forse tempo non ce n’è perché potrebbe arrivare la prescrizione.
Non sappiamo più cosa fare. Sono 4 anni che io e mio marito stiamo
facendo di tutto per far proseguire la causa e non farla cadere nel
dimenticatoio, ma sono lobbies che non si riescono a piegare. Come fare per avere giustizia? Possibile che in Italia è riservata solo ai potenti?”
PER TUTTI GLI AGGIORNAMENTI(L'ULTIMO AGGIORNAMENTO E' CHE IL GIUDICE HA RIMANDATO DI ALTRI 3 MESI QUESTO PROCESSO PERCHE' "SI ERA FATTO TARDI") IL GRUPPO SU FACEBOOK: "GIUSTIZIA PER VALENTINA CANDELA":
http://www.facebook.com/#!/pages/Giustizia-per-Valentina-Candela/153590091323439