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Comune - Compromesso dopo un infinito tiro e molla
Park Acquasola: vince la linea attendista. Vincenzi si astiene
La maggioranza approva una mozione del Pd che impegna la giunta a fare
atti non onerosi per Tursi
Annamaria Coluccia
Né revoca, né mediazione con l’impresa su una variante salva-alberi al
progetto del parcheggio dell’Acquasola, anche se l’ipotesi di revoca
pare sempre più lontana. Dopo lungo travaglio, la maggioranza del
consiglio comunale decide, con la significativa astensione della
sindaco Marta Vincenzi, di non decidere su obiettivi così impegnativi,
e si limita ad approvare una mozione del Pd che, di fatto, punta a
prendere altro tempo e a riportare il timone verso un’ipotesi di
mediazione, passando - forse - attraverso un altro stop ai lavori del
parcheggio che eviti, almeno temporaneamente, l’imminente avvio del
trapianto di una trentina di alberi annunciato dalla Sistema Parcheggi
per questa settimana. E’ l’epilogo che, poco prima delle 22 di ieri,
chiude una lunghissima giornata di tensioni, sospensione dei lavori
del consiglio, ripensamenti e riscritture di un emendamento che, da
ieri mattina a ieri sera, è passato attraverso una molteplicità di
stesure. Alla fine la mozione che inizialmente il capogruppo del Pd,
Marcello Danovaro, aveva presentato per chiedere a Sindaco e giunta di
cercare un accordo con l’impresa su una variante al progetto del
parcheggio che consentisse, fra l’altro, di salvare gli alberi di
pregio del parco, viene profondamente modificata. Nel nuovo testo si
chiede, infatti, che tenendo conto degli oneri da indennizzi (4
milioni secondo gli uffici comunali) che un’eventuale revoca della
concessione comporterebbe per Tursi, e delle inchieste che Procura
della Repubblica e Procura della Corte dei Conti hanno aperto sulla
vicenda del parcheggio dell’Acquasola, impegna sindaco e giunta «ad
avviare tutte le azioni necessarie e meglio ritenute, non escludendo
eventuali sospensioni, purché, comunque, non comportino alcun onere a
carico del bilancio comunale e salvaguardino il patrimonio storico e
ambientale». Questa versione della mozione, frutto di una lunga
mediazione all’interno del gruppo del Pd e fra il Pd e l’ala della
maggioranza - Verdi e Sel e parte dell’Idv - favorevole alla revoca,
viene approvata alla fine con i 24 sì di tutti i consiglieri di
maggioranza, fatta eccezione per la Sindaco che si astiene, così come
fanno Antonio Bruno di Se-Rc e Manuela Cappello del gruppo misto.
Assenti, al momento del voto, tutti i consiglieri di opposizione di
centrodestra, che avevano già abbandonato l’aula. Ritirata la mozione
che Bruno, Cappello, Sel, il verde Luca Dallorto e Andrea Proto
dell’Idv, avevano presentato per chiedere di andare avanti con le
procedure di revoca della concessione, riprendendo i contenuti della
delibera approvata dalla giunta. «Ritiriamo la nostra mozione - spiega
Bruno - perché non vorremmo che la sua votazione producesse un effetto
contrario». Visto che i numeri per far approvare la mozione pro revoca
non ci sono, i consiglieri scelgono, infatti, di evitare una
bocciatura che potrebbe pregiudicare definitivamente questa soluzione
e, quindi, anche la possibilità di votare in consiglio l’analoga
delibera di giunta. Esattamente opposto, invece, l’obiettivo del Pd
che punta proprio a non far mai approdare in consiglio comunale la
delibera di giunta sulla revoca. «Penso che nella mozione che abbiamo
approvato - osserva alla fine Danovaro - ci siano gli elementi perché,
sulla base degli indirizzi, la giunta riprenda in considerazione la
delibera sulla revoca», ovvero la ritiri. E, in effetti, il vincolo,
contenuto nella mozione approvata ieri, della non onerosità per il
Comune delle iniziative intraprese dalla giunta, mette un serio
paletto rispetto al fatto che l’esecutivo possa riproporre l’ipotesi
di revoca, e riapre nei fatti la strada alla ricerca di una mediazione
con l’impresa. Nello stesso tempo, l’apertura ad «eventuali
sospensioni» potrebbe consentire alla giunta di adottare giovedì
prossimo un provvedimento per bloccare di nuovo temporaneamente i
lavori del parcheggio e, quindi, anche il trapianto degli alberi, che
si può fare in questa stagione. Obiettivo minimo, questo, al quale
puntavano sinistra, Verdi e ambientalisti, anche perché un eventuale
stop ai trapianti adesso, potrebbe bloccare di fatto ancora per
diversi mesi i lavori. In attesa che, prima o poi, qualcuno decida che
cosa fare del parco e del parcheggio dell’Acquasola.